30 Nov 2022

Sostenere i ragazzi con disabilità intellettiva verso l’autonomia abitativa: un progetto che vale un sogno

Scritto da: Lorena Di Maria

Dal 2016 a Torino è attiva la Cooperativa Sociale Vale Un Sogno 2. Nata dal desiderio di un gruppo di genitori che hanno sognato un futuro per i propri figli con disabilità intellettiva e sindrome di Down, in questi anni si è impegnata a garantire loro maggiore autonomia abitativa e lavorativa. Oggi la cooperativa sta partecipando al contest Network4People 2022: attraverso una votazione pubblica sarà possibile supportare il progetto e aiutare ragazzi e ragazze a condurre una vita il più possibile indipendente e felice.

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Torino - Lara è una giovane ragazza, ha entusiasmo e determinazione da vendere. In questi anni il suo cammino verso una vita autonoma le è costato fatica, ma non si è mai lasciata vincere. Oggi vive in un appartamento tutto suo e prosegue il suo lavoro nel mondo della ristorazione. Anche Irene è una ragazza solare e socievole, inserita in un tirocinio lavorativo che le permette di guardare al futuro e dove ha trovato il suo mondo ideale, immersa tra capi di abbigliamento, di moda e sport.

Poi c’è Andrea. Per lungo tempo sembrava che nessuna commissione medica competente potesse riconoscergli le residue capacità lavorative. Oggi lavora con un contratto a tempo indeterminato e sperimenta una vita il più possibile autonoma.

Vale Un Sogno1
TRA CASA E LAVORO, UN PROGETTO DI VITA VERSO L’AUTONOMIA

Cos’è che li accomuna? Storie di vita fatte di successi e insuccessi, di fatiche quotidiane, sogni, partenze e ripartenze. Essere autonomi oggigiorno non è semplice e ciò vale ancor più quando a fare i conti con il proprio futuro sono ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva e sindrome di Down. La pandemia poi ha messo in luce le problematiche evidenti di un welfare che ormai è superato ed è sempre più in difficoltà a erogare anche quei servizi minimi rappresentati dai centri diurni e dai corsi professionalizzanti.

Eppure Lara, Andrea, Irene e altri ragazzi e ragazze come loro hanno voglia di fare ed energia da vendere. In questi anni le loro strade si sono incrociate: il punto di incontro è la Cooperativa Vale Un Sogno 2 che ha sede a Torino e si impegna a garantire loro un’aspettativa di vita il più possibile autonoma e inclusiva. Ne parliamo con Nicola Sardella, che della cooperativa è legale rappresentante e che crede fortemente a un modello di comunità più aperta e inclusiva, capace di fare della diversità e della fragilità un valore e un’opportunità.

«Noi ci confrontiamo con persone che sfidano quotidianamente l’impossibile. Siamo una goccia nel mare della disabilità e nel nostro piccolo cerchiamo di portare avanti questo progetto innovativo che punta a un cambio di paradigma da una storica impostazione assistenziale verso un concetto di sussidiarietà. Tutti i giorni nel nostro lavoro vediamo i risultati dei nostri beneficiari che vanno a lavorare utilizzando i mezzi pubblici, timbrano, svolgono la loro mansione, tornano a casa e si preparano da mangiare. Il nostro punto di arrivo è proprio questo: garantire un recupero a 360 gradi che permetta a ognuno di loro di diventare sempre più autonomo».

Vale Un Sogno3
SUPPORTARE IL PROGETTO PER IL FUTURO DEI GIOVANI E DELLE LORO FAMIGLIE

Oggi la Cooperativa sta partecipando al Contest Network4People 2022 di Reale Foundation, che da cinque anni a questa parte sostiene il lavoro delle organizzazioni no-profit. Il Contest durerà fino a martedì 6 dicembre e prevede la premiazione dei tre progetti che riceveranno il maggior numero di voti da parte della community del web, per un totale di 10.000 euro a organizzazione. «Risultare tra i vincitori sarebbe per noi un’importante occasione per portare avanti i nostri progetti e darebbe un aiuto non solo ai ragazzi attualmente in carico presso la cooperativa, ma anche un sostegno qualificato alle loro famiglie per prepararli a lasciarli andare».

Come illustrato nella pagina da votare dedicata a Vale Un Sogno 2, con i fondi a disposizione la cooperativa potrà supportare i 15 giovani con disabilità intellettiva e sindrome di Down che ha attualmente in carico e si ripropone, mediante l’ampliamento dei servizi erogati, di aiutare con particolare attenzione tre nuovi beneficiari che necessitano di specifico sostegno a causa del profondo disagio provocato in loro dall’isolamento per la lunga pandemia.

Votando il progetto sarà inoltre possibile supportare la cooperativa in specifici percorsi di educazione verso l’autonomia e la vita indipendente: durante alcuni giorni della settimana e durante il week-end i ragazzi in carico avranno modo di sperimentare la vita in un appartamento dedicato, seguiti da un’equipe di professionisti che si occuperà di percorsi individualizzati. Votando il progetto si potrà anche sostenere l’avvio di tirocini, oltre che percorsi di formazione all’inserimento lavorativo presso un hub formativo, dove i giovani si preparano per il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Noi ci confrontiamo con persone che sfidano quotidianamente l’impossibile. Siamo una goccia nel mare della disabilità

Il budget a disposizione permetterà anche l’accompagnamento delle famiglie attraverso colloqui mensili con i genitori: «Mentre per la maggior parte dei genitori può essere semplice lasciare andare i propri figli verso la vita adulta, per i familiari di giovani con disabilità intellettiva risulta molto più difficile. Ribaltare questo paradigma è uno degli aspetti più impegnativi e favorire il benessere psicologico del nucleo familiare è per noi fondamentale».

TRASFORMARE LO STRAORDINARIO IN ORDINARIO

Oggi progetti come Vale Un Sogno 2 stanno realmente facendo la differenza verso un cambiamento capace di ribaltare quel concetto, ancora ampiamente diffuso, secondo cui le persone con disabilità intellettive non possono vivere la propria vita in maniera autonoma e seguendo le proprie capacità e desideri. In fondo, come ci racconta Nicola Sardella, «basta pensare che quarant’anni fa era ancora considerata una vergogna avere un figlio con disabilità intellettiva».

Vale Un Sogno

Il lavoro fondamentale della Cooperativa, che ha esportato con successo il modello dalla Fondazione Vale Un Sogno di Verona, intende dimostrare che sì, l’autonomia è difficile da conquistare, ma raggiungere una buona qualità della vita per persone con disabilità è possibile e le sue storie di successo lo dimostrano. «Quell’impostazione assistenziale storica è ancora fortemente presente in diverse città come Torino. Nonostante in questi anni si siano ottenute maggiori aperture e conquiste, oggi l’assistenzialismo come soluzione principale non può essere il futuro».

Per questo serve uno sforzo collettivo, d’immaginazione e d’impegno, che permetta a molti giovani di autodeterminarsi e diventare i veri protagonisti delle loro vite. In fondo, il diritto di lavorare, così come quello di abitare e di far parte di una nuova comunità accogliente, da costruire, sono un primo strumento potentissimo per la piena realizzazione di sè.

Se anche voi intendete supportare i progetti della Cooperativa, potete votare Vale Un Sogno 2 cliccando su questo link.

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