Nelle università statunitense sono esplose da diverse settimane delle proteste enormi, paragonabili a quelle contro la guerra in Vietnam del ‘68, che non accennano a fermarsi. Studenti e studentesse ma anche docenti protestano contro il massacro di civili che si sta compiendo a Gaza e contro l’appoggio o perlomeno l’avallo che l’amministrazione americana, e in parte le stesse università, stanno dando al governo israeliano. Parliamo anche, di nuovo, del caso Vannacci, con un ringraziamento particolare ad Aldo Giannuli poi scoprirete perché, e infine del revisionismo storico dei libri di testo in atto da anni in India, che sta trovando nuova spinta.
Portare l'arteterapia nella scuola pubblica? Elisa Pezzolla l'ha fatto! Ed è stato grazie al progetto Il Nostro Atelier, nell'ambito del quale ragazzi e ragazze di una scuola di Teglia, quartiere di Genova, hanno letteralmente trasformato un'aula in un luogo di libertà espressiva ed espressività emotiva. E allora perché non esportare questa iniziativa anche in altri istituti italiani?
Si stima che in Italia ci siano più di due milioni di persone con ADHD non diagnosticata. Questo disturbo di origine neurobiologica è quindi molto diffuso, ma di pari passo si stanno perfezionando nuovi metodi di diagnosi e cura che aiutano, fra le altre cose, a comprendere l’impatto dell’ADHD sulla quotidianità e a trattarlo in modo da garantire una vita equilibrata.
"Abbiamo appena cominciato, continueremo a dire No alla speculazione". Sabato 20 aprile si sono dati appuntamento a Terra Mala i comitati sardi per la difesa del territorio, associazioni e cittadini, per una giornata di mobilitazione, condivisione e unità. Il video, il testo e le immagini di questo articolo sono stati realizzati da Domenico di nuragic.com – con cui inauguriamo una nuova collaborazione – e raccontano la protesta contro una forma di colonizzazione energetica che porterà devastazione e inquinamento senza benefici per l'Isola.
A un giorno di distanza de Sa Die de sa Sardigna continuiamo a parlare della "nostra" giornata, quella dedicata alla Nazione Sarda. Lo facciamo con un contributo di Nicola Meloni, attivista indipendentista tra le penne di Helis Blog, che ripercorre i temi della celebrazione tra cenni storici, prassi politiche e parallelismi con la Diada catalana.
E se le persone, soprattutto giovani, con delle fragilità in cerca di una loro autonomia emotiva e lavorativa facessero vedere la città ai turisti interessati agli scorci più particolari e inediti? E se per costruire questi tour venissero coinvolti i piccoli artigiani e gli abitanti dei quartieri, creando una rete solidale? È proprio questa l'idea di Case Matte, un progetto lanciato dalla cooperativa ISACPro che a Taranto unisce inclusione sociale, empowerment, turismo esperienziale e valorizzazione della comunità.
L'Italia è contraddistinta da numerosi progetti didattici, pedagogici e scolastici tanto virtuosi quanto innovativi, ma spesso si tratta di percorsi che si sviluppano fuori dalla scuola pubblica. Una delle caratteristiche di Educational.city invece è proprio quella di radicarsi nel sistema d'istruzione pubblico, considerato il cuore del sistema democratico dal suo fondatore Stefano Colarelli, che ci ha illustrato tutti i dettagli del progetto.
C'è una forma di ingiustizia climatica che si lega ai grandi progetti di energia rinnovabile in Sardegna. Nonostante la Valutazione di Impatto Ambientale, le lotte di comitati e amministratori e l'intervento delle Soprintendenze, il cosiddetto "assalto eolico" e fotovoltaico continua a generare controversie e dubbi anche in merito al danno al patrimonio culturale.
Continua il viaggio tra i vigneti di Chiusa Grande, in Abruzzo, alla scoperta di un metodo di produzione basato sulle emozioni e sulla razionalità. A idearlo è stato Franco D’Eusanio, alla guida dell’azienda vitivinicola da oltre trent’anni. La vinosophia, il criterio produttivo cui si rifà Chiusa Grande, è uno stile di vita, una visione.
Da qualche mese due psicoterapeute propongono in Liguria e non solo, eventi per supportare le persone a ricordare e interpretare i propri sogni, anche attraverso una pratica chiamata "social dreaming", che è una sorta di "sognare collettivo". Abbiamo intervistato la psicologa e psicoterapeuta Marcella Maria Spirito per comprendere il mondo onirico attraverso l'interpretazione e il supporto della terapia.