12 Lug 2022

Apiterapia: apicoltura e naturopatia si uniscono per curare corpo umano e ambiente

Scritto da: Davide Artusi

Utilizzare prodotti raccolti, trasformati e secreti dalle api per il benessere del nostro organismo è possibile, anzi, è una soluzione naturale e a basso impatto per curare il nostro corpo. Proprio di questo si occupa l’apiterapia, che prevede trattamenti realizzati in specifici centri, chiamati Apiari Olistici. Per saperne di più ne abbiamo parlato con Piero Montanari, un apicoltore che si occupa (anche) di questa pratica.

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Ravenna, Emilia-Romagna - La api sono grandi maestre di vita, migliaia di singoli esseri viventi che collaborano con operosità per funzionare come se fossero un unico organismo. Un’alchimia perfetta in cui ogni insetto conosce il proprio compito e lo svolge con disciplina e senso di responsabilità, in una logica di comunità. La vita di un’ape è breve, soltanto 50 giorni, nel corso dei quali svolge svariate mansioni, mentre ogni alveare può essere inteso come un vero e proprio organismo a spreco zero, dove regna un assoluto equilibrio.

Il lavoro incessante delle api porta alla produzione di vari prodotti, dal miele al polline, dalla pappa reale al propoli, alla cera. Ogni prodotto dell’alveare ha grandi proprietà terapeutiche riconosciute da migliaia di anni e viene utilizzato in apiterapia per la soluzione di diversi problemi di salute.

Ma cosa si intende con il termine “apiterapia”? Apiterapia Italia la definisce come “un insieme di trattamenti mirati al recupero del benessere, sia nell’ambito umano che veterinario, con i prodotti raccolti, trasformati e secreti dalle api”. Si tratta di una pratica curativa che si basa su una tradizione plurisecolare: varie testimonianze sono state infatti ritrovate anche in civiltà molto antiche, tra cui quelle egiziana, greca e romana.

Sire 1

L’apiterapia in alcuni paesi sta ottenendo un certo successo e sta prendendo piede. Anche in Europa si stanno diffondendo questi trattamenti, come ad esempio in Germania, Austria, Francia e Svizzera, dove sono stati organizzati convegni con corsi di formazione e aggiornamenti per medici e operatori.

Lo sviluppo dell’apiterapia ha portato alla creazione di centri olistici dove poter unire il mondo della naturopatia con quello dell’apicoltura e respirare la salubre aria che viene sprigionata da un alveare. Questo tipo di centri prende il nome di Apiario Olistico. L’apiario olistico è dunque una struttura alla quale sono connessi esternamente delle arnie in modo che l’aria degli alveari vada a saturare di profumi e suoni l’ambiente interno. Gli alveari sono collegati alla struttura tramite finestrelle protette da reti.

«Le persone possono entrare nell’apiario, nel mio caso una piccola casetta di legno che ho costruito – ci racconta Piero Montanari, proprietario di un apiario olistico –  per fare delle sedute di respirazione dell’aria contenuta al suo interno. Inoltre è possibile ascoltare il ronzio delle api – il beehumming –, la cui frequenza si attesta intorno ai 432 Hz, che ha la capacità di riportare il cervello in una condizione di calma, facendo entrare il soggetto in uno stato di pace».

Piero Montanari, insieme alla sua compagna naturopata Isabella, ha deciso di dar vita a un apiario olistico a Fusignano – in provincia di Ravenna, in Emilia Romagna – chiamato Sire l’alveare salutare. Sire nasce come progetto di simbiosi tra apicoltura e naturopatia per consentire di creare un Centro Olistico di Apiterapia Integrata e Apicoltura.

Sire 2
Pietro e Isabella di Sire, l’alveare salutare

Il centro Sire si occupa di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali legate ai cambiamenti climatici e utilizzo di pesticidi dannosi alla salute dell’uomo e degli insetti. Inoltre promuove l’utilizzo dei prodotti dell’alveare, come presidi per la guarigione di alcune problematiche, e fa uso della naturopatia per il trattamento di varie patologie e condizioni negative della salute.

«Per oltre 26 anni – ci racconta Piero – ho fatto il commerciale nel settore industriale. Alla fine del 2019 la mia coscienza mi ha messo di fronte al fatto che non ne potevo più, era una vita che non mi apparteneva e dovevo necessariamente cercare qualcos’altro, me lo dicevano sia il fisico sia la mente. Nell’estate del 2020 io e la mia compagna ci siamo avvicinati al mondo dell’apiterapia e dell’apicoltura. Così insieme abbiamo deciso di mettere in piedi questo progetto e il 30 aprile di quest’anno abbiamo inaugurato la struttura».

Il centro Sire, unico in regione, è un esempio di apiario olistico, dove ad assumere un ruolo di rilevanza primaria è per l’appunto l’apiterapia. Questa pratica si configura come una branca della naturopatia e, in questi centri, viene utilizzata quotidianamente come ausilio alla soluzione di problematiche di salute. Analizziamo ora più nel dettaglio le varie tipologie di applicazione dell’apiterapia.

Il ronzio delle api ha la capacità di riportare il cervello in una condizione di calma, facendo entrare il soggetto in uno stato di pace

L’applicazione più innovativa e interessante consiste nella respirazione dell’aria dell’alveare. È stato dimostrato che questa pratica ha incredibili benefici per la salute: l’aria dell’alveare contiene infatti ingredienti che aumentano e stimolano la capacità di autoguarigione del corpo. Il trattamento è basato sui principi dell’aromaterapia: le molecole volatili e di piccole dimensioni vengono inalate e assorbite rapidamente dalle mucose delle vie respiratorie entrando rapidamente in circolo per svolgere la loro azione.

L’inalazione dell’aria presente negli alveari ha un effetto estremamente positivo sulla condizione psico-fisica umana e ha ottimi risultati nelle persone che presentano problemi quali bronchite, asma, allergie, stanchezza, malattie virali, sistema immunitario indebolito, stress o depressione. Un’altra tipologia di apiterapia è incentrata sull’uso del miele a titolo terapeutico. «Molti non sanno che il miele ha un forte potere cicatrizzante – riprende Piero – quindi sulle ferite va benissimo ed è anche un buon antibatterico».

Sire 3

Oltre al miele, di grande importanza nell’apiterapia è la propoli, una sostanza naturale di aspetto resinoso, frutto del lavoro paziente delle api che lo sintetizzano per farne materiale necessario a costruire e isolare i loro alveari e a rinforzare la struttura dei favi. Anticamente i Greci la utilizzavano per cicatrizzare piaghe e ferite e per curare infezioni del cavo orale e della pelle. Gli antichi avevano dunque già constatato le notevoli proprietà antivirali, antibatteriche e immunostimolanti e proprio per questo è usata in fitoterapia ed erboristeria.

La propoli ha in realtà anche ulteriori proprietà come antimicotico, antiossidante, analgesico e lassativo. Per questo trova impiego nella preparazione di prodotti cosmetici per proteggere pelle e labbra dall’aggressione degli agenti esterni – come detergenti, creme solari e doposole, dopobarba, creme di bellezza e rossetti – e va bene anche per detergere i capelli.

Molte volte ci limitiamo a credere che le api siano in grado solo di fabbricare il miele, senza pensare minimamente a tutta questa sfera di pratiche collegate alla naturopatia che nell’apiario olistico vengono svolte. Queste di cui abbiamo parlato sono solo alcune delle applicazioni dell’apiterapia, un insieme di trattamenti del tutto naturali che portano un gran numero di benefici al nostro organismo e che piano piano si stanno diffondendo anche nella nostra penisola.

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