11 Mag 2022

Decine di realtà della Sicilia virtuosa si ritrovano al Festival dello Scarto

Scritto da: Selena Meli

Buone pratiche, idee sostenibili, modelli circolari ma soprattutto relazioni e sinergie per creare una massa critica capace di portare il cambiamento in tutta l'Isola. Il Festival dello Scarto che si è tenuto a Ragusa lo scorso weekend – di cui Italia Che Cambia è stata co-organizzatrice – è stato tutto questo e molto altro.

Salva nei preferiti

Ragusa - Mentre in Sicilia si continua a parlare di termovalorizzatori come unica soluzione a discariche abusive e gestione inefficiente dei rifiuti, un gruppo di attivisti, ambientalisti, associazioni, cittadine e cittadini provano a costruire  con determinazione alternative sostenibili e percorsi virtuosi. Sono le persone che animano le rete di Sicilia che Cambia e di Carato e che hanno dato vita a Ragusa, sfidando il maltempo, a un vero proprio festival dello scarto: tre giorni dedicati a laboratori e attività per imparare a ridare vita a oggetti e a materiali destinati alle discariche. “Nel problema la soluzione” enuncia uno dei principi della permacultura, “nello scarto la risorsa” aggiungiamo noi.

Per farlo hanno scelto il Centro Commerciale Culturale, che ha in dote uno dei più bei chiostri del centro storico. Uno spazio aggregativo e polifunzionale da poco riqualificato, per anni lasciato all’incuria e all’abbandono, che è diventato da quasi un anno la casa di attività culturali e ricreative, ospitando un piccolo museo per mostre d’arte, una scuola di musica, aule studio, sale congressi e persino una casa delle associazioni. Uno scarto urbano, potremmo dire, che si è trasformato in risorsa per la città e cornice perfetta per accogliere le attività del festival, tutte accomunate da un unico filo conduttore: il riciclo come pratica per dare nuova vita a oggetti e scarti produzione. 

festival dello scarto1

Io e Elisa Cutuli della redazione siciliana di Italia Che Cambia eravamo presenti e insieme a decine di associazioni e aziende provenienti da diversi ambiti. Abbiamo dimostrato e confermato ancora una volta, a un pubblico ampio e curioso, che i rifiuti non sono un peso ma possono diventare risorse preziose se re-imessi nel circolo virtuoso dell’economia circolare. Così gli scarti di cucina sono diventati la base perfetta per pesti, creme e biscotti profumati attraverso ricette sfiziose, i brandelli di tessuto, ricuciti e ricompattati, si sono trasformarsi in nuovi indumenti, vestiti sepolti negli scatoloni impolverati dei nostri armadi hanno trovato nuovi corpi, libri letti e riletti sono finiti nelle mani di nuovi lettori e lettrici.

E non solo: abbiamo scoperto che creatività, condivisione e gioia sono gli ingredienti perfetti per trasformare vasi da giardino, tubi da irrigazione, sacchi di plastica e brandelli di tessuto in personaggi buffi e colorati. Il festival è stata poi l’occasione per avvicinarsi ai gruppi di acquisto locali e delle filiere corte, tramite attività informative e degustazioni di prodotti a chilometro zero. 

selezionata8 1

Ma il momento più profondo ed emozionante ce lo ha regalato la human library – la biblioteca vivente – che abbiamo sperimentato, forse per la prima volta in Sicilia, proprio in questa occasione. Immaginate per un attimo di trovarvi all’interno di una biblioteca a sfogliare il catalogo dei libri con i titoli da scegliere. Nel caso della biblioteca umana i titoli disponibili sono le storie narrate da singoli narratori. Scelta la storia/libro umano, il bibliotecario farà da tramite tra il lettore e il narratore. Il prestito del libro si trasforma  così in un incontro tra più persone in uno spazio riservato e intimo della durata di circa 15 minuti.

A Ragusa è successo questo: erano presenti 11 titoli, 11 storie di cambiamento provenienti da realtà diverse tra loro che per un’ora e mezza hanno conquistato i lettori/ascoltatori incuriositi anche da questa nuova esperienza. Donne e uomini, ognuno con la propria diversità e la propria unicità, hanno raccontato con forza e sentimento le proprie esperienze, le proprie scelte compiute per cercare di costruire un futuro diverso, più umano, più sostenibile. Tutti i lettori e le lettrici, scaduto il tempo del prestito, erano desiderosi di porre domande, di conoscere ancora più a fondo le storie dei libri, dimostrandoci ancora una volta che l’ascolto e la condivisione sono strumenti potentissimi per ispirare e indurre al cambiamento.

Abbiamo dimostrato e confermato ancora una volta che i rifiuti non sono un peso ma possono diventare risorse preziose

Una piccola magia quella che si è compiuta in questi giorni, ma soprattutto – prendo in prestito le parole che il gruppo torinese Eugenio in Via di Gioia ha usato per rivendicare la paternità della grande scritta “Ti Amo Ancora” apparsa a Torino e che abbiamo scelto per chiudere il festival – “una dichiarazione d’amore sincera e collettiva, una presa di coscienza proattiva verso una terra che va curata. Verso un mondo economico, sociale e ambientale che va rivoluzionato”. 

Non ci fermeremo qui. Questo festival è la prima tappa di un percorso più lungo che vogliamo intraprendere insieme alle altre realtà delle rete in altri città e in altri luoghi della Sicilia, per lanciare nuovi semi e innestare nuove pratiche.

Se anche tu vuoi farne parte, non aspettare, scrivici! sicilia@italiachecambia.org

A seguire una galleria con alcuni degli scatti più significativi dell’evento.

selezionata
selezionata2
selezionata3
selezionata6
selezionata9
selezionata12
selezionata13
selezionata7
selezionata15
selezionata17
selezionata20
festival dello scarto56

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La sostenibilità in mostra: a Palma Campania Naturae trasforma la spazzatura in arte
La sostenibilità in mostra: a Palma Campania Naturae trasforma la spazzatura in arte

L’economia circolare di Relicta: pellicole biodegradabili che si sciolgono in acqua – Io Faccio Così #397
L’economia circolare di Relicta: pellicole biodegradabili che si sciolgono in acqua – Io Faccio Così #397

Oltree, il sogno di Barbara di un’impresa etica ispirata all’economia circolare
Oltree, il sogno di Barbara di un’impresa etica ispirata all’economia circolare

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(7) "sicilia"