15 Set 2023

Progetto Olmo, un sistema agro-forestale per recuperare terreni abbandonati

Scritto da: Associazione OIA'

Il nuovo progetto di OIA' parte, come quasi tutte le iniziative di questa associazione, da una storia. Ma questa storia è concreta e attuale, come la terra e le piante che ne sono protagoniste. Essa ha infatti dato origine a Olmo, un progetto di recupero di terreni abbandonati portato avanti da OIA' insieme all'associazione Fondiaria Monregalese.

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Cuneo - I Fiumi, da sempre, hanno nutrito la terra e dato la Vita a minuscoli borghi e strabordanti città. I loro fertili percorsi d’acqua hanno permesso e sempre permetteranno il cammino a creature viventi, ad incontri di lingue e di culture diverse, a scambi di mercanzie e di Storie. L’associazione no profit OIA’ si occupa di storie attraverso la realizzazione di progetti di comunicazione sociale, culturale e solidale e (forse) per questa ragione, fin dai primi momenti del suo viaggio, OIA’ volle sempre seguire i sentieri dei fiumi.

E così, di fiume in fiume, raggiunse le acque dell’allegro Tanaòs, ovvero il Fiume Tanaro, una porta d’ingresso della Casa delle Grandi Montagne, situata ai Piè del Monte. Dal Tanaro, come da mille altri Fiumi precedenti, noi – l’equipaggio di OIA’ – raccogliemmo storie, racconti pieni d’acqua e ricchi di terra.

TANARO OLMO

Una di queste storie conteneva queste parole: “C’era una volta un uomo che aveva fame. Non sapendo cosa fare, pianse e questo fu un bene, perché le sue lacrime bagnarono la terra ed essa, immediatamente, rispose al suo lamento e invitò l’uomo a camminare nella Foresta. L’uomo camminò a lungo fino a che, per riposare, si sedette sotto un Olmo. Lì sentì che qualcosa in lui stava cambiando, così pregò la Foresta di divenire sua Maestra e lei immediatamente accettò. Con Lei apprese a essere partecipe, a ricevere ciò che gli era necessario, a nutrirsi, a guarire e a riconoscere la Vita. Quando uscì dalla Foresta, l’uomo, aveva in sé un pensiero nuovo. E mai più ebbe fame”.

Questa storia risvegliò in noi un’assopita memoria ancestrale, che ci ricondusse a quando si sapeva con certezza, senz’ombra di dubbio alcuno, che la Foresta e il Bosco erano Maestri. È probabile che questo concetto sia stato dimenticato, seppellito o soppiantato, ma anche fosse così, accarezzando le antiche storie, ecco che potrebbe prendere nuovamente forma, riemergere dalle sue radici dopo la lunga attesa e divenire una proposta per un sistema di agricoltura (più) sostenibile.

Una di queste, è il “sistema agro-forestale” – o più semplicemente Agroforesta – un’ancestrale modalità di coltivazione nel contesto forestale o boschivo. Per realizzare un sistema agro-forestale innanzitutto è necessario osservare la Natura, ascoltarla ed imitare le Sue strategie e quindi replicarle. Con uno sguardo sufficientemente attento, vedremmo che una foresta o un bosco non sono mai composti da un’unica pianta, ma da una vasta diversità di Vita, sia vegetale che animale, in assoluta armonia. Con il medesimo sguardo inoltre, potremmo notare che nessuno ha seminato o irrigato il terreno e soprattutto non sono stati versati erbicidi o fertilizzanti, perché la Foresta e il Bosco sono un sistema intelligente, autogestito, equilibrato e sinergico.

olmo rovi

Ma, in verità, in moltissimi hanno partecipato alla semina, all’irrigazione, alla protezione ed al loro nutrimento. Ma chi? Ogni singolo essere vivente presente nella Foresta e nel Bosco è partecipe alla loro creazione e al loro sviluppo, perché sono eco-sistemi dove tutto è interconnesso; dai micro organismi che scavano e lavorano la terra, alla fotosintesi degli alberi che crea quelli che chiamiamo “Fiumi Volanti” – correnti di particelle d’acqua fluttuante nell’aria capaci di attraversare tutto il pianeta, se solo ci fossero abbastanza foreste e boschi.

Il sistema agro-forestale è guidato dalla saggezza della foresta, prevede la riforestazione e l’attività agricola che, attraverso la biodiversità, produce alimenti in abbondanza, rigenera il suolo e preserva l’acqua. I principi che regolano l’agroforesta sono semplici e possono essere applicati agli orti, nei cortili, nei terrazzi e balconi, in città o in campagna e anche nei terreni agricoli d’ogni dimensione, con risultati sorprendenti, senza l’utilizzo di prodotti chimici e senza sistemi di irrigazione.

Nonostante sia semplice e accessibile, il sistema agro-forestale porge a noi una grande sfida, un cambiamento di pensiero: accettare che la Foresta e il Bosco siano sistemi intelligenti e che ne siamo parte. Ogni creatura al suo interno ha la propria funzione, finalizzata alla prosperità e allo sviluppo. Questo pensiero, per la specie umana, potrebbe evocare la pluralità sociale, dove ogni individuo, con la propria unicità e diversità, partecipa e collabora allo sviluppo armonico del collettivo e del pianeta. L’agroforesta è una straordinaria trasformazione ambientale e sociale.

La rivoluzione dell’Agro-foresta è una Storia che OIA’ e il suo equipaggio volevano vivere per raccontarla. A Niella Tanaro, cittadina del cuneese con il nome composto da un Fiore e dal Fiume, vi è la sede dell’associazione Fondiaria Monregalese, che recupera terreni silenti e incolti nel territorio piemontese, con l’obiettivo di farli tornare a essere produttivi e utili alla comunità e tutela le tradizioni contadine attraverso il recupero di semi antichi. Ed ecco che OIA’ rileva la concessione di un terreno dalla Fondiaria nel Comune di Niella Tanaro, dove realizzare il progetto Olmo – Ecologia Sociale, un centro sperimentale e didattico di agroforesta e di condivisione sociale.

La Foresta e il Bosco sono un sistema intelligente, autogestito, equilibrato e sinergico

In questo prospero terreno, all’inizio coperto in prevalenza da rovi e acacie, l’associazione OIA’ agisce per la riforestazione e per la coltivazione utilizzando il sistema agro-forestale e racconta questo processo attraverso incontri, laboratori creativi e video, con il fine di sensibilizzare alla connessione tra la Terra e la nostra Vita. Un’azione attiva, propositiva per la cultura, la condivisione e l’aggregazione sociale.

Il progetto Olmo – Ecologia Sociale dell’associazione no profit OIA’ vede il partenariato con l’Associazione Fondiaria Monregalese e il Patrocinio del Comune di Niella Tanaro, e prevede la formazione di una rete di Partners e collaborazioni, in Italia e all’estero. Chiunque può avvicinarsi al progetto Olmo con la propria partecipazione attraverso la donazione di semi, di piante e di alberi o con il proprio ascolto, affinché sia la creazione collettiva di una diversa visione e di un cambiamento di pensiero. E comunque sarà, con o senza OIA’, siamo tutti noi i creatori del nostro nuovo mondo.

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