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IMMAGINA ilcentro culturale gestito da bambini e ragazzi

IMMAGINA ilcentro culturale gestito da bambini e ragazzi

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IMMAGINA è un gruppo non formale di circa 50 bambini e ragazzi (fascia d\\\’età 7-16 anni). Nato inizialmente come un progetto pilota di “Giornalismo Televisivo fatto da bambini e ragazzi”, e che ottiene in pochi anni una eco a livello locale e nazionale per la qualità del lavoro svolto e per la capacità di analisi e valutazione della realtà. In questa fase crea una rete estesa di relazioni e collaborazioni con Enti Pubblici e privati che operano nella cultura e nel sociale, che è stata poi il punto di forza per la seconda fase del progetto avviata dal momento in cui il Comune di Modica ha concesso come sede del progetto la ex chiesa di San Nicolò da anni abbandonata. Da questo momento vengono ridiscussi obbiettivi e metodologie e IMMAGINA si trasforma in un Centro di aggregazione e Promozione Culturale che si rapporta con il territorio offrendo una visione nuova e unica dei meccanismi della produzione culturale: la gestione di un Centro culturale da parte di bambini e ragazzi ha ribaltato il rapporto fra loro e il mondo degli adulti, cioè tra fruitori e produttori di cultura eliminando questi paradigmi e sostituendoli con l’idea di SOGGETTI ATTIVI del processo. Questo implica il valorizzare la capacità del singolo di pensare e progettare, il suo bisogno di autonomia, ma anche di radicamento e appartenenza. Altro aspetto che ispira IMMAGINA è il rapporto tra qualità del prodotto e comunità di riferimento. L’obiettivo è quello di far emergere e accompagnare l’innovazione sociale attraverso il coinvolgimento diretto delle persone e della comunità, intesi come soggetti attivi del processo e non partner passivi, con i quali creare un LEGAME, cioè di avere come obbiettivo quello di costruire con le persone e le comunità legami durevoli, fiduciari, di investimento nel bene comune dell’impresa e nel suo futuro, prendendo le distanze dalle strategie improntate al puro performativismo competitivo, al breve periodo, all’indifferenziazione e alla aterritorialità.
Una serie di eventi proposti ha rafforzato questa metodologia e reso il Centro un punto di riferimento per tutta la Comunità
Da tre anni questi ragazzi fanno parte di questo progetto realizzando una vera e proprio televisione fatta da bambini, ragazzi e giovani, con prodotti televisivi interamente realizzati da bambini e ragazzi e che hanno avuto una messa in onda su emittenti Regionali e nel caso di alcuni servizi, su alcune Testate Nazionali.
Alcuni di loro si sono specializzati in ripresa e montaggio, altri in giornalismo, seguendo degli incontri con professionisti del settore. Sono organizzati in redazioni e gruppi di lavoro nei quali individuano tematiche o fatti e cercano di elaborare servizi presentando il loro punto di vista e le loro riflessioni. In occasione della manifestazione Nazionale sul cioccolato di Modica ChocoModica sono stati premiati per la migliore inchiesta sulle controversie legate al marchio IGP. I ragazzi in questi anni si sono rapportati con tutte le istituzioni politiche della città e con tutte le associazioni e enti che si occupano di cultura e sociale. Hanno imparato a vivere la città con sicurezza con determinazione e curiosità
Il nome IMMAGINA, vuole raccontare un’idea, una visione: oggi lo sviluppo sostenibile di un territorio e di una comunità non dipendono dall’uomo forte di turno, da una sfera politica autoreferenziale o da qualche tecnica fine a se stessa; ma è proporzionale alla capacità contributiva delle persone e delle organizzazioni che lo abitano.
Per fare questo abbiamo individuato la centralità della dimensione etica nella ideazione delle strategie condivise L’etica smette di essere una prospettiva astratta, poco influente sovrastrutturale, per divenire forza trainante della strategia stessa
Il secondo concetto che ridefinisce la NOSTRA presenza rigenerante nel territorio sta nel pensare-con, cioè avere una forza di investimento di pensiero capace di decostruire riflessivamente idee e pratiche tipiche del mondo, e che si produce dialogando con gli stakeholder per arrivare a definire attraverso un processo di co-progettazione uno scambio di valore riconosciuto bilateralmente come soddisfacente della produzione culturale.

Ultimo aggiornamento del 11 Febbraio 2022

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