20 Nov 2023

Sicani Rural Lab, promozione territoriale e progetti innovativi per la Sicilia interna

Turismo, cibo, cultura, innovazione e imprenditoria: sono questi gli ingredienti del nuovo Living Lab che sta per nascere nella zona dei Sicani. Un processo in costituzione che ha come protagonisti le comunità, le imprese, le scuole, i Comuni, gli Enti di Ricerca e le Università per uno spazio fisico di incontro e confronto in cui progettare il futuro dei Sicani.

Agrigento, Palermo - Madonie, Caltanissetta e adesso Sicani. In Sicilia è tempo di Living Lab e, nello specifico, di Sicani Rural Lab. Abbiamo imparato a comprendere il ruolo di questi spazi, i processi sperimentali in corso, ma non sappiamo ancora quali saranno i risultati da qui a qualche tempo. Quello che è certo è che nascono con la voglia e l’obiettivo di dare voce ai territori e a chi li vive, contestualizzare problematiche ma anche e soprattutto peculiarità e ciò che li rende unici. 

I Sicani sono un vasto territorio che abbraccia parecchi Comuni siciliani che spaziano dall’entroterra palermitano per arrivare a quello agrigentino fino ad affacciarsi sulla costa meridionale. Un territorio dalla forte vocazione rurale, con aree interne affollate da montagne e pascoli spesso difficilmente accessibili e dalla forte unicità. Capita spesso che alcuni di questi Comuni, come quelli nei “dintorni” dell’area metropolitana di Palermo – ad esempio Prizzi –, sembrino costituire un’area a parte, che non rientra nella zona territoriale del capoluogo corrispondente, trovando così spontaneamente e in modo “naturale” una loro aggregazione che non è sicuramente quella amministrativa, ma è dettata da altre prerogative.

190218 Sicani 5
Uno scorcio dei Monti Sicani

Ed è proprio in questi luoghi che il Gal Sicani, in risposta all’avviso PO FESR 2014/2020, ha presentato il progetto Sicani Rural Lab per generare soluzioni innovative a specifici problemi di rilevanza sociale, anche attraverso l’utilizzo di ambienti di innovazione aperta come i Living Lab. L’obiettivo è lo sviluppo dello studio e dell’analisi del tessuto imprenditoriale locale al fine di attivare nuove opportunità di crescita e di sviluppo sociale. Per farlo sono stati avviati nell’arco di diversi mesi numerosi incontri con imprese, scuole, Comuni, Enti di Ricerca e Università dell’intero territorio.

Un percorso fitto e intenso che si concluderà a fine dicembre 2023 e che ha visto diverse azioni in campo, dal coaching di comunità che ha permesso il coinvolgimento degli abitanti dei sicani in nuove opportunità e strategie condivise di promozione territoriale, ai processi innovativi per il tracciamento delle produzioni locali di qualità e la valorizzazione degli scarti di lana ovina; dalla creazione di strumenti di innovazione tecnologica per promuovere il patrimonio culturale locale alla governance innovativa che coniuga dimensione istituzionale con processi orizzontali e di partecipazione. Le quattro azioni diffuse su tutto il territorio hanno visto protagonisti, insieme alle comunità, molti enti e associazioni.

Questa in corso è una fase di acquisizione di competenze per poi stimolare, nella fase successiva, la cittadinanza alla promozione e alla creazione di nuovi contenuti

1° AZIONE: STRATEGIA SICANI FUTURE LIVING LAB 

Per questa strategia è stato chiamato in causa il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, che ha svolto un’analisi territoriale e prodotto una progettazione partecipata coinvolgendo i Comuni del territorio sui temi del turismo, del cibo e della cultura. Proprio lo scorso fine settimana si è svolto a Siculiana – sede di uno dei due Living Lab sicani, l’altra è Cammarata – un hackathon, ovvero una maratona creativa organizzata dal Gal Sicani e dallo stesso Dipartimento.

Un’occasione unica per contribuire, stimolare e attivare alla costruzione del futuro dei Sicani. L’utilizzo di ambienti di innovazione aperta come i Living Labs sta dando vita a dei luoghi di innovazione per permettere di applicare l’approccio e i principi dell’open innovation nello sviluppo di percorsi di co-creazione di nuovi servizi, prodotti e infrastrutture sociali. Per farlo è necessaria la partecipazione del capitale umano, delle singole persone e/o dell’intera comunità.

2° AZIONE: LEADERSHIP, COACHING AND COMMUNITY CATALYSTS

Non a caso l’associazione Maghweb ha attivato dei community catalysts all’interno dei Comuni coinvolti nel progetto e cercare di spingere le persone ad aggregarsi e formare alcune figure capaci di analizzare i fabbisogni, i problemi ed essere da stimolo per i territori. «Per individuare dei catalizzatori che diventassero delle vere “antenne” sul territorio abbiamo lanciato una chiamata e costruito un gruppo di 50 persone spalmate su tutta l’area con cui abbiamo intrapreso un percorso relativo al coaching di comunità secondo i principi della leadership orizzontale», racconta Fabrizio Cacciatore, project manager e animatore di Maghweb.

copertina RIFAI
Una giornata di incontri per Sicani Rural Lab

«Abbiamo provato ad avviare dei percorsi di progettazione partecipata dal basso costruendo delle proposte di sviluppo locale e territoriale che poi dovrebbero essere ulteriormente elaborate. I catalizzatori saranno osservatori di quello che succederà sul territorio ma anche promotori di progettualità, animatori, persone attive sul territorio capaci di facilitare il dialogo nella comunità locale non sempre attenta a ciò che accade intorno». L’originalità e l’unicità dei Sicani, non sempre evidenti a tutti, si esplicano non solo nella bellezza delle persone e dei paesaggi, ma anche dei prodotti e delle filiere locali.

3° AZIONE: SICANI CIRCULAR ECONOMY LAB 

A tal proposito, sempre l’Università degli Studi di Palermo e in particolare il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche si sta occupando di tecnologia – ad esempio della blockchain legata all’economia circolare – per riutilizzare gli scarti della tosatura dei capi di pecore da un lato e dall’altro al tracciamento biologico dei prodotti caseari per individuarli e valorizzarli al meglio. Il Living Lab con sede a Cammarata avrà infatti il proprio focus sulla filiera agroalimentare. 

4° AZIONE: INNOVATION LIVING LAB – SICULIANA 

L’area dei Sicani, fertile non solo da un punto di vista strettamente agricolo, grazie al turismo esperienziale e al suo modello di business capace di valorizzare il territorio attraverso il coinvolgimento di chi lo vive, è sempre più conosciuta. E a proposito di valorizzazione, è stata chiamata in causa l’associazione Circuito Castelli e Borghi Medievali per attivare un progetto pilota per la costituzione di un Living Lab a Siculiana legato appunto alla valorizzazione di tipo culturale attraverso l’innovazione tecnologica. La comunità, insieme a un esperto, ha co-progettato e co-realizzato prodotti digitali come tour virtuali, riprese con droni, scansioni 3d di oggetti simbolici o edifici importanti.

IMG 4066
Un tuffo nella costa sicana

«Questa in corso è una fase di acquisizione di competenze per poi stimolare la cittadinanza alla promozione e alla creazione di nuovi contenuti in una fase successiva. I prodotti realizzati verranno caricati su una piattaforma online che resteranno disponibili anche per contenuti successivi. Noi forniremo anche delle attrezzature di tipo digitale, come visori, videocamere o monitor touch, nella speranza che da gennaio in poi i comuni troveranno soggetti privati, associazioni, enti del terzo settore che possono gestirli. L’obiettivo finale è replicare questa iniziativa in altri Comuni del territorio», racconta Emanuele Messina, coordinatore delle attività dell’Innovation Living Lab per conto di Circuito Castelli.

Un ecosistema di interventi diffusi e strategici, sperimentazioni e partecipazione, è questo Sicani Rural Lab. Un percorso, uno strumento e allo stesso tempo uno spazio fisico, con due hub nei Comuni di Siculiana e Cammarata, dove attivare iniziative di confronto e incontro per un futuro inclusivo più alla portata di tutti.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Kaki Tree Project, l’albero sopravvissuto alla bomba atomica che getta germogli di pace
Kaki Tree Project, l’albero sopravvissuto alla bomba atomica che getta germogli di pace

Progetto Civita, un movimento dal basso che riqualifica e riconsegna la piazza ai catanesi
Progetto Civita, un movimento dal basso che riqualifica e riconsegna la piazza ai catanesi

Wiki Family, ospitalità e relazioni dalla metropoli alla ruralità
Wiki Family, ospitalità e relazioni dalla metropoli alla ruralità

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

A Cop 28, fra lobbisti e dubbi sul global stocktake – #843

|

Modello Uruguay, un antidoto al saccheggio dell’energia rinnovabile sarda

|

Lo Stretto di Messina non si tocca! Il grido dei diecimila no ponte

|

Repair Café: dall’Olanda a Genova, il concept che favorisce la riparazione di oggetti rotti

|

Action Women, la sartoria sociale dove l’integrazione si intreccia con l’empowerment

|

Barbagia, femminismo, intersezionalità: nasce il collettivo AvvoLotadoras

|

La Via del Cambiamento: ecco perché non è un normale percorso di “crescita personale”

|

Giornata mondiale del suolo: il cemento avanza al ritmo di 2 metri quadri al secondo