18 Ott 2023

Respiriamo Arte: i progetti per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico

Scritto da: Claudia Moschetti

Preservare il patrimonio artistico e culturale oggi per affidarlo alle generazioni future domani. È questo l’obiettivo dell’associazione napoletana Respiriamo Arte, che dà lavoro a tanti giovani volenterosi e protegge i luoghi storici di Napoli dai danni del tempo che passa e dall’oblio, condividendo con i visitatori le meraviglie talvolta dimenticate della città.

Salva nei preferiti

Campania - Mancano pochi giorni al decimo anniversario dell’associazione culturale Respiriamo Arte, fondata da tre giovani napoletani accomunati da una formazione umanistica, l’amore per il patrimonio artistico e culturale napoletano e un profondo desiderio di mettersi in gioco. Era il 30 ottobre 2013 quando Massimo Faella, Simona Tardi e Angela Rogliani – rispettivamente presidente, vicepresidente e tesoriere dell’associazione – hanno costituito Respiriamo Arte con l’obiettivo di recuperare il patrimonio storico e artistico della città, tutelando e valorizzando i luoghi d’interesse archeologico e i monumenti, e di promuoverne l’importanza storica nonché formativa.

UNA MISSIONE AFFIDATA AI GIOVANI

Un punto importante per i soci fondatori è stato fin dall’inizio mettere nelle mani di giovani volenterosi le sorti dei luoghi storici trascurati di Napoli. In un periodo come quello corrente in cui scarseggiano le opportunità di lavoro, Respiriamo Arte ci tiene a dare una possibilità a chi ha a cuore le sorti del territorio e vividamente sogna di conciliare l’impegno e la professionalità con la diffusione della bellezza e dell’arte napoletana.

Fondatori di Respiriamo Arte
I LUOGHI DI RESPIRIAMO ARTE

Nel cuore del centro storico di Napoli si trovano i siti “adottati” dall’associazione: la chiesa di Santa Luciella ai Librai, il complesso museale dell’Arte della Seta dei SS. Filippo e Giacomo e il complesso monastico di San Pietro Martire. Luoghi di un’importanza culturale immensa, recentemente restaurati e resi protagonisti di percorsi museali, eventi formativi e di aggregazione che coinvolgono soprattutto i ragazzi del territorio, aggiungendo all’attrattiva turistica un valore sociale inestimabile.

La Chiesa di Santa Luciella ai Librai – restituita finalmente al pubblico nel 2019 dopo anni di chiusura per via del terremoto del 1980 che l’aveva resa inagibile – porta con sé le memorie della Napoli dei D’Angiò e del culto dei pipernieri, antichi manovali che affidavano a Santa Lucia i propri occhi, perennemente minacciati dalle schegge dei materiali che erano soliti martellare e modellare.

Ipogeo del complesso dei SS. Filippo e Giacomo

La chiesa è anche testimonianza viva del culto delle anime pezzentelle, ricordato sul territorio non soltanto nel Cimitero delle Fontanelle, ma anche nell’ipogeo di Santa Luciella, dove riposa il leggendario Teschio con le orecchie, “mascotte” prediletta tra le capuzzelle anticamente adottate dalle matrone napoletane per le sue misteriose escrescenze laterali che avrebbero meglio ascoltato le preghiere rivolte all’Aldilà.

Alla Chiesa della Seta e all’intero complesso museale dei SS. Filippo e Giacomo l’associazione dedica un intero tour che ne disvela la magnificenza degli affreschi cinquecenteschi e dei lavori d’intaglio dei maestri napoletani del ‘700, nonché i segreti dell’arte serica praticata dai tessitori membri della Corporazione della Seta. Un percorso a ritroso nel tempo, che accompagna i visitatori in aree archeologiche solitamente non accessibili al pubblico e celebra uno dei periodi più floridi per gli artisti e le corporazioni partenopee.

Un progetto fatto da giovani per i giovani che promette di affidare le memorie di ieri in mani amorevoli domani

Di nascita angioina, la chiesa e il convento dedicati a San Pietro Martire sono stati, insieme alla Chiesa della Seta, oggetto di un lungo restauro finanziato dai fondi europei nell’ambito del Progetto Unesco per il Centro Storico di Napoli. Affidato a Respiriamo Arte, che ne fa uno dei poli di attrazione delle sue visite guidate, il complesso monastico è testimonianza stratificata di diverse correnti artistiche e del talento di numerosi maestri che vi hanno messo mano dalla sua fondazione fino al tardo Settecento, periodo di cui conserva maggiormente lo stile architettonico.

I TOUR

Oltre al lavoro di riscoperta e ripristino delle aree storiche e all’organizzazione di eventi culturali, l’associazione si occupa anche di predisporre visite guidate e tour per la città. In percorsi, che richiedono dalle due alle cinque ore a seconda del pacchetto prescelto, i visitatori hanno modo di esplorare le meraviglie di Napoli, dai vicoli del centro storico alla collina del Vomero, vivendo appieno i colori della città e conoscendone curiosità e segreti antichi.

Progetti con le scuole
RESPIRIAMO ARTE A SCUOLA

Il lavoro dell’associazione non si limita al settore turistico, poiché i membri di Respiriamo Arte sanno che il patrimonio artistico e culturale di una città vale di più se condiviso con le generazioni future. E dunque agli studenti di scuole elementari, medie e superiori viene concessa l’opportunità di aderire a progetti didattici che permettono di conoscere meglio l’arte e la cultura locali.

Si possono approfondire molti ambiti – dall’arte serica napoletana all’evoluzione delle mode del tempo, dallo stile Barocco e Rococò alla vita di clausura di chi si dedicava a tali mestieri nel periodo della loro massima diffusione – partecipando anche a visite guidate dedicate nei luoghi adottati dall’associazione. Un progetto fatto da giovani per i giovani che promette di affidare le memorie di ieri in mani amorevoli domani.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Arte e ricerca al femminile: a Cagliari un stanza tutta per loro, artiste del nostro tempo
Arte e ricerca al femminile: a Cagliari un stanza tutta per loro, artiste del nostro tempo

Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna
Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna

Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità
Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(6) "napoli"