27 Ott 2023

La Fondazione Morra Greco per rendere l’arte accessibile e sostenibile

Scritto da: Claudia Moschetti

Dal 2003 la Fondazione Morra Greco s’impegna a sostenere, sviluppare e promuovere l’arte contemporanea e gli artisti perché la cultura diventi accessibile a tutti, sostenibile e al passo con le nuove tecnologie e le esigenze degli studenti desiderosi di esperire in prima persona il lavoro di curatore, manager e organizzatore di simili in modo divertente e interattivo.

Salva nei preferiti

Campania - Sostenere, sviluppare e promuovere l’arte e la cultura contemporanea: è questo il proposito della Fondazione Morra Greco, istituzione che si spende per dare agli artisti – emergenti e affermati, locali e internazionali – un metaforico palcoscenico da cui raccontare il territorio campano e le persone che lo vivono.

Nata nel 2003 su iniziativa di Maurizio Morra Greco, dentista in possesso già negli anni Novanta di una collezione che conta ad oggi oltre mille opere di artisti contemporanei, la fondazione ha mosso i primi passi nel 2006 con una mostra dell’artista Gregor Schneider. Da allora sono stati innumerevoli gli eventi e i programmi organizzati, residenze, mostre, performance, avvenute non soltanto negli spazi di Palazzo Caracciolo di Avellino, la sua sede ufficiale, ma anche in altri luoghi di pari portata storica e culturale che hanno permesso di lavorare con curatori esterni e altre istituzioni, nazionali e internazionali.

L’OFFICINA DIDATTICA DELLA FONDAZIONE

Raccontare il territorio è possibile soprattutto con il coinvolgimento della comunità che lo abita; per questo la Fondazione Morra Greco s’impegna a creare occasioni di interazione tra gli artisti e il loro pubblico, non soltanto tramite eventi ed esposizioni ma organizzando laboratori didattici e formativi che scuotano le coscienze della comunità e risveglino un desiderio di sviluppo individuale nonché una vocazione artistica e culturale.

Fondazione Morra Greco

Veicolo principale di questo proposito è il progetto EDI, hub di innovazione didattica che permette di ricercare, condividere e dialogare sull’arte in una modalità ibrida che combina lo scambio in presenza al contatto da remoto grazie alla piattaforma digitale EDI Global Forum e agli incontri in calendario a ottobre per l’EDI Global Forum for Education and Integration, ciclo di eventi internazionali che si tiene a Napoli dal 2022. L’idea è costruire e promuovere le pari opportunità in qualsivoglia accezione partendo dai linguaggi dell’Arte e da percorsi inclusivi che permettano un incontro tra le diversità umane e culturali.

DIGITALISMS PER PROGETTARE L’ARTE IN 3D

Altro proposito della Fondazione è andare incontro al futuro e alle nuove tecnologie per rendere l’arte accessibile a tutti, soprattutto ai giovani in età scolare che stanno ancora scoprendo il mondo e i modi in cui può essere raccontato dagli artisti. Con DIGITALISMS, il suo programma di digitalizzazione che si serve della scansione 3D per riprodurre gli spazi di Palazzo Caracciolo di Avellino e delle opere della Collezione Morra Greco, la Fondazione s’impegna a esportare la creatività e l’arte contemporanea per mezzo delle nuove tecnologie di rilievo digitale.

L’idea è costruire e promuovere le pari opportunità in qualsivoglia accezione partendo dai linguaggi dell’arte e da percorsi inclusivi che permettano un incontro tra le diversità umane e culturali

Tramite un’applicazione per cellulari e tablet pensata per i giovani sarà possibile imparare a realizzare una mostra virtuale sotto forma di gioco e nel contempo conoscere gli spazi e le curiosità storiche e culturali di Palazzo Caracciolo di Avellino e delle sue collezioni, creando un percorso espositivo ideale che sproni e assecondi un desiderio di consumo culturale fisico. Il progetto, attualmente in fase di pianificazione, sarà diffuso nelle scuole campane come supporto alle attività didattiche, indipendentemente dall’indirizzo o dal grado formativo.

Ma i modelli tridimensionali digitali saranno disponibili anche per gli studenti di corsi specialistici in Curatela e Management Culturale, perché possano lavorare a mostre virtuali ed esperire in prima persona il lavoro di curatore, manager e organizzatore di simili eventi. Grazie alla creazione di un software sarà possibile raccogliere i dati inerenti alle mostre e metterli poi a disposizione dei curatori del domani, cosicché siano già in possesso delle informazioni rilevanti alla realizzazione di una mostra di successo.

EDI GLOBAL FORUM

Il progetto EDI Global Forum for Education and Integration intende sviluppare una piattaforma internazionale che interconnetta le principali esperienze di ricerca didattica per aprire un dialogo e un confronto tra diverse realtà accomunate dall’amore per l’arte e dal desiderio di promuovere le bellezze e gli artisti del proprio Paese.

Fondazione Morra Greco

La connessione internazionale parte dal comitato scientifico che opera dietro le quinte del progetto e che vede la partecipazione di diverse istituzioni estere: il Museo Reina Sofía in Spagna, il Raw Material Company del Senegal, il Victoria & Albert Museum in Inghilterra, lo Stedelijk Museum in Olanda e il MOMA degli Stati Uniti.

L’edizione del 2023, conclusa oggi, ha portato all’attenzione del pubblico tre tematiche di importanza cruciale per la Fondazione: la necessità di rendere accessibili i musei a un pubblico che non sia privilegiato e il desiderio di inclusività che negli ultimi anni sta finalmente trovando espressione anche nel panorama artistico-culturale; le tecnologie più adatte a facilitare l’interazione del pubblico con le istituzioni culturali e con l’Arte; i modi di produrre cultura senza gravare sull’ambiente e di incoraggiare la sostenibilità nell’uso dell’energia, nei viaggi, negli immobili e così via.

L’evento, seppur con un respiro internazionale, ha mantenuto comunque una forte connessione con i progetti e le attività della Fondazione Morra Greco, chiamando come parte attiva di alcune sessioni attori locali che vivono sulla propria pelle il territorio e programmando una parte delle attività proprio in diversi luoghi della città di Napoli.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Arte e ricerca al femminile: a Cagliari un stanza tutta per loro, artiste del nostro tempo
Arte e ricerca al femminile: a Cagliari un stanza tutta per loro, artiste del nostro tempo

Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna
Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna

Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità
Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(6) "napoli"