30 Mar 2022

Come sono andati i negoziati a Istanbul (e 3 cose che non sai) – #492

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Mentre i negoziati fra delegazioni russa e ucraina a Istanbul aprono qualche spiraglio su una risoluzione pacifica del conflitto, tutto attorno succedono cose strane. Ad esempio, la Banca Centrale russa fissa un cambio fra rublo e oro che potrebbe restaurare una sorta di Gold standard per la moneta russa. Stati uniti e Filippine organizzano una grande esercitazione militare in zone dove è alta la tensione con la Cina. E ancora. rappresentanti dei governi di Cina, Russia, Stati Uniti e Pakistan si trovano per parlare della situazione in Afghanistan.

NEGOZIATI PER LA PACE

Ci sono stati dei negoziati importanti a Istanbul, fra una delegazione ucraina e una russa. E per la prima volta dall’inizio del conflitto, e a differenza dei negoziati di Minsk, in Bielorussia, si sono fatti dei passetti in avanti. Almeno sembra. 

Scrive il Post che le delegazioni della Russia e dell’Ucraina si sono incontrate ieri mattina a Istanbul, per il primo round della nuova fase dei negoziati. Lo hanno fatto dentro al palazzo di Dolmabahçe, che è questo imponente e bellissimo palazzo bianco in stile europeo, il palazzo più grande della Turchia, che si specchia nel Bosforo. Sono stati i primi negoziati dal vivo dopo oltre due settimane in cui le parti si erano parlate solo in videoconferenza. 

Che si sono detti? I negoziatori ucraini hanno messo sul piatto una sostanziale neutralità del paese e un successivo negoziato sullo status della Crimea (la penisola annessa dalla Russia nel 2014, ma mai formalmente riconosciuta come russa dalla comunità internazionale) in cambio di garanzie di sicurezza contro eventuali attacchi. La proposta dovrà essere esaminata dal governo russo – leggesi Vladimir Putin – ma intanto il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky ha definito «costruttive» le trattative.

E il vice ministro della Difesa russo, Alexander Fomin, sempre a margine dei negoziati ha detto che l’esercito russo ridurrà «radicalmente» le sue attività militari a Kiev e a Chernihiv, allo scopo di «aumentare la fiducia reciproca nelle future trattative, per arrivare a un accordo di pace con l’Ucraina».

Quindi, insomma, ci sono dei piccoli segnali di miglioramento della situazione. Secondo il New York Times questi progressi nei negoziati sono arrivati mentre le truppe ucraine sembravano respingere le forze russe intorno a Kiev, e questo potrebbe aver inciso. Dalla Russia, inoltre, è arrivata anche la notizia che un incontro tra Putin e Zelensky si potrebbe fare, ma solo una volta approntata una bozza di accordo di pace.

Ora intendiamoci, la situazione resta quello che è, gli scontri stanno andando avanti e un accordo reale per il cessate il fuoco è ancora molto lontano. Ma è uno spiraglio, un segnale, che arriva in un momento in cui in pochi se lo aspettavano. 

UN NUOVO GOLD STANDARD PER LA RUSSIA?

Nel frattempo, succedono cose strane a margine del conflitto. Ad esempio, la banca centrale russa, nell’annunciare che riprenderà ad acquistare oro dalle banche locali, ha detto – cosa curiosa – di aver fissato un cambio fisso Rublo-oro di 5.000 rubli (circa 52 dollari) al grammo. 

Che vuol dire? E perché è una roba potenzialmente grossa? Per due motivi. Solo che per capirli dobbiamo fare un passettino indietro. 

Voi sapete, e se non lo sapete ve lo dico io, che per anni il sistema monetario mondiale è stato ancorato all’oro. Sul finire dell’Ottocento quasi tutti i paesi del mondo praticavano la piena convertibilità delle monete in oro, significa che avevano tanto oro nei forzieri delle banche centrali quanto era il valore nominale del denaro in circolo. Poi, dopo la seconda guerra mondiale, con gli accordi di Breton Woods, questa cosa cambiò e di fatto rimase solo il dollaro a garantire la convertibilità in oro. Tutte le monete erano convertibili in dollari, e i dollari erano convertibili in oro con un prezzo fisso, di 35 dollari all’oncia.

Questa cosa cambiò nel 1973, quando venne abolito ogni legame fisso fra oro e moneta. Ora la Russia sembra voler recuperare – almeno in parte – quel tipo di meccanismo. E lo fa per svincolarsi dal dollaro, e quindi evitare gli effetti peggiori delle sanzioni, e al tempo stesso evitare la svalutazione del rublo. 

Quindi vuole sostituire il dollaro con l’oro come bene rifugio, e ancorando il prezzo del rublo all’oro rende impossibile una svalutazione della sua moneta. Anzi! Nello scegliere il prezzo del cambio, viene scelto un prezzo molto inferiore a quello dell’oro, in dollari. Mi spiego: ad oggi il valore di mercato dell’oro è di circa 68 dollari. La Russia lo fissa all’equivalente di 52 dollari. Questo vuol dire tre possibili cose: o si rafforza il rublo, o si svaluta il dollaro, o si svaluta l’oro. O forse un po’ di tutte e tre le cose. 

E vuol, dire anche che pagheremo gas e petrolio russo ancora di più, perché se vi ricordate, la Russia ha imposto ai paesi nemici di pagare le forniture solo in rubli.

USA, ESERCITAZIONI MILITARI RECORD NELLE FILIPPINE

Invece apprendo da Global Times, un quotidiano cinese in lingua inglese, una notizia passata molto inosservata da noi. Ovvero che ieri sono iniziate le più grandi esercitazioni militari congiunte Fra Usa e Filippine, della storia, con 9000 soldati impegnati, di cui 3.800 filippini e 5.100 statunitensi. 

Ora, detta così sembra una roba stratosferica, in realtà esercitazioni come questa ci sono tutti gli anni, all’incirca in questo periodo, e i numeri sono simili a quelli di quest’anno. Nel senso che se non sono 9000 soldati, sono 8000, o 7500. Tuttavia quest’anno la cosa assume un significato particolare, simbolico, perché è la prima volta che il nymero di soldati americani supera quello dei soldati filippini, e perché questa cosa avviene nonostante ci sia un grosso conflitto in corso. 

Secondo l’interpretazione del quotidiano cinese,vuole essere una dimostrazione di forza degli Usa che nonostante la guerra in Ucraina impiegano qualche migliaio di soldati, in una zona calda, per lanciare un messaggio proprio alla Cina, che con le Filippine ha una contesa territoriale in corso. 

E alla vigilia delle esercitazioni congiunte, il 27 marzo, la Guardia costiera filippina ha accusato la sua controparte cinese di aver portato una delle sue navi a pochi metri da una motovedetta filippina, nei pressi della scogliera contesa da Pechino e Manila di Scarborough. Prima ancora, il 14 marzo, le Filippine avevano richiamato l’ambasciatore di Pechino a Manila dopo che una nave della Marina cinese è stata individuata mentre si trovava “illegalmente” nelle acque della Nazione del Sud-Est asiatico. Insomma, ci sono altri movimenti tellurici da tenere d’occhio.

USA, RUSSIA E CINA A DIALOGO SULL’AFGHANISTAN

E sempre dal Global Times apprendo anche che la Cina ospiterà anche una riunione della cosiddetta Troika Plus, ovvero Cina, Russia, Stati Uniti più il Pakistan sulla situazione in Afghanistan. Secondo quanto riporta il quotidiano, i prossimi incontri sull’Afghanistan non serviranno solo all’Afghanistan, ma aiuteranno anche a riunire le parti e andare oltre i loro rancori. Il che, chiosa infine l’articolo, dimostra gli sforzi della Cina per promuovere la stabilità regionale e la sua capacità di mediare le “questioni calde”. È evidente la narrazione della Cina come potenza di pace, che media per evitare i conflitti. Narrazione verso l’esterno, oltre che verso l’interno, visto che il Global Times è un quotidiano in inglese pensato per un pubblico straniero.

Ma al di là del posizionamento del giornale, mi sono sembrate due notizie interessanti di cui non si è minimamente parlato da noi.

FONTI E ARTICOLI:

#Russia-Ucraina
il Post – La Russia dice che ridurrà le attività militari a Kiev e a Chernihiv
New York Times – Live Updates: Russian Pledge to Ease Attack Is Greeted Skeptically by West

#Filippine-Usa
Sicurezza Internaizonale – Filippine-USA: al via la più grande esercitazione militare di sempre

#rublo-oro
Kitco – Russia sets fixed gold price as it restarts official bullion purchases
Reuters – Russian cenbank to restart buying gold from banks, will pay fixed price from March 28

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