Sicani Rural Lab, promozione territoriale e progetti innovativi per la Sicilia interna
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Agrigento, Palermo - Madonie, Caltanissetta e adesso Sicani. In Sicilia è tempo di Living Lab e, nello specifico, di Sicani Rural Lab. Abbiamo imparato a comprendere il ruolo di questi spazi, i processi sperimentali in corso, ma non sappiamo ancora quali saranno i risultati da qui a qualche tempo. Quello che è certo è che nascono con la voglia e l’obiettivo di dare voce ai territori e a chi li vive, contestualizzare problematiche ma anche e soprattutto peculiarità e ciò che li rende unici.
I Sicani sono un vasto territorio che abbraccia parecchi Comuni siciliani che spaziano dall’entroterra palermitano per arrivare a quello agrigentino fino ad affacciarsi sulla costa meridionale. Un territorio dalla forte vocazione rurale, con aree interne affollate da montagne e pascoli spesso difficilmente accessibili e dalla forte unicità. Capita spesso che alcuni di questi Comuni, come quelli nei “dintorni” dell’area metropolitana di Palermo – ad esempio Prizzi –, sembrino costituire un’area a parte, che non rientra nella zona territoriale del capoluogo corrispondente, trovando così spontaneamente e in modo “naturale” una loro aggregazione che non è sicuramente quella amministrativa, ma è dettata da altre prerogative.

Ed è proprio in questi luoghi che il Gal Sicani, in risposta all’avviso PO FESR 2014/2020, ha presentato il progetto Sicani Rural Lab per generare soluzioni innovative a specifici problemi di rilevanza sociale, anche attraverso l’utilizzo di ambienti di innovazione aperta come i Living Lab. L’obiettivo è lo sviluppo dello studio e dell’analisi del tessuto imprenditoriale locale al fine di attivare nuove opportunità di crescita e di sviluppo sociale. Per farlo sono stati avviati nell’arco di diversi mesi numerosi incontri con imprese, scuole, Comuni, Enti di Ricerca e Università dell’intero territorio.
Un percorso fitto e intenso che si concluderà a fine dicembre 2023 e che ha visto diverse azioni in campo, dal coaching di comunità che ha permesso il coinvolgimento degli abitanti dei sicani in nuove opportunità e strategie condivise di promozione territoriale, ai processi innovativi per il tracciamento delle produzioni locali di qualità e la valorizzazione degli scarti di lana ovina; dalla creazione di strumenti di innovazione tecnologica per promuovere il patrimonio culturale locale alla governance innovativa che coniuga dimensione istituzionale con processi orizzontali e di partecipazione. Le quattro azioni diffuse su tutto il territorio hanno visto protagonisti, insieme alle comunità, molti enti e associazioni.
Questa in corso è una fase di acquisizione di competenze per poi stimolare, nella fase successiva, la cittadinanza alla promozione e alla creazione di nuovi contenuti
1° AZIONE: STRATEGIA SICANI FUTURE LIVING LAB
Per questa strategia è stato chiamato in causa il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, che ha svolto un’analisi territoriale e prodotto una progettazione partecipata coinvolgendo i Comuni del territorio sui temi del turismo, del cibo e della cultura. Proprio lo scorso fine settimana si è svolto a Siculiana – sede di uno dei due Living Lab sicani, l’altra è Cammarata – un hackathon, ovvero una maratona creativa organizzata dal Gal Sicani e dallo stesso Dipartimento.
Un’occasione unica per contribuire, stimolare e attivare alla costruzione del futuro dei Sicani. L’utilizzo di ambienti di innovazione aperta come i Living Labs sta dando vita a dei luoghi di innovazione per permettere di applicare l’approccio e i principi dell’open innovation nello sviluppo di percorsi di co-creazione di nuovi servizi, prodotti e infrastrutture sociali. Per farlo è necessaria la partecipazione del capitale umano, delle singole persone e/o dell’intera comunità.
2° AZIONE: LEADERSHIP, COACHING AND COMMUNITY CATALYSTS
Non a caso l’associazione Maghweb ha attivato dei community catalysts all’interno dei Comuni coinvolti nel progetto e cercare di spingere le persone ad aggregarsi e formare alcune figure capaci di analizzare i fabbisogni, i problemi ed essere da stimolo per i territori. «Per individuare dei catalizzatori che diventassero delle vere “antenne” sul territorio abbiamo lanciato una chiamata e costruito un gruppo di 50 persone spalmate su tutta l’area con cui abbiamo intrapreso un percorso relativo al coaching di comunità secondo i principi della leadership orizzontale», racconta Fabrizio Cacciatore, project manager e animatore di Maghweb.

«Abbiamo provato ad avviare dei percorsi di progettazione partecipata dal basso costruendo delle proposte di sviluppo locale e territoriale che poi dovrebbero essere ulteriormente elaborate. I catalizzatori saranno osservatori di quello che succederà sul territorio ma anche promotori di progettualità, animatori, persone attive sul territorio capaci di facilitare il dialogo nella comunità locale non sempre attenta a ciò che accade intorno». L’originalità e l’unicità dei Sicani, non sempre evidenti a tutti, si esplicano non solo nella bellezza delle persone e dei paesaggi, ma anche dei prodotti e delle filiere locali.
3° AZIONE: SICANI CIRCULAR ECONOMY LAB
A tal proposito, sempre l’Università degli Studi di Palermo e in particolare il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche si sta occupando di tecnologia – ad esempio della blockchain legata all’economia circolare – per riutilizzare gli scarti della tosatura dei capi di pecore da un lato e dall’altro al tracciamento biologico dei prodotti caseari per individuarli e valorizzarli al meglio. Il Living Lab con sede a Cammarata avrà infatti il proprio focus sulla filiera agroalimentare.
4° AZIONE: INNOVATION LIVING LAB – SICULIANA
L’area dei Sicani, fertile non solo da un punto di vista strettamente agricolo, grazie al turismo esperienziale e al suo modello di business capace di valorizzare il territorio attraverso il coinvolgimento di chi lo vive, è sempre più conosciuta. E a proposito di valorizzazione, è stata chiamata in causa l’associazione Circuito Castelli e Borghi Medievali per attivare un progetto pilota per la costituzione di un Living Lab a Siculiana legato appunto alla valorizzazione di tipo culturale attraverso l’innovazione tecnologica. La comunità, insieme a un esperto, ha co-progettato e co-realizzato prodotti digitali come tour virtuali, riprese con droni, scansioni 3d di oggetti simbolici o edifici importanti.

«Questa in corso è una fase di acquisizione di competenze per poi stimolare la cittadinanza alla promozione e alla creazione di nuovi contenuti in una fase successiva. I prodotti realizzati verranno caricati su una piattaforma online che resteranno disponibili anche per contenuti successivi. Noi forniremo anche delle attrezzature di tipo digitale, come visori, videocamere o monitor touch, nella speranza che da gennaio in poi i comuni troveranno soggetti privati, associazioni, enti del terzo settore che possono gestirli. L’obiettivo finale è replicare questa iniziativa in altri Comuni del territorio», racconta Emanuele Messina, coordinatore delle attività dell’Innovation Living Lab per conto di Circuito Castelli.
Un ecosistema di interventi diffusi e strategici, sperimentazioni e partecipazione, è questo Sicani Rural Lab. Un percorso, uno strumento e allo stesso tempo uno spazio fisico, con due hub nei Comuni di Siculiana e Cammarata, dove attivare iniziative di confronto e incontro per un futuro inclusivo più alla portata di tutti.
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