7 Giu 2022

Party gate, Boris Johnson si salva (per poco) – #535

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Boris Johnson sembra essersi salvato, almeno per ore, alla ribellione interna al suo stesso partito dovuta al Party Gate, vincendo il voto di sfiducia. Tuttavia la sua leadership traballa e il futuro del governo inglese è più che mai incerto. Intanto sembrano essersi sbloccate le trattative fra Russia, Ucraina e Turchia per la creazione di un corridoio del grano, mentre l’Ue è sul punto di approvare una direttiva sul salario minimo. Salario minimo che in Germania è appena stato alzato del 30%. Commentiamo anche l’iniziativa sempre tedesca dei biglietti per il trasporto pubblico illimitato a 9 euro al mese.

VOTO DI SFIDUCIA PARTY GATE, JOHNSON SI SALVA

Ieri c’è stato anche il voto di sfiducia a Boris Johnson da parte del suo stesso partito dei Tory. Alla fine Johnson ha vinto e la mozione di sfiducia non è passata, ma ha subito una ribellione più ampia del previsto all’interno del suo partito, al punto che in molti adesso mettono in dubbio la tenuta del suo governo.

Il voto sulla sfiducia era legato allo scandalo del Partygate, ovvero al fatto che Johnson avrebbe organizzato incontri e party alla sua tenuta di Downing street 10 durante il periodo più duro del lockdown quando agli inglesi era praticamente vietato di uscire di casa. 

Quindi una frangia del suo partito ha chiesto che BoJo venisse rimosso da leader del partito stesso, ruolo da cui dipende anche la sua carica di viceministro. Il voto ha visto 211 voti a favore di Johnson e 148 contrari, in una contesa che lo lascerà fortemente indebolito. Il Primo Ministro ha mantenuto il sostegno della maggior parte dei suoi colleghi dopo aver promesso loro tagli alle tasse in un discorso sull’economia la prossima settimana.

Ma come accennavo sono in molti adesso a vedere la sua leadership come azzoppata e il suo governo a fortissimo rischio di crisi. Vedremo.

ARRIVA IL CORRIDOIO DEL GRANO?

Intanto sembrerebbe essersi sbloccata almeno in parte la questione del grano. Se da un lato le forze russe hanno distrutto il secondo più grande terminal di grano in Ucraina, a Mykolaiv, aggravando ulteriormente la crisi alimentare globale, dall’altro potrebbe essere arrivato il tanto atteso accordo sul corridoio del grano, che è un equivalente di un corridoio umanitario ma dove invece degli esseri umani scorre il grano, che può così uscire in maniera sicura dall’Ucraina e rifornire l’Europa e il mondo.

Mosca avrebbe infatti concordato con Kiev e Ankara uno schema preliminare per l’uscita da Odessa delle navi ucraine con il grano. I militari turchi saranno impegnati nello sminamento e scorteranno le navi in acque neutrali. Lì, le imbarcazioni incontreranno le navi russe e le scorteranno sul Bosforo. A rivelarlo è stato il quotidiano russo Izvestia che cita una fonte di alto rango

UN SALARIO MINIMO EUROPEO?

Sembra che sia in dirittura d’arrivo un’importante novità dall’Europa: una direttiva sul salario minimo. La proposta di provvedimento in realtà, spiega la Repubblica, è partita su iniziativa della Commissione europea due anni fa ed è già stata approvata da Parlamento e Consiglio in prima lettura. Ieri c’è stato l’ultimo round di negoziati fra Commissione, Parlamento e Consiglio Ue e proprio oggi la direttiva dovrebbe essere presentata in conferenza stampa. 

Ma come funzionerà il salario minimo europeo? Secondo quanto sappiamo fin qui la direttiva non stabilirà un tetto minimo, né l’obbligo per i paesi ad istituire un salario minimo, ma punterà “a porre le basi perché ogni paese possa fissare salari minimi adeguati ed equi” rispettando le diverse tradizioni di welfare dei Ventisette paesi, per garantire “un tenore di vita dignitoso”, ridurre le disuguaglianze e mettere un freno ai contratti precari e pirata.

Per raggiungere questo obiettivo l’Europa propone due strategie o complementari: 

  1. L’introduzione di un salario minimo legale (per i pochi paesi che ancora non ce l’hanno), ovvero che lo Stato a fissi per legge il livello salariale più basso sotto al quale non si possa scendere, 
  2. l’estensione della contrattazione collettiva fra i sindacati dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro, in cui lo stato si limita a fare un ruolo di garante o di intermediario, ma lascia che siano le due parti a stipulare un accordo collettivo. 

Queste due strade possono viaggiare in parallelo o, ancora meglio, essere presenti entrambe. L’ideale, secondo quanto proposto nella direttiva, sarebbe che ci fosse una soglia minima imposta dallo stato, e poi dei salari minimi per ciascuna categoria di lavoratori e lavoratrici stabilita invece dalle contrattazioni collettive, che riguardi almeno l’80 per cento dei lavoratori.

Ora, quali paesi hanno un salario minimo in Europa? Quasi tutti in realtà. Dei 27 Paesi dell’Unione, 21 prevedono un salario minimo. Solo Italia, insieme a Danimarca, Cipro, Austria, Finlandia e Svezia non lo prevedono. 

AUMENTATO IL SALARIO MINIMO TEDESCO

Sempre a proposito di salario minimo una decina di giorni fa il parlamento tedesco ha approvato un aumento del salario minimo nazionale portandolo a 12 euro lordi all’ora a partire dal prossimo ottobre. Al momento il salario minimo è di 9,82 euro all’ora. 

Il governo stima che al momento ci siano 6,2 milioni di lavoratori che guadagnano meno di 12 euro all’ora e che in teoria potrebbero beneficiare dell’aumento. Anche se va specificato che, a differenza di quello che il nome potrebbe far pensare, le norme sul salario minimo non riguardano diverse categorie di lavoratori, fra cui i tirocinanti e le persone che sono state a lungo disoccupate e hanno appena ritrovato lavoro.

Comunque dopo che l’aumento entrerà in vigore, la Germania diventerà uno dei paesi europei col salario minimo più alto d’Europa, soprattutto se paragonato al costo della vita. Venendo all’Italia, dicevamo prima che al momento non esiste una legge sul salario minimo: una misura vagamente paragonabile è attualmente in discussione fra i partiti di governo, i sindacati e le associazioni di categoria, ma non è chiaro se riuscirà ad essere approvata prima della fine della legislatura. Certo è che se come sembra la direttiva europea entrerà in vigore si dovrà in qualche modo attrezzare.

GERMANIA, TRENI A 9€

Sempre in Germania c’è un’altra misura che sta facendo parlare e dibattere negli ultimi giorni. Trattasi di una promozione che consente di viaggiare sui mezzi pubblici in città e sui regionali in tutto il paese pagando solo 9 euro al mese. I biglietti scontati sono già disponibili e l’offerta sarà attiva fino alla fine di agosto. L’iniziativa è stata introdotta dal governo tedesco per compensare il recente aumento dei costi della vita, compresi quelli del carburante, e offrire una forma di sostegno economico (ecologico) a chi deve usarli per lavoro oppure vuole provarli per le vacanze e il tempo libero. Per ora, scrive il Post, sembra essere stata accolta con grande favore, anche se non è mancata qualche critica.

I biglietti da 9 euro permettono di viaggiare su tutti i mezzi di trasporto pubblici tedeschi, tra cui treni, metropolitane, bus e tram, e valgono anche per prendere alcune linee di traghetti attive a Berlino e ad Amburgo. Non valgono né per i viaggi su lunghe distanze, come quelli a bordo di treni Intercity ed Eurocity, né sui mezzi di trasporto di compagnie private.

Sono in vendita dal 23 maggio e utilizzabili dal primo di giugno, possono essere acquistati in qualsiasi momento fino alla fine dell’iniziativa, e scadono alla fine di ogni mese. Non solo: le persone e gli studenti che hanno già un abbonamento mensile o annuale per i trasporti riceveranno un rimborso, in modo da avere diritto a viaggiare allo stesso prezzo di chi decide di farlo approfittando dell’iniziativa.

Katharina Droege, leader del partito dei Verdi al parlamento tedesco, ha detto che il biglietto da 9 euro favorirà chi ha la necessità di prendere i mezzi e di risparmiare un po’, ma è anche «un invito a chi vuole provare ad andare al lavoro, in vacanza o a trovare gli amici in autobus o con il treno».

L’iniziativa sembra essere stata accolta con entusiasmo dalla stragrande maggioranza dei tedeschi, e in linea di massima sembra molto sensata, anche se ci sono state anche delle critiche soprattutto su X aspetti:

  1. con un biglietto così scontato bus, tram e treni che già di norma sono molto frequentati saranno ancora più affollati, e in questo modo diventerà impossibile viaggiare con le biciclette o caricare i passeggini a bordo dei mezzi. 
  2. l’iniziativa non risolverà il problema dell’aumento dell’inflazione sul lungo periodo, e anzi prevedono che un successivo aumento dei costi dei trasporti sarà comunque inevitabile.
FONTI E ARTICOLI

#Boris Johnson #Party gate
The Guardian – Boris Johnson wins no-confidence vote despite unexpectedly large rebellion

#salario minimo
la Repubblica – Ue: scala mobile per il salario minimo. Sdoganato anche il Reddito di cittadinanza

#Germania #trasporti
il Post – I trasporti pubblici in Germania a 9 euro al mese

#corridoio del grano
Sky tg24 – Accordo tra Russia, Ucraina e Turchia sul grano: previsto corridoio da Odessa

#omicidi
The Guardian – Dominican Republic environment minister shot dead in his office

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