1 Dic 2022

Avviciniamoci, diario della prima giornata eventi ideata da Ficos e Galline Felici

Lunedì 21 novembre Ficos e il Consorzio Le Galline Felici hanno accolto all’interno del loro magazzino due classi della scuola elementare di Camporotondo Etneo in occasione dell’evento Avviciniamoci. Entusiasmo e partecipazione dei ragazzi hanno condito tutti gli eventi proposti. L’unica nota stonata è stata l’assenza delle associazioni ambientaliste del territorio e delle famiglie negli eventi del pomeriggio.

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Catania - L’incontro della rete Ficos e del Consorzio Le Galline Felici di lunedì 21 novembre, Avviciniamoci, di cui Sicilia che Cambia è stata partner, si è concluso lasciando una serie di interrogativi aperti e suggestioni in vista di prossimi eventi simili da proporre nel territorio. Proviamo a fare un breve racconto della giornata per capire quale è stata la partecipazione e cosa migliorare per rendere sempre più concreto il sogno degli organizzatori: produrre, mettere in rete e distribuire cibo sano, buono e siciliano.

Si tratta di un progetto articolato che richiede un lavoro costante e continuativo per innescare nuove pillole di consapevolezza e lavorare su una nuova massa critica, ma anche per modificare abitudini da sempre consolidate e mentalità di chi non ha mai fatto caso a certe scelte. 

ficos 1

Cathie, Roberto, Michele, Irene e tutta la rete sono entusiasti della mattinata. Due quinte classi della scuola elementare di Camporotondo Etneo hanno aderito con grande interesse a tutte le iniziative in programma. La visita al magazzino è stata molto partecipata – «una vera e propria avventura», per citare uno dei bambini – utile a comprendere non solo quanto sia importante una scelta consapevole del cibo sano, ma anche le leggi del mercato che non ammettano, come in questo caso, arance buonissime con difetti alla buccia o calibro troppo piccolo che non trovano, appunto, alcuna commercializzazione.

LE ATTIVITÀ SVOLTE

Un’occasione per ribadire l’importanza delle filiera corta e i vantaggi di avere rapporti diretti con i produttori anche in termini economici. Per restare in tema, i ragazzi hanno visto anche due cortometraggi. La degustazione dei prodotti della filiera invece ha permesso loro di avviare un confronto concreto tra la merenda sana che hanno assaporato e la merenda industriale a cui sono abituati. 

Nonostante il lavoro avviato con le scuole in questi anni, questa è stata la prima esperienza di incontro all’interno dei magazzini del Consorzio. Un momento di scambio tra i luoghi in cui l’agricoltura viene praticata quotidianamente, anche come scelta di vita, e i luoghi dell’educazione e della cultura. 

La speranza è che i piccoli semi disseminati durante la mattinata possano fiorire attraverso i ragazzi presenti

Molto utili sono stati il momento del “gioco delle due squadre” come metafora della necessità di comunicare i propri obiettivi e poterli condividere in modo cooperativo, ma anche il laboratorio di pupineria condotto da Alessandra Materazzo di Fieri per introdurre i temi del riuso e riciclo.

Come anticipato in un articolo precedente, l’idea è quella di avviare una riflessione sul cibo sano, buono e siciliano anche come strumento etico per un’educazione sostenibile a 360°. Un’occasione per parlare e innescare dialogo e coinvolgimento su tematiche relative all’educazione: ambientale, alla cittadinanza attiva, alimentare, al consumo consapevole, alla collaborazione, alla sostenibilità. E i giovani si confermano essere quel seme su cui investire, da curare, preservare e proteggere per poter avere raccolti ricchi. 

COSA NON HA FUNZIONATO?

Il pomeriggio invece è stato deludente, nonostante l’evento fosse stato comunicato su più canali e nelle stesse scuole presenti la mattina. Poco presenti le associazioni ambientaliste del territorio e le famiglie. «Sappiamo che è difficile avvicinare gli adulti, soprattutto se non abituati, a questi temi. Siamo all’inizio di un lungo percorso che ci piacerebbe replicare. Ci aspettavamo più partecipazione. Data l’esperienza acquisita e le relazioni intrecciate durante la preparazione di questo evento, anche con le scuole di altri comuni, possiamo considerarlo come un numero zero dal quale partire per progettarne e organizzarne eventualmente altri analoghi», commenta Cathie. 

ficos 3

Non è semplice destrutturare abitudini radicate, ma si può sempre decidere di cambiare. Serve sapere, informare e informarsi, per stimolare la consapevolezza a partire dalle nostre azioni quotidiane da cui dipende anche la vita di chi ci sta intorno. Ficos e il Consorzio speravano di attivare già un incontro/confronto con le famiglie per facilitare e avviare una distribuzione locale dei prodotti del territorio, vantaggiosa per tutti in termini economici, di qualità, ma anche di rispetto e tutela della terra. Non è stato così.

La speranza è che i piccoli semi disseminati durante la mattinata possano fiorire attraverso i ragazzi presenti, oggi e domani, perché spetta a loro trovare le soluzioni e arginare i danni che noi “grandi” e adulti, spesso incuranti, continuiamo a fare quotidianamente. 

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