5 Ott 2023

Con l’associazione Tierra Techo Trabajo Agrigento rinasce tra integrazione e sviluppo del territorio

Giovani intraprendenti e creativi hanno dato vita all’associazione Tierra, Techo, Trabajo che ad Agrigento, dal 2019, recupera spazi abbandonati, coinvolge i cittadini, promuove lo scambio culturale per rendere la città un posto migliore. Tra le ultime iniziative, l’apertura di Scaro Café e Caro Community in piazza Ravanusella, un tempo cuore pulsante della città oggi un quartiere poco abitato, che l’associazione ha deciso di rivalutare promuovendo l’integrazione e l’inclusione.

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Agrigento - Tierra, Techo, Trabajo sono le “3T” dell’associazione di promozione sociale nata ad Agrigento nel 2019, guidata da un gruppo appassionato di giovani che ha a cuore la rinascita sociale e culturale della propria città. Molti di loro, dopo esperienze di studio e lavoro in Italia e all’estero, hanno deciso di ritornare in Sicilia per cogliere l’opportunità di costruire insieme una realtà dinamica che con fantasia potesse ridisegnare le sorti e il futuro di Agrigento. Con una visione condivisa infatti, i ragazzi e le ragazze dell’associazione hanno canalizzato le loro energie e competenze in progetti di grande impatto che promuovono la coesione sociale, lo scambio culturale e il progresso sostenibile. 

Coinvolgere i cittadini, recuperare e trasformare gli spazi abbandonati, rivitalizzare le aree urbane, promuovere lo sviluppo territoriale e la crescita economica sono alcuni degli obiettivi dell’associazione, che è anche Base Locale per ActionAid International Italia e garantisce formazione permanente, supporto tecnico e accesso a una rete internazionale. Tierra, Techo e Trabajo inoltre aiuta studenti e neolaureati nella formazione professionale e imprenditoriale, svolgendo il ruolo di intermediario tra i giovani del territorio e le aziende in fase di inserimento nel mondo del lavoro. 

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«Ci attiviamo per un cambiamento concreto, lavorando nelle scuole con le nuove generazioni, per prevenire fenomeni di violenza, ma anche attraverso la progettazione. Nelle scuole promuoviamo l’educazione trasversale ben distante dall’insegnamento classico, attraverso giochi, scambi di ruoli, attività varie e dibattiti. I ragazzi diventano i protagonisti. Siamo un gruppo di progettiste e progettisti che lavora con grande fantasia», racconta Sara Gallo, una delle ragazze dell’Associazione TTT. 

Tra i primi progetti realizzati c’è la Biblioteca sociale Villaseta che, grazie al finanziamento di Fondazione con il Sud e all’impegno dei ragazzi, è stata riaperta dopo anni di abbandono. In un quartiere periferico di Agrigento questo spazio si è trasformato in un luogo di aggregazione per i giovani che possono usufruire di servizi innovativi e che consentono di restituire la biblioteca alla comunità, con particolare attenzione a bambini e ragazzi.

Ed è proprio qui che abbiamo deciso di investire, di far rivivere una piazza completamente spoglia e creare integrazione

Oltre alla digitalizzazione del patrimonio librario infatti è stata realizzata una sala gaming utile a sfruttare le potenzialità educative dei videogiochi, accrescendo al tempo stesso l’attrattività e la capacità di aggregazione della biblioteca. È previsto anche uno sportello di consulenza per l’autoimprenditorialità e l’imprenditoria giovanile e la realizzazione di numerosi laboratori educativi – gaming, illustrazione, fumetto, fotografia, videomaking, legalità e guida sicura con USSM e UEPE – e di scambio culturale con le comunità straniere.

Una nuova avventura per i ragazzi di TTT è da poco iniziata a piazza Ravanusella di Agrigento. Hanno deciso di risvegliare, colorare e rianimare un luogo che, a dispetto del desolante presente, in passato era il cuore pulsante della città di Agrigento. E da quel tempo hanno ripescato anche il nome, scaru. Sì, perché piazza Ravanusella con il suo mercato ortofrutticolo – u scaru appunto – era un pullulare di vita e di gente.

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Una serata a Scaro Café

«Oggi è abitato dalla poca gente del luogo che è rimasta a vivere lì, dalla comunità di senegalesi e altri extracomunitari che l’intera città guarda con diffidenza. Ed è proprio qui che abbiamo deciso di investire per far rivivere una piazza completamente spoglia, coinvolgendo i giovani e anche la comunità di senegalesi per creare integrazione», continua a raccontare Sara.

L’associazione ha appena aperto un piccolo bar – Scaro café – e uno spazio, scaro community, che sarà il luogo di aggregazione per tutti i ragazzi giovani di Agrigento. «Abbiamo convocato qui alcuni studenti e abbiamo chiesto loro cosa vogliono farci di questo spazio. Hanno chiesto strumenti musicali, materiali per un laboratorio di scrittura, tele per dipingere, libri e anche Xbox e giochi da tavola. Stiamo ristrutturando lo spazio con materiali di riciclo, comprati al mercatino dell’usato. Le cassette della frutta sono diventate le nostre librerie. L’idea è di portare il buon esempio», commenta Sara.

Il logo scelto da TTT, che prende spunto da una vecchia foto storica di Piazza Ravanusella piena di ceste di pomodori, è infatti un pomodoro sorridente con accanto le scritte di Scaro café, scaro community e scaro market. Il passo successivo sarà appunto ridare alla piazza il suo “ruolo” commerciale, riempirla di bancarelle in diversi momento dell’anno. 

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Lo storico mercato di un tempo a Piazza Ravanusella

«La TTT fa i fatti con 3 t [ride!, ndr], con entusiasmo, in maniera innovativa e nel pieno rispetto di tutti. Abbiamo collaborato e collaboriamo con partner e realtà della zona, come Al Kharub o il Festival Venti Mediterranei sui temi del cibo, integrazione e immigrazione che si è appena svolto dal 29 settembre all’1 ottobre», continua Sara. Oltre alle iniziative locali, dal 2020 TTT ha assunto anche il ruolo di organizzazione di riferimento per la mobilità internazionale ad Agrigento, diventando il punto di riferimento per persone che cercano esperienze significative all’estero, fornendo supporto, guida e opportunità ai giovani che vengono a vivere l’esperienza dell’Erasmus.

Alcuni dei ragazzi collaborano attivamente con le iniziative dell’associazione TTT, tra questi anche il nascente giornale online Sbem, nato come progetto di monitoraggio civico che oggi racconta le realtà forti e giovanili di Agrigento. «Qualcuno dei ragazzi Erasmus vorrebbe stabilirsi a vivere qui, per noi è una grande soddisfazione, stiamo facendo tanti sacrifici per rendere Agrigento un posto migliore, speriamo di riuscirci sempre di più e meglio», conclude Sara.

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