7 Dic 2021

Condannati ad estinguerci (ma è davvero così?) – #424

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Un articolo comparso su Scientific American si chiede se la specie Homo sapiens, la nostra, non sia destinata a una estinzione nel breve periodo. L’autore, un biologo evoluzionista e paleontologo, porta valide argomentazioni a sostegno della sua tesi, che è convincente, anche se mancano dei pezzi fondamentali. Parliamo anche dell’arresto di Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, della condanna a 4 anni ad Aung San Suu Kyi, della morte di Pierre Rabhi e del governo Cinese che prosegue gli esperimenti di controllo del meteo.

Siamo destinati ad estinguerci?

Sta girando parecchio un articolo su Scientific American che si chiama “Gli esseri umani sono destinati ad estinguersi?”, in cui il paleontologo, biologo evoluzionista e scrittore Henry Gee mette in fila una serie di indizi che a suo dire sembrerebbero indicare che la popolazione mondiale potrebbe andare incontro a un tracollo. 

E‘ un paleontologo, quindi di specie che si estinguono ne sa qualcosa. Provo a riassumervi il suo ragionamento. Innanzitutto tutte le specie prima o poi si estinguono, e i mammiferi sembrano farlo più velocemente rispetto alle altre classi animali.

In più gli esseri umani hanno una serie di caratteristiche che in questo momento ci rendono candidati perfetti. Poca variabilità genetica, e quindi poca adattabilità. Maschi della specie con una qualità dello sperma che è peggiorata, vuoi per l’inquinamento, vuoi per lo stress, con il risultato che gli uomini sono meno fertili. In parallelo, donne che si sono emancipate, accedono maggiormente all’istruzione e al mercato del lavoro e questo ritarda l’età in cui fanni figli, il che si traduce in una minore fertilità anche femminile e nel fatto di avere meno figli.

Poi c’è una questione economica. La nostra specie si appropria di qualcosa tra il 25 e il 40 percento della produttività primaria netta del pianeta, ovvero di quel surplus di materia organica che le piante creano dall’aria, dall’acqua e dal sole attraverso la fotosintesi. Il che oltre ad essere una cattiva notizia per i milioni di altre specie sul nostro pianeta, potrebbe avere effetti deleteri sulle nostre prospettive future, anche dal punto di vista economico. Significa che è sempre più difficile estrarre ricchezza dal pianeta, e vi sono prove crescenti che la produttività economica è in stallo o addirittura è diminuita a livello globale negli ultimi 20 anni. Il che induce le persone a fare meno figli, soprattutto nei paesi più ricchi.

E poi c’è l’ultimo fattore, quello più temibile, per cui la maggor parte delle specie si estingue, ovvero quello che Gee definisce il debito di estinzione. Un debito verso il futuro, dovuto a una reazione ritardata alla perdita del proprio habitat. In genere vengono premiate le specie capaci di migrare da altre parti quando il loro habitat si degrada. Il problema è che noi siamo già ovunque e abbiamo trasformato l’intero pianeta nel nostro habitat. Quindi a meno che non vogliamo andare davvero su Marte…

Ora tutte queste cose secondo il paleontologo porteranno sicuramente a un calo della popolazione, mentre più difficile è ipotizzare di quanto e quanto velocemente. Potrebbe essere un declino improvviso, persino un collasso vero e proprio.

Perché un collasso e non un calo graduale? Fondamentalmente perché nei sistemi complessi è più facile che si verifichi un crollo piuttosto che un lento declino. E questo perché sono… complessi appunto. C’è anche un nome scientifico per questo fatto, si chiama Seneca cliff, nella scienza che studia le dinamiche dei sistemi, questa tendenza dei sistemi a collassare. 

Nel caso della popolazione, ad esempio, ad oggi il fatto che la popolazione continui a crescere è dovuto non solo ai tassi di natalità, ma al fatto che le persone vivono sempre più a lungo. E quindi, ci sono più generazioni contemporaneamente sul pianeta rispetto a prima. Questo è reso possibile dalla sanità di molti stati, pagata dalla forza lavoro, che però si riduce con il calo della natalità. Questo alla lunga potrebbe portare a un collasso dei sistemi sanitari, che causerebbe l’impossibilità di curare i malati e quindi un ulteriore calo della popolazione, e così via. Questo genere di fenomeni sono esattamente quelli che portano ai collassi.

Mi vengono due considerazioni di segno opposto quando leggo articoli come questo. Da un lato una sorta di sollievo. Personalmente mi vivo spesso con angoscia e dolore la possibilità di un estinzione del genere umano. E questa angoscia e dolore non sono solo dovute a un senso di appartenenza alla nostra specie, ma a una sorta di senso di colpa. Del tipo, siamo dei mostri, stiamo distruggendo la natura e la nostra specie. E in un certo senso è vero, ma farlo è probabilmente la cosa più naturale del mondo. 

Detto ciò ci tengo alla mia specie e anche alle altre, e qui viene l’altra parte della considerazione è che questo non è inevitabile, e questa è la seconda reazione a questo tipo di articoli, che un po’ mi urtano perché presentano la realtà come immutabile. I sistemi complessi sono un gran casino, e di certo hanno delle loro inerzie difficili da spostare, ma gli esseri umani di oggi, con le conoscenze che hanno possono riuscirci. A patto però di una trasformazione profonda del nostro stare al mondo individuale e collettivo. Se diminuiamo gradualmente il nostro numero sul pianeta, attraverso ovviamente una leva culturale, e assieme diminuiamo la nostra impronta ecologica pro capite. In questo in realtà i flussi migratori potrebbero aiutarci un bel po’, ma qui il discorso diventa ulteriormente complesso, ne parliamo un’altra volta.

Arrestato Massimo Ferrero

Va bene, qualche notizia di cronaca. Partiamo dall’arresto di Massimo Ferrero, volto noto per molti in quanto produttore cinematografico e presidente della Sampdoria dai modi molto sanguigni e coloriti, detto Er Viperetta. Le indagini non coinvolgono la Sampdoria, bensì altre società. Ferrero è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Paola, in provincia di cosenza, relativa al fallimento di quattro aziende del settore alberghiero, turistico e cinematografico tutte con sede in provincia di Cosenza, in Calabria.

Ferrero è stato trasferito dalla Guardia di Finanza nel carcere milanese di San Vittore.

Condannata Aung San Suu Kyi

Nelle stesse ore, a qualche migliaio di chilometri di distanza, la premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi è stata condannata a quattro anni di prigione per “aver alimentato disordini nel paese e violato le restrizioni legate alla pandemia di covid-19”. Accuse ovviamente molto campate in aria, contro una delle principali artefici del crollo della dittatura militare in Birmania e della transizione democratica del paese, che ormai quasi un anno fa ha avuto una sorta di recrudescenza ed è stato ribaltato da un nuovo golpe. La pena potrebbe salire ancora, perché l’ex premier birmana è in attesa di essere giudicata per altri nove capi d’imputazione. Per adesso resterà agli arresti domiciliari, in attesa della pena definitiva.

Morto Pierre Rabhi

Ieri, sempre notizia di cronaca, è anche morto lo scrittore e filosofo francese Pierre Rabhi, molto conosciuto in Francia soprattutto nel mondo dell’ecologia, sia come autore di molti libri fra cu «Verso una sobrietà felice», che come co-fondatore del movimento dei Colibris, una rete di gruppi e comunità diffuse che promuovono pratiche di vivere ecologico in giro nel paese. E‘ morto all’età di 83 anni. Lo apprende l’Afp dalla famiglia.

La Cina modifica il meteo

Intanto in Cina continua a fare scalpore la pratica di modificare il meteo. Riporta il Guardian, citando uno studio dell’università di Pechino, che le autorità meteorologiche cinesi avrebbero controllato con successo il tempo in vista di una grande celebrazione politica a luglio. Il governo cinese non è nuovo a queste operazioni.

Anzi, è stato un entusiasta sostenitore della tecnologia di inseminazione delle nuvole, spendendo miliardi di dollari negli sforzi per manipolare il tempo per proteggere le regioni agricole o migliorare eventi significativi tra cui le Olimpiadi del 2008. Tuttavia, spesso quando si parla di queste cose c’è un equivoco di fondo, che spesso genera fraintendimenti e teorie del complotto. Ovvero che, mentre è possibile controllare il meteo, quindi scegliere se far piovere un certo giorno oppure no in un certo luogo, è praticamente impossibile controllare il Clima, che è una roba infinitamente più complessa.

Articoli e fonti:

#estinzione
Scientific American – Humans Are Doomed to Go Extinct

#Ferrero
Il Fatto Quotidiano – Massimo Ferrero arrestato con l’accusa di bancarotta per il fallimento di quattro società. Sampdoria: “Si è dimesso da presidente”

#Aung San Suu Kyi

Lifegate – Myanmar, Aung San Suu Kyi condannata a quattro anni di carcere

#Pierre Rabhi
Corriere del Ticino – Morto Pierre Rabhi

#Cina #meteo
The Guardian – China ‘modified’ the weather to create clear skies for political celebration – study

#plancton
GreenMe – Incredibile: il minuscolo plancton ha il potere di spostare le montagne

#idrogeno
Rinnovabili.it – Il Regno Unito presenta l’aereo a idrogeno liquido

#politica
Euronews – Presidenziali in Francia: primo comizio dell’estrema destra, prima rissa

#gioco d’azzardo
Internazionale – Negli Stati Uniti il gioco d’azzardo dilaga come una pandemia

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