22 Mag 2023

Il Giardino degli Impollinatori: dove i cittadini coltivano le piante mellifere per nutrire le api

Sabato 20 maggio si è celebrata la Giornata Mondiale delle api. Per l’occasione, vi raccontiamo gli sviluppi di un progetto che tutela questi preziosissimi impollinatori: parliamo del Giardino degli Impollinatori a Spazio WOW, nel quartiere periferico di Mirafiori a Torino. Sono 16 i cassoni coltivati con piante mellifere e installati nell’area verde di una ex fabbrica, di cui si prendono cura tutti i giorni cittadini e volontari.

Salva nei preferiti

Torino - Nasce come giardino a gestione condivisa dedicato agli impollinatori, ma ospita anche un apiario che produce miele urbano ed è un’aula a cielo aperto per le sperimentazioni di progetti europei su biodiversità ambientale e sostenibilità alimentare. Parliamo del Giardino degli Impollinatori, una piccola oasi di natura che dal 2019 è dedicata alla sperimentazione di soluzioni “nature based” ovvero basate sulla natura.

L’area dove sorge Spazio WOW, in via Onorato Vigliani 102, un tempo era l’ex Centro Nazionale Meccanico Agricolo, un complesso industriale, poi dismesso, di proprietà del Comune. Grazie alla sinergia tra diversi enti a Mirafiori, siglata in un Patto di collaborazione del 2020, Spazio WOW è oggi aperto alle attività di quartiere di associazioni, gruppi informali e cittadini. A fare parte patto di collaborazione sono il Comune di Torino, la Fondazione della Comunità di Mirafiori, l’Associazione Parco del Nobile, gli Impollinatori Metropolitani, Coldiretti Torino e la Cooperativa Mirafiori.

Spazio Wow
PIANTE MELLIFERE PER NUTRIRE API E INSETTI IMPOLLINATORI

Lo spazio è nato in particolare grazie all’associazione OrtiAlti, come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo, e attraverso il progetto europeo proGIreg. Oggi il Giardino degli Impollinatori è composto da sedici cassoni in legno contenenti piante mellifere, ricche di nettare e polline, per attirare api e altri insetti impollinatori.

I cassoni sono coltivati con molteplici varietà di piante, di colori e profumi differenti, piante aromatiche e piante orticole come lavanda, menta, timo, rosmarino, borragine, calendula, tagete. All’interno di alcuni cassoni è stato utilizzato “new soil”, altra sperimentazione proGIreg: si tratta di un terriccio rigenerato, fertile e adatto alla coltivazione, frutto della combinazione tra materiale di scarto e sostanze organiche derivanti dal compostaggio di materiali vegetali e rifiuti umidi.

UNA GESTIONE CONDIVISA

La gestione del Giardino degli Impollinatori è a cura di Fondazione della Comunità di Mirafiori, che coordina i cittadini volontari impegnati nelle attività di manutenzione delle piante nei cassoni. Come spiega Anna Rosaria Toma, Presidente di Fondazione Mirafiori, «il Giardino degli Impollinatori è condiviso e curato con pratiche di giardinaggio ecologiche e sostenibili da cittadini volontari, gruppi informali e persone con disabilità intellettiva o psichica». La Fondazione è infatti attiva sul territorio dal 2008 e impegnata a creare reti tra i cittadini, a promuovere la cura dello spazio pubblico e a proporre azioni di cittadinanza attiva.

L’APIARIO E IL MIELE PRODOTTO

All’interno di Spazio Wow si trova anche un apiario, gestito da Associazione Parco del Nobile in collaborazione con la Rete Nazionale degli Apicoltori Urbani. Riprendendo il nome dello spazio che lo ospita, produce quello che ormai tutti conoscono come Miele WOW, a cura di MA.MI food – Made in Mirafiori, il paniere di prodotti tipici del quartiere.

Il Giardino degli Impollinatori è un giardino condiviso, curato con pratiche di giardinaggio ecologiche e sostenibili

Sono sei le arnie che oggi ospitano le api che producono miele millefiori, ossia miele prodotto con il nettare di fiori di molte specie diverse. «Le api sono uno straordinario strumento per raccontare l’ambiente, le sue trasformazioni e il rapporto che noi umani abbiamo con il mondo naturale», afferma Wanda Camusso, responsabile delle attività didattiche e dell’apiario di Spazio WOW per Associazione Parco del Nobile. «Nella composizione del miele prodotto in città non è possibile individuare un’essenza in particolare: cambiando di stagione in stagione, il sapore del miele racconta i cambiamenti del mondo intorno alle api».

KITCHEN GARDEN, DALLE PIANTE ALLA TAVOLA

Cinque dei sedici cassoni del Giardino degli Impollinatori sono ospitati dal Kitchen Garden della Locanda nel Parco, ristorante e pizzeria della Casa nel Parco, ovvero la Casa del Quartiere di Mirafiori sud che si trova a 700 metri da Spazio WOW. I cassoni del Kitchen Garden, realizzato nell’ambito del progetto europeo FUSILLI, sono coltivati prevalentemente con basilico e rucola, utilizzati per la preparazione della pizza tradizionale e della pizza circolare, che si può trovare in esclusiva a Locanda nel Parco. Anch’essa è prodotto MA.MI food e creata in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Spazio Wow4
I PROSSIMI APPUNTAMENTI AL GIARDINO DEGLI IMPOLLINATORI

Dalle prime fasi della sua rigenerazione, lo spazio è stato pensato per ospitare eventi e progetti che coinvolgano i cittadini verso un’attenzione alla sostenibilità e all’orticoltura sociale. Il Giardino degli Impollinatori, infatti, in queste settimane è oggetto di un’attività di citizen science di Pulses Increase (Horizon2020) per la sperimentazione e coltivazione di alcune varietà di fagioli.

Nei prossimi giorni sono state inoltre organizzate delle giornate di apertura al pubblico per scoprire questo giardino speciale, nonché luogo per tutti dedicato alla sostenibilità ambientale e alla biodiversità. Sabato 27 maggio l’apertura è prevista nell’ambito del Festival Un Grado e Mezzo, a cura di CentroScienza Onlus e del Festival del Verde, a cura di Società Orticola del Piemonte. Durante la giornata saranno numerosi i laboratori per tutte le età. Sabato 10 e domenica 11 giugno invece lo spazio sarà aperto nell’ambito della sesta edizione di Open House Torino.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Come va l’agricoltura in Sardegna? Ecco una fotografia scattata da chi lavora “sul campo”
Come va l’agricoltura in Sardegna? Ecco una fotografia scattata da chi lavora “sul campo”

Terra Masta diffonde nel napoletano l’agricoltura naturale e sinergica
Terra Masta diffonde nel napoletano l’agricoltura naturale e sinergica

Crisi agricola e proteste degli agricoltori: qual è la verità? – A tu per tu + #14
Crisi agricola e proteste degli agricoltori: qual è la verità? – A tu per tu + #14

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(8) "piemonte"