12 Lug 2023

Il borgo di Burgio “viaggia” per il mondo grazie alle ceramiche di tre artigiane

Una passione scoperta per caso si è trasformata in un laboratorio di ceramica. A Burgio, nel cuore dei Sicani, Maria Concetta, Anna e Rita hanno aperto il primo laboratorio tutto al femminile di ceramica, La Gioiosa Ceramiche. A rendere unici i loro prodotti sono soprattutto i colori e gli smalti ottenuti grazie ad antiche formule chimiche che le tre donne hanno ereditato e che conservano gelosamente.

Salva nei preferiti

Agrigento - In provincia di Agrigento, tra i monti Sicani, si trova il piccolo borgo di Burgio, un luogo senza tempo in cui vicoli arabi e medievali, portali in pietra, campane di bronzo, botteghe artigianali di ceramica costituiscono il tratto distintivo. I Sicani “nascondono” bellezze culturali, storiche, naturalistiche e tradizioni uniche. E Burgio è una di queste. 

Il borgo fa parte della rete nazionale delle Città della ceramica. Da sempre infatti è nota la sua produzione artigianale. A favorire questa fortuna la presenza di cave d’argilla e di materie prime disponibili utili a realizzare dal nulla opere pregevoli fatte a mano. Nei secoli passati sono sorte infatti numerose botteghe artistiche grazie anche a un gruppo di ceramisti della nota Caltagirone, che proprio a Burgio hanno portato la loro arte.

Ancora oggi nel borgo sicano esistono botteghe artigiane in cui gli artisti locali realizzano prodotti che poi vengono esportati in tutto il mondo. Tra queste vi è La Gioiosa Ceramiche, il primo negozio di ceramica tutto al femminile di Burgio. A gestirlo sono Maria Concetta, Anna e Rita. Insieme a loro tre anche Marilena, adesso in maternità. Tutto è nato per caso, grazie a un corso organizzato anni fa dall’amministrazione comunale di Burgio a cui hanno partecipato anche Maria Concetta, Anna e Rita.

burgio

«Non avrei mai immaginato di fare la ceramista. Ho scoperto per caso la mia passione per l’arte. Dopo il corso, grazie all’aiuto del maestro Carmelo Giallo, abbiamo intrapreso questa avventura. Eravamo partiti in dodici e siamo rimasti in quattro e con il maestro abbiamo avuto il privilegio di ereditare formule antiche di smalti e colori, ciò che rende uniche le nostre ceramiche», racconta Maria Concetta.

In effetti ciò che contraddistingue le ceramiche delle tre donne da quelle degli altri laboratori di Burgio sono proprio i colori e gli smalti. Per circa sette anni hanno studiato insieme al maestro per poi aprire il loro laboratorio di ceramica nel 2012. La ceramica tradizionale di Burgio è più grezza e rustica anche per i colori che vengono utilizzati. Per ottenere maggiore lucentezza le tre artigiane si recano in campagna a selezionare delle terre specifiche. 

Si tratta di terre particolari, come nel caso del manganese. Una volta raccolte, vengono macinate a mulino e il componente ottenuto viene aggiunto allo smalto. La stessa lavorazione avviene per il colore verde, ottenuto sempre grazie a delle terre raccolte nei territori limitrofi di Burgio. Tutti i colori e gli smalti vengono fusi a 900 gradi per ottenere il risultato sperimentato dalle ceramiste.

La passione è il nostro ingrediente segreto che grazie al maestro Giallo prende vita quotidianamente nel nostro laboratorio

Maria Concetta, Rita e Anna realizzano bicchieri, piatti, vasi, porta piante, cactus, teste – che si differenziano dalle famose teste di moro – e molto altro ancora. Forme particolari lavorate a mano che realizzano personalmente, solo in qualche caso fanno richiesta al torneante, che poi vengono ulteriormente arricchite dai loro colori e smalti speciali.

«La nostra attività è tutta particolare, dalle forme che facciamo noi, agli smalti ai colori. Da subito abbiamo avuto un bel riscontro, anche qui nel paese, nonostante ci fossero delle botteghe molto più datate rispetto alla nostra. A Burgio si vive bene, abbiamo una tradizione antichissima legata alla ceramica, è un borgo molto ricco di storia, per questo non ho mai pensato di andare via. Poi, subito dopo la scuola, ho scoperto la mia passione e sono rimasta qui», continua Maria Concetta.

burgio

Ad andare via sono le loro ceramiche, che arrivano anche in America e in Belgio. Dei turisti in giro per Burgio, dopo aver visitato il loro laboratorio sono rimasti così entusiasti dalle creazioni particolari che oggi è possibile acquistarle anche in alcuni negozi di New Orleans e del Belgio. La maggior parte dei clienti de La Gioiosa Ceramiche infatti si trova fuori Burgio.

Per caso, la curatrice del catalogo raccolta punti di un famoso supermercato della grossa distribuzione ha visto le ceramiche prodotte da Maria Concetta, Rita e Anna e se n’è innamorata, tanto da inserire la “ciotola pigna” da loro prodotta tra i premi. È così che molti lavori artigianali realizzati in ceramica raggiungono il nord Italia. 

«Per noi sono grandi soddisfazioni che non avremmo mai immaginato. Vedere venir fuori dal forno un oggetto creato interamente dalle nostre mani è un’emozione unica. E tutte le volte mi stupisco. La passione è il nostro ingrediente segreto che grazie al maestro Giallo prende vita quotidianamente nel nostro laboratorio», conclude Maria Concetta.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Arte e ricerca al femminile: a Cagliari un stanza tutta per loro, artiste del nostro tempo
Arte e ricerca al femminile: a Cagliari un stanza tutta per loro, artiste del nostro tempo

Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna
Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna

Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità
Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(7) "sicilia"