17 Gen 2025

Infanzia, adolescenza e povertà educativa – INMR Sardegna #61

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Oggi iniziamo parlando un po’ di cosa accade in Regione in merito alla questione relativa la decadenza della Presidente Todde. Parleremo poi di sanità, vedremo la nomina del Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria ma riporteremo anche i dubbi di sindacati – e non solo – in merito alla riforma sanitaria. Notizia della settimana sono anche diversi dati riguardanti infanzia e adolescenza, relativi al consumo di alcol, all’utilizzo di videogiochi, e al tema della povertà educativa. Sono numeri che tracciano una fotografia delle nuove generazioni potenzialmente preoccupante, per questo abbiamo scelto di commentare i dati con la psicologa Sara Casari. Infine, nella parte di cronaca un’ultima notizia, l’ufficiale istituzione dell’Area Marina Protetta di Capo Spartivento: sarà un rifugio per la biodiversità marina. Nella seconda parte della rassegna come sempre vi racconteremo invece gli articoli della settimana su Sardegna che cambia, e poi in chiusura gli eventi in arrivo per il weekend.

Sul caso Todde tutto rinviato al 4 febbraio prossimo: è questo l’esito come riporta Tiscali news, della prima riunione della Giunta per le elezioni del Consiglio regionale della Sardegna, riunione che si è aperta con all’ordine del giorno l’ordinanza-ingiunzione del collegio elettorale regionale di garanzia della Corte d’appello di Cagliari che ha disposto, appunto, la decadenza della presidente Alessandra Todde. La decisione presa è stata quella di attendere l’impugnazione e i ricorsi da parte della presidente. L’intenzione dei legali della governatrice è infatti quella di depositare un’istanza di opposizione, con richiesta di sospensione, all’ingiunzione di decadenza. In merito, il consigliere regionale Gianluca Mandas (M5s), componente dell’organismo, al termine della prima riunione ha commentando dichiarando che: “E’ bene precisare che la Giunta delle elezioni si esprime su atti definitivi, quindi sicuramente dobbiamo attendere che l’atto in questione diventi definitivo, dopodiché inizieremo a lavorare”. La Giunta delle elezioni, ricordiamolo, è un organo collegiale presente nelle assemblee legislative, sia a livello statale che regionale, che ha il compito di vigilare sulla regolarità delle elezioni e sulla legittimità della posizione dei membri eletti. Come sottolinea Ansa l’attesa però sarà lunga, presumibilmente qualche anno, perché avere un atto definitivo dal giudice ordinario significa attendere i tre gradi di giudizio fino alla Cassazione. Quello che in merito ha dichiarato Stefano Tunis, vice presidente dell’organismo, è che “Esiste soltanto un altro giudice che possa dire che non va applicato il dispositivo dell’ordinanza e ingiunzione. Quindi eventualmente in assenza di un ricorso o di una pronuncia favorevole, Todde va dichiarata decaduta e il Consiglio regionale può semplicemente prendere atto”. Sulla vicenda ci sono ora anche i fari della Procura della repubblica di Cagliari, cui la Commissione di garanzia elettorale ha inviato la comunicazione «stante le anomalie nelle dichiarazioni depositate». Per il momento non ci sono indagati ma si dovrà far luce sull’intera vicenda.

Parliamo ora di persone minorenni perché tra le notizie della settimana ci sono anche diversi dati che riguardano quelli che sarebbero i disagi vissuti da questa categoria, la Nuova Sardegna ha infatti dedicato due pagine alla questione mettendo insieme numeri e pareri di esperti. Partiamo da quello che raccontano i numeri: innanzitutto ad aumentare tra i minori sarebbe il consumo di alcol e l’utilizzo delle slot machines. Soprattutto per quanto riguarda il possibile fenomeno della ludopatia, ad alimentarlo sarebbero anche alcune piattaforme di gioco online. Lo sottolinea Luca Pisano, direttore dell’osservatorio cybercrime sardegna, secondo cui, complice di una situazione che metterebbe a rischio i minori sarebbero le loot box, un meccanismo ovvero di ricompensa casuale legato ad alcuni videogiochi che avviene tramite scatole virtuali con contenuto a sorpresa da spacchettare previo però acquisto con soldi veri. Secondo Pisano si tratta dell’imprinting del gioco d’azzardo ed è anche un’indagine europea a sottolinearne la diffusione: il 35% delle persone tra i 10 e i 16 anni avrebbero acquistato almeno una loot box. Strettamente collegato a questi fenomeni sarebbe l’aumento della povertà educativa. Lo sottolinea sempre sulla nuova Carla Puligheddu, garante sarda per l’infanzia e l’adolescenza. «Ci sono intere fasce di popolazione – spiega – che per varie ragioni sono meno coinvolte e osservate e vivono ai margini della centralità educativa e culturale della nostra società: i minori che sono immersi in questo ambiente – aggiunge sempre la garante – sono i primi che si perdono, perché sono vittime dei comportamenti degli adulti, vengono abusati, maltrattati e non rispettati. La Sardegna ha u n indice di povertà educativa che sfiora il 40% – spiega – un dato che è superiore di 10 punti rispetto alla media nazionale. Un dato che racchiude tanti elementi». La situazione è grave, sottolinea la garante, e anche i numeri non sono rincuoranti: le persone che nella fascia compresa tra i 15 e i 29 anni in sardegna non lavorano e non studiano è del 19,6% (contro il 16% della media italiana), la percentuale di persone minorenni che in sardegna si trova in condizione di povertà relativa è pari al 32,9%, ben 10 punti in più rispetto alla media italiana, ma ci sono anche dati che guardano al contesto. I Comuni sardi coperti da servizi socio educativi per la prima infanzia sono solo il 39%, una media inferiore di 25 punti rispetto a quella italiana. Come si legge dall’articolo “gli esperti sono concordi nell’associare la ludopatia, insieme alla sempre più precoce assunzione di sostanze alcoliche e droghe, con un disagio sociale che coinvolge l’intera Sardegna”. Quello che però ci chiediamo è quale possa essere la risposta comunitaria a un disagio giovanile che in quanto tale, colpisce una categoria sociale che ha responsabilità ridotta. Stiamo parlando ricordiamo di persone minorenni, che sono ovvero ancora nel pieno del processo di educazione e socializzazione e che quindi necessitano di un contesto di crescita e opportunità possibili, ma anche del sostegno e della guida non solo delle famiglie o della scuola, ma dell’intera società educante. La responsabilità di ciò che accade alle persone più giovani delle nostre comunità non può essere delegata esclusivamente a loro, ma dovrebbe essere condivisa da tutti coloro che partecipano alla loro crescita. Abbiamo scelto in merito di chiedere un commento alla psicologa dello sviluppo e psicoterapeuta in formazione Sara Casari. Alla dottoressa abbiamo chiesto di darci una lettura di numeri e fenomeni descritti, ma anche come possiamo, come comunità, affrontare il disagio giovanile in Sardegna e quali responsabilità dobbiamo assumerci per garantire alle nuove generazioni un futuro non tanto migliore, ma quantomeno possibile.

Parliamo ora di sanità perché ci sono alcune novità, innanzitutto la nomina del professor Luigi Minerba come responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria, e con la creazione dell’unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria, due mosse con cui la giunta Todde vorrebbe tentare di segnare una svolta per l’abbattimento delle liste d’attesa. La Giunta regionale in settimana ha infatti dato il via libera alla costituzione, all’interno dell’Assessorato alla Sanità, di un ufficio a supporto delle attività del Responsabile unico regionale dell’Assistenza Sanitaria, che sarà appunto Luigi Minerba. È stato assessore alle Politiche sociali e alla salute nel Comune di Cagliari, manager sanitario dell’Asl di Cagliari ma soprattutto, è professore in Scienze Mediche, nello specifico docente di metodologie statistiche e statistico-epidemiologiche applicate alla programmazione sanitaria ed organizzazione e gestione dei servizi sanitari. Per comprendere quale sarà il suo ruolo vi leggo direttamente le dichiarazioni rilasciate al Quotidiano sanità: “Per prima cosa – spiega – mi occuperò del sistema delle prenotazioni. Ripartiremo con una nuova gara per il centro unico di prenotazione regionale, e l’auspicio è di arrivare a far si che il Centro possa essere pro-attivo, ossia nel momento in cui un paziente chiama ed il centro non individua sul momento una opportunità di prenotazione, esso deve prendere in carico quel paziente e deve mantenerlo in carico finché non trova una soluzione. Altro obiettivo – prosegue il professore – è lavorare sui percorsi diagnostici-terapeutici in modo tale da consentire ai pazienti con patologie croniche di avere l’adeguata assistenza; ricordo che siamo una regione con la prevalenza di patologie croniche importanti, dobbiamo quindi cercare di prendere in carico i pazienti piuttosto che lasciarli nelle loro difficoltà, ossia poterli facilitare nell’avere le visite e tutto ciò di cui hanno necessità. Le priorità sono tante – ha aggiunto – è necessario lavorare in parallelo su più fronti. Così come migliorare l’efficienza anche riguardo l’interoperabilità dei sistemi, avere più dati, più informazioni, su questo siamo carenti, e migliorare la possibilità per i cittadini di accedere alle prestazioni. L’auspicio è di fare tutto ciò che potremo nel limite del possibile, non abbiamo la bacchetta magica per fare tutto e subito, ma sono immediatamente operativo”. Nel frattempo proseguono in regione i lavori sul disegno di legge sulla sanità, anche se per i sindacati a servire non è una nuova riforma, quanto il ripartire dai territori. Nel mentre resta quindi acceso il fronte della protesta da parte dei lavoratori e delle lavoratrici del settore. Proprio dopo l’audizione del sindacato in Commissione regionale Sanità sul tema della riforma, il Nursing Up Sardegna ha confermato lo sciopero per il 28 febbraio di tutto il comparto sanità delle aziende sanitarie. “Riteniamo che sia del tutto inadeguata e insufficiente per quanto riguarda la struttura delle attività ospedaliere” spiegano dal sindacato della categoria infermieristica in merito alla riforma. Anche per la CGIL si tratta – vi leggo la loro dichiarazione – dell’«ennesima riforma con priorità sbagliate. Servono interventi mirati per risolvere le emergenze: occorre riequilibrare il deficit di 800 posti letto e assumere circa 1900 medici e professionisti della salute», spiegano. Quello che in conclusione emerge ormai da tempo è che le sfide della sanità regionale sono molteplici, tra la gestione delle liste d’attesa, l’assistenza ai pazienti, il miglioramento delle strutture e delle condizioni di lavoro. Il futuro della sanità sarda si giocherà quindi con molta probabilità sulla capacità di tradurre piani e riforme in soluzioni reali per richiede l’accesso alle cure e per chi opera con dedizione nel settore.

Come riporta Greenpeace, dopo quasi 15 anni di attesa, è stato pubblicato il decreto che istituisce l’Area Marina Protetta di Capo Spartivento, nel Comune di Domus De Maria. Si tratta di circa 12 km² tra Capo Spartivento e Pinus Village che ora sono ufficialmente protetti: sarà un rifugio per la biodiversità marina, con un divieto totale per la pesca a strascico, puntando a garantire un futuro sostenibile per le specie che vi abitano. Come sottolinea L’unione sarda, il risultato è  frutto dell’impegno della sindaca Concetta Spada, impegnata nel progetto di salvaguardia della fascia costiera, ma anche in progetti di tutela delle dune e delle zone umide. Un importante traguardo che rappresenta un passo cruciale per la salvaguardia ambientale del territorio, ma non solo: a comunità scientifica ritiene che almeno il 30% di mari e oceani dovrebbe essere protetto entro il 2030.  Per raggiungere l’obiettivo è necessario proteggere 11 milioni di km² di mare all’anno fino al 2030 a livello globale. L’area marina protetta di capo Spartivento è quindi un esempio concreto di come l’impegno locale possa contribuire a un obiettivo globale: salvaguardare gli oceani e la vita nei nostri mari.

Sardegna che cambia è il 7° portale regionale aperto da Italia che cambia. Nella rassegna stampa settimanale, oltre alle principali notizie raccontiamo gli articoli usciti sul portale sardo, vediamoli insieme

Lunedì abbiamo parlato di sport e disabilità grazie a un articolo di Alessandro Manno di Toctoc Sardegna. È un articolo che parte da una notizia recente, ovvero il dispositivo introdotto dal Cagliari Calcio che si chiama Touch2Seee che permette a persone con disabilità visiva di monitorare il movimento del pallone in campo, attraverso il tatto. Si tratta infatti di una sorta di tablet che riproduce il campo da gioco lungo il quale – seguendo fedelmente i movimenti del pallone – si muove in tempo reale un disco magnetico che può essere seguito con le dita. In questo modo si può seguire lo sviluppo della partita e grazie anche a una vibrazione che aumenta o diminuisce di intensità a seconda dell’importanza delle azioni di gioco, entrare ancora di più nel vivo del momento. Non è cosa da poco: il dispositivo è uno strumento che permette a persone cieche di assistere in maniera ancora più accurata alla partita e di partecipare inoltre come tifosi e tifose, al gioco della propria squadra del cuore direttamente dagli spalti. Quello che Alessandro Manno racconta nell’articolo è come la tecnologia sia una grande alleata per l’accessibilità ma anche per garantire l’autonomia e la vita indipendente per le persone con disabilità. Quello che però ci chiediamo è anche: quali sono le buone prassi europee adottabili anche nell’Isola per permettere una reale partecipazione delle persone con disabilità allo sport? Vi consigliamo di leggerlo, anche perché l’inclusione e la decostruzione dei pregiudizi abilisti non sono un’opzione: sono un dovere, di tutti e tutte

Martedì invece spazio all’avvocato Adriano Sollai con un suo contributo in merito al caos politico legato alla dichiarazione di decadenza della Presidente Todde. Tra irregolarità nelle spese elettorali e la necessità di rivedere la legge elettorale sarda, il commento dell’avvocato Adriano Sollai ci offre uno sguardo profondo su una situazione che potrebbe avere ripercussioni significative. E fornisce inoltre anche una critica propositiva. Ve ne leggo un pezzo ma per la lettura integrale, come sempre vi rimando al nostro portale www.sardegnachecambia.org. “Si impone una riflessione metagiuridica che riguarda la legge elettorale sarda, che non solo prevede soglie di sbarramento difficilmente accessibili per tutte le liste che non si coalizzano con il centro-destra e il centro-sinistra italiani, svilendo così l’Autonomia della Sardegna in quanto i suddetti privano di rappresentanza decine di migliaia di cittadini sardi che non si riconoscono nel sistema politico statale, ma prevede anche l’elezione diretta del Presidente della Regione. Un sistema presidenziale quindi, che lega le sorti della legislatura a una sola persona e che niente ha a che fare con una democrazia parlamentare”

Mercoledì Laura Tussi vi ha invece raccontato la storia – bellissima – di Pierpaolo Loi, il maestro della pace. Pierpaolo Loi è un insegnante e attivista che ha dedicato la sua vita alla pace, alla giustizia sociale e alla nonviolenza. La sua missione? Trasmettere non solo conoscenze, ma anche ideali profondi. Come scriviamo, la sua persona è un po’ un faro di speranza e un esempio di impegno civile, che unisce le persone attraverso il dialogo e l’educazione. Il suo attivismo infatti non si è ferma in aula: Pierpaolo Loi è stato partecipante e protagonista di battaglie per la giustizia e la pace, coinvolgendo studenti e famiglie in iniziative che promuovono la consapevolezza e il rispetto reciproco. Oggi, il “maestro della pace” continua a ispirare, dimostrando che educare significa costruire un mondo più giusto, un passo alla volta.

Giovedì abbiamo invece chiuso la nostra settimana di pubblicazioni con un articolo della nostra Sara Brughitta su Miki Pig, l’unico santuario per animali presente in Sardegna. Fondato da Alessia Crobu, questo santuario è molto più di un semplice rifugio: è un simbolo di antispecismo e un invito a riscoprire il valore del rispetto per ogni forma di vita. Qui, ogni animale ha una seconda possibilità. Ogni storia racconta di un percorso di salvataggio e cura, un impegno costante per restituire dignità a chi è stato trascurato. Miki Pig  è quindi anche un luogo di educazione e sensibilizzazione che invita tutti e tutte noi a riflettere sulle nostre scelte quotidiane e sull’impatto che hanno sugli animali e sull’ambiente.

E anche questa settimana in chiusura vi segnaliamo alcuni dei prossimi eventi sparsi nell’Isola:

  • Domenica 19 gennaio l’associazione punti di vista sarà all’Oasi di Monte Arcosu con un incontro di musica ed equilibri dedicato a ragazzi e ragazze tra i 13 e i 17 anni. Nel panorama della meravigliosa Oasi del cervo e della luna, l’attività si concentrerà non solo sul corpo ma anche sui sensi: bendati e con l’ausilio di cuffie, ragazzi e ragazze attraverseranno i percorsi dell’oasi in una giornata dedicata all’ecologia all’aria aperta. Trovate maggiori info sulle pagine social di Punti di Vista.
  • Fino al 31 gennaio al Temporary Storing di Stampace a Cagliari, si inaugura BURNOUT, la mostra collettiva a cura di Ivana Salis che raccoglie le ricerche Nicko Straniero, Tonino Mattu, Gianluigi Concas, Michele Pau e Amirah Suboh. Gli artisti sono stati chiamati a riflettere sulle tematiche legate alle conseguenze psico-fisiche dovute alle condizioni di lavoro, tra sfruttamento e diritti ancora oggi negati, e l’esito è una mostra che vi coinvolgerà sicuramente. Trovate maggiori info sui profili social di Cagliari Urban Fest.
  • Sabato dalle ore 18:30 al Boxing Team Erittu di Sassari un altro appuntamento interessante: Natali Shaheen, prima calciatrice palestinese a giocare in Europa ed ex capitana della nazionale di calcio della Palestina, presenterà il suo libro “Un Calcio ai Pregiudizi”. La sua storia racconta come il calcio sia diventato uno strumento per abbattere barriere culturali e sociali, offrendo un messaggio potente di inclusione, resilienza e speranza. L’evento, organizzato da Dionisiaca Associazione Culturale, si svolgerà sul ring e sarà strutturato come un incontro di pugilato!
All’angolo rosso: Natali Shaheen con Lavinia Rosa (dell’associazione “Ponti non muri”). All’angolo blu: Denise Pisanu (tecnica di pugilato e ideatrice della rassegna), Martina Vacca (avvocata e appassionata di sport) e Giovanni Scanu (avvocato e aspirante pugile). Sarà un’occasione unica per riflettere insieme sul diritto allo sport, l’inclusione e la lotta contro i pregiudizi.
  • Questo fine settimana sarà ricco di appuntamenti legati alla festa del fuoco legata a Sant’Antonio; sono sparsi un po’ ovunque e sicuramente vicino a voi ci sarà qualche evento, noi oggi vi suggeriamo quello di Mamoiada “Sant’Antoni e su ‘ohu”. Durante questo evento vengono accesi tanti fuochi quanti sono i rioni del paese, e come di consueto il programma si divide in più giornate: oggi ad esempio è il giorno di Santu Antoni e de sa prima issida, ovvero la prima uscita di Mamuthones e Issohadores. Le maschere raggiungono ogni rione dove c’è un falò acceso, attorno al quale si svolgono le tradizionali danze. Domani invece, il giorno di Sant’Antoneddu, ci si ritrova in maniera più intima, per bruciare gli ultimi tizzoni e assaporare ancora qualche dolcetto. Anche in questo caso per maggiori info, vi rimandiamo alla pagina facebook della Pro Loco Mamoiada.

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