9 Set 2022

Morte Regina Elisabetta, cos’è il “Protocollo London Bridge” – #579

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Ieri pomeriggio è morta la Regina Elisabetta II, e la notizia campeggia su tutti i giornali del mondo. Tuttavia ci sono aspetti meno indagati della faccenda, che riguardano la longevità della famiglia, il protocollo da seguire in caso di decesso, infine quello che succederà adesso. Parliamo anche dell’aumento record dei tassi di interesse della BCE e infine dell’inizio del nostro viaggio di celebrazione dei dieci anni di Italia che Cambia.

Allora, io vi avevo annunciato che oggi ci sarebbe stata la puntata speciale dedicata al viaggio del nostro decennale, poi ieri pomeriggio si è iniziata a diffondere la notizia che il Ponte di Londra è caduto, “London Bridge is down”, frase in codice che a quanto pare indicava la morte della Regina Elisabetta II.

MORTE REGINA ELISABETTA

E così dobbiamo almeno parlarne, farne un accenno, perché è la notizia che letteralmente domina tutti i quotidiani di oggi. Anche se non è che ci sia molto da aggiungere alla notizia in sé, che si può riassumere in: “La regina Elisabetta II è morta a 96 anni. Era regina da 70 anni, cosa che fa di lei la sovrana più longeva del Regno unito, e si trovava, al momento del decesso nella sua residenza estiva del Castello di Balmoral, in Scozia, ed era stata raggiunta nelle ultime ore dalla famiglia reale. Carlo, primo nella linea di successione, è ora re e assumerà il nome di Carlo III. La notizia in sé è questa qua,e immagino la sappiate già.

Poi però ci sono degli aspetti collaterali abbastanza interessanti. Un primo tema è quello della longevità della Regina (e di tutta la royal family), che nell’epoca dei social aveva dato origine a continue battute e persino a teorie cospirazioniste che vedevano la regina come una aliena rettiliana e cose di questo genere. Complotti a parte, l’incredibile longevità della famiglia reale era stata anche oggetto di studio. Scriveva la Repubblica circa un anno fa che secondo uno studio, gli Windsor vivono in media 26 anni in più dei loro sudditi. Filippo quando è scomparso aveva quasi 100 anni, la madre di Elisabetta 101, mentre la regina con i suoi 95 anni (che nel frattempo sono diventati 96) ha superato di oltre dieci l’aspettativa di vita delle inglesi. Merito di un buon Dna, ma anche dell’accesso alle migliori cure, a esami di prevenzione e a cibi di qualità.

Poi c’è la notizia del protocollo, che è stata ripresa e raccontata da molti giornali. In pratica pare che ci fosse già un piano definito minuziosamente su cosa fare in caso di morte della Regina. Scrive il Post che “il Regno Unito si preparava da tempo a questo evento, per la quale è stato predisposto un complesso e minuzioso protocollo” chiamato “Operazione London Bridge”, pensato per per gestire gli innumerevoli aspetti della situazione, compresi quelli più inusuali, come i toni e i gesti anche simbolici che le istituzioni britanniche dovranno mettere in atto nei giorni di lutto”. Secondo il Guardian fu realizzato per la prima volta addirittura negli anni Sessanta, e veniva aggiornato tre volte all’anno da un gruppo di persone selezionate.

Diamoci un’occhiata, seguendo sempre l’articolo del Post: L’inizio delle operazioni previste dal protocollo coincide con il giorno della morte della regina: il cosiddetto “D-Day”. Il funerale si terrà tra dieci giorni, durante il cosiddetto “D-Day+10”: dovrebbe dunque essere il 18 settembre, giornata che sarà proclamata di lutto nazionale. Che poi 10 giorni sono tanti, cosa che potrebbe confermare la teoria dei rettiliani. 

Sempre il protocollo prevedeva che, prima della comunicazione ufficiale al pubblico, il segretario personale della regina avvisi via telefono il primo ministro – attualmente la neoeletta Liz Truss – e il Privy Council Office, responsabile di alcune delle funzioni della sovrana e che coordinerà le azioni del governo per conto della monarchia.  

E giù a cascata, tutta una serie di prescrizioni, su chi deve parlare per primo, che toni e gestualità devono usare le istituzioni, come ricondividere sui social, cosa succede alla salma, a seconda di dove sarebbe avvenuto il decesso. Insomma, negli ultimi 50 anni un bel po ‘di energie delle istituzioni inglesi sono andate nel pensare cosa fare in caso di morte della Regina. 

Quindi che succede adesso? Succede che inizia una seconda operazione, di transizione della corona a Carlo, erede al trono in quanto figlio primogenito della regina. Questa seconda serie di operazioni ha a sua volta un nome e si chiama protocollo “Spring Tide” (letteralmente “marea di primavera”).

Anche se al momento della morte della regina Carlo è diventato automaticamente re, ci sono dei passaggi formali a cui passare: la proclamazione come nuovo capo di stato e sovrano del Regno Unito, che secondo i giornali britannici dovrebbe avvenire oggi stesso, l’incontro con Liz Truss, infine l’incoronazione di Carlo, che sarà programmata nelle prossime settimane, e forse nei prossimi mesi. 

Anche se ciò non sembra essere gradito da tutti: secondo un recente sondaggio dell’istituto britannico YouGov, il 77,5 per cento delle persone intervistate in Scozia, Galles e Inghilterra apprezza la figura della regina; meno della metà, però, approva Carlo, e in Scozia la percentuale di gradimento per il principe si ferma al 41 per cento. 

Tant’è che secondo i critici la morte di Elisabetta potrebbe spingere diversi paesi ad allontanarsi dal Commonwealth e tra le altre cose a dare un’ulteriore accelerata al movimento per l’indipendenza della Scozia, dove Carlo è già poco popolare. 

Per ora fermiamoci qui, poi magari ne riparliamo la prossima settimana,

BCE, AUMENTO RECORD DEI TASSI

Va bene, visto che ormai la puntata dedicata esclusivamente al decennale è saltata diamo anche quest’altra notizia. La Banca Centrale Europea ha annunciato un aumento dei tassi di interesse di riferimento di 75 punti base (o in altre parole dello 0,75 per cento), il più grande da quando esistono l’euro e la BCE stessa. Già a luglio i tassi erano stati aumentati di 50 punti, dopo 11 anni che erano fermi a zero, e la presidente della BCE Christine Lagarde ha anche detto che nei prossimi mesi dovrebbero esserci altri rialzi, con l’obiettivo di contenere l’aumento dell’inflazione nell’area dei paesi che adottano l’euro.

Tutto previsto, solo che l’entità di questo aumento sta stupendo più di un analista e rischia di causare una crisi di liquidità. Una situazione simile a quella della crisi del 2009. Fra l’altro sono situazioni, quelle in cui le banche alzano i tassi di interesse e quindi diventa più difficile ottenere soldi in prestito, che favoriscono la diffusione di monete complementari come il Sardex, che potrebbe vivere una seconda esplosione proprio nei prossimi mesi. 

Ah, a questo proposito domenica (11 settembre) saremo ad Aia Santa (in Toscana) in compagnia di Ugo Biggeri (Presidente di Etica Sgr) e Franco Contu (co-founder di Sardex) sugli strumenti innovativi che promuovono una economia della fiducia. Parleremo di economia e finanza etica con uno sguardo all’attualità, per capire che ruolo può avere in questo momento storico così complicato a livello globale. Mi raccomando iscrivetevi alla diretta per non perdervela!

UN VIAGGIO LUNGO UN DECENNIO

Ed ecco che con un gancio perfetto, una transizione dolce e naturale andiamo a parlare dle nostro decennale. Siamo in partenza! Ormai lo sarete no? Esattamente dieci anni fa proprio dal luogo dove mi trovo adesso, ad Alto, al confine fra Piemonte e Liguria, Daniel Tarozzi partiva assieme a Paolo Cignini per il primo viaggio in camper alla scoperta dell’Italia che Cambia. 

Oggi lo stesso mitico camper (Alba!) del 1988 ripartirà da Alto per celebrare questi 10 anni e progettare i prossimi 10. Anzi, come scrive Daniela Bartolini “questa volta i camper saranno due. Al nostro storico camper, infatti, si unirà quello offerto dagli amici e sostenitori di Cocovan. Ripercorreremo in 10 giorni l’Italia dedicando un giorno ad ogni anno della nostra storia e incontrando 10 delle storie più rappresentative tra le migliaia incontrate in anni di esplorazioni. Un viaggion i 10 tappe per approfondire altrettante tematiche che riteniamo cruciali per realizzare un nuovo mondo e rappresentare, sintetizzare, promuovere quanto emerso in questi 10 anni”.

Sui camper, viaggerà una rappresentanza nutrita dello staff di Italia che Cambia (e non solo), creando una carovana che arriverà sino in Sicilia. Il viaggio terminerà – come 10 anni fa – proprio a Catania dove celebreremo ad Isola, sede della nostra neonata cooperativa, il nostro decennale con 4 giorni di eventi e incontri di presentazione, approfondimento e progettazione.

Come scrive il direttore di Italia che Cambia Daniel Tarozzi nella newsletter di ieri, “È un viaggio celebrativo, simbolico. Partiamo da Alto perché da qui tutto ebbe inizio e arriviamo a Catania perché oggi come allora è una città per noi simbolo. Da Catania arriva il mio camper, a Catania finì il primo viaggio, a Catania andò in scena per la prima volta il nostro spettacolo, in Sicilia ci furono alcune delle nostre presentazioni più belle, a Messina fu proiettato per la prima volta il nostro documentario e soprattutto a Isola Catania (https://www.isola.catania.it/) oggi abbiamo la sede della nostra cooperativa”.

Veniamo a 3 cose importanti:

  1. Faremo un sacco di dirette, a partire da oggi. Due al giorno, una la mattina alle 8.30 per ripercorrere – giorno per giorno – questi dieci anni. Ogni giorno un anno. E una il pomeriggio/sera, alle 19, per approfondire, in compagnia ogni giorno di un ospite diverse (tutti incredibili) un tema chiave dei nostri tempi. Vi consiglio di iscrivervi alle dirette cliccando sul banner che trovate in alto a destra in homepage e in tutte le pagine articolo. 
  2. Ci saranno anche degli incontri dal vivo: uno in Romagna, alla fattoria dell’autosufficienza di Francesco Rosso, uno nelle Marche, ospiti dell’azienda biologica La Terra e il Cielo. E altri in Sicilia, a Catania, presso la nostra nuova sede Isola. E il 24 settembre faremo anche una grande festa al giardino della biodiversità (sempre vicino a Catania).
  3. Oggi oltre al viaggio parte anche una cosa molto importante. La nostra campagna abbonamenti. Considerate che se state ascoltando questa puntata prima delle 8,30 questa notizia la state avendo in esclusiva mondiale. Poi la annunceremo meglio anche nella diretta di questa mattina, ma intanto ve la dico: potete diventare abbonati di Italia che Cambia e avere tutta una serie di vantaggi, fra cui anche vedere in esclusiva tutte le puntate mensili di INMR+, il format esteso, di 1,30h, di INMR. E per i primi 200 abbonati che si iscriveranno durante questo viaggio abbiamo pensato di fare prezzo bassissimo, ovvero di soli 50€ l’anno. 

Vi lascio, per concludere, alle riflessioni, emozioni, sensazioni di due protagonisti di questo viaggio, Paolo Cignini e Selena Meli.

AUDIO ASCOLTABILE NEL VIDEO

FONTI E ARTICOLI

#Regina Elisabetta
Il Fatto Quotidiano – La regina Elisabetta è morta “pacificamente”: 10 giorni di lutto nel Regno Unito. Le prime parole di Re Carlo III: “Un momento di enorme tristezza” https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/09/08/la-regina-elisabetta-e-morta-pacificamente-10-giorni-di-lutto-nel-regno-unito-le-prime-parole-di-re-carlo-iii-un-momento-di-enorme-tristezza-diretta/6796673/
il Post – La successione della regina Elisabetta II è un problema
la Repubblica – Royal family, il segreto della longevità

#tassi d’interesse
il Post – La BCE ha annunciato il più grande aumento dei tassi nella sua storia

#tour decennale
Italia che Cambia – 10 tappe, 10 tematiche, 10 anni e un viaggio per raccontarle
Italia che Cambia – Inizia un nuovo viaggio, sali in camper con Italia che Cambia!
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