5 Gen 2022

Rinnovabili, i maxi impianti cinesi per le olimpiadi fanno discutere – #439

Salva nei preferiti

Seguici su:

La Cina si attrezza, seriamente, per la transizione energetica in vista delle olimpiadi invernali, con due maxi impianti di dimensioni record. Ma anche con qualche contraddizione. Intanto in Alaska si segnano temperature record e in Bangladesh 6 milioni di persone sono costrette a migrare per i cambiamenti climatici. Mentre l’Europa è sempre più spaccata sul nucleare.

Cina, maxi impianti rinnovabili

La Cina investe nelle rinnovabili e lo fa a modo suo, con due nuovi impianti da record. Il primo è un maxi impianto fotovoltaico galleggiante, composto da una distesa a perdita d’occhio di pannelli fotovoltaici che fluttuano sulle acque del bacino artificiale di Dezhou, nella provincia dello Shandong. Si tratta della più grande centrale solare galleggiante mai realizzata al mondo, che proprio nelle scorse settimane è entrata a pieno regime. Ne parla Rinnovabili.it. 

Il lavoro è stato avviato ai primi di novembre 2020, è proseguito in piena pandemia e si è concluso in tempi altrettanto record. Finanziata con circa 127 milioni di dollari, la nuova centrale solare galleggiante vanta 320 MW di capacità. Significa che al massimo dell’irraggiamento, tutti quei pannelli possono generare una potenza di 320MW. Che sono tanti. Considerate che in Italia nel 2019 le abitazioni private ne hanno installati complessivamente circa 30. 

Sempre a dicembre la Cina ha infranto un altro record, quello della centrale idroelettrica a pompaggio più potente del mondo. Si tratta della Fengning Pumped Storage Power Station, la centrale idroelettrica a pompaggio da 3,6 GW realizzata nella provincia di Hebei. 

Come mai questa nuova ondata di potenza da rinnovabili installata? Oltre all’impegno generico per la transizione energetica, c’è un motivo anche più specifico: fornire energia pulita alle prossime Olimpiadi invernali di Pechino. Il Governo ha promesso, infatti, di alimentare i Giochi utilizzando solo rinnovabili, per la prima volta nella storia.

Infatti molti dei nuovi impianti, fra cui proprio la nuova centrale idroelettrica, si trovano nei pressi delle strutture olimpioniche. La città di Zhangjiakou, ad esempio – uno dei tre hub olimpici – ha installato fino parchi eolici che si estendono per migliaia di acri che genereranno 14 GW di elettricità e installato pannelli fotovoltaici sui fianchi delle montagne per altri 7 GW. Le energie rinnovabili rappresentano già oggi quasi la metà della produzione di elettricità della città con meno di un terzo del suo pieno potenziale solare ed eolico di 70 gigawatt installati finora. 

In questo contesto il mega idroelettrico a pompaggio funzionerà come un impianto di picco, bilanciando la produzione intermittente degli impianti rinnovabili. 

Tutto molto bello, ma ci sono diversi però. Come spesso accade quando mettiamo la transizione energetica al servizio dei proclami e della competizione fra stati. La Cina vuole utilizzare le Olimpiadi invernali di Pechino per mostrare le sue credenziali ecologiche, ma ci sono varie le voci preoccupate per il costo ambientale di Giochi invernali, basati sulla neve artificiale, in uno dei luoghi più aridi del paese.

Come ripetiamo spesso, è folle continuare a bruciare combustibili fossili, ma è altrettanto folle usare le rinnovabili per continuare a fare le stesse scemenze che facevamo grazie ai combustibili fossili. 

Volete un altro esempio? Riporta France 24 che molti agricoltori in Cina sono stati percossi, costretti a lasciare la loro terra, truffati e persino imprigionati falsamente per lasciare spazio ai nuovi impianti di energia rinnovabile. Insomma, come al solito, non è che una nuova tecnologia ci salverà magicamente, se non la usiamo con la testa e col cuore.

Caldo record in Alaska

Intanto gli ecosistemi ci mandano ulteriori segnali di allarme. L’Alaska è stata investita da una ondata di calore fuori misura che ha fatto registrare la temperatura più alta di sempre in inverno, ma anche anomali fenomeni atmosferici. In questi giorni si è assistito ad un clima anomalo che ha portato forti piogge ed un caldo senza precedenti, con la temperatura più alta mai registrata: 19,4°. 

Bangladesh, 6 milioni di migranti climatici

A qualche migliaio di chilometro di distanza, in Bangladesh, attualmente ci sono 6 milioni di migranti climatici su 170 milioni di abitanti e molti di loro vivono in miseria e senza proprietà in diverse baraccopoli, nelle aree a più basso reddito o direttamente per le strade. Ne parla in un articolo Green Report.

Molti di questi migranti climatici hanno perso le loro ex case a causa dell’erosione delle sponde fluviali e delle innumerevoli inondazioni, e questo li ha costretti a radunarsi in aree urbane già sovraffollate. Molti di loro hanno perso la casa e le proprietà e non hanno altre fonti di reddito. Di conseguenza, sono emigrati nelle aree urbane, in particolare nelle megalopoli, compresa la capitale Dhaka, nella speranza di guadagnare il minimo per sopravvivere, e un gran numero di loro vive sulle strade, in diverse stazioni di autobus e treni e nelle baraccopoli.

Insomma, unendo le notizie riportate fin qui possiamo concludere che il nuovo clima ci impone scelte rapide e coraggiose, ma questo non ci autorizza a perpetrare soprusi o sprecare l’energia per cose inutili. Fra l’altro le rinnovabili si prestano così bene a una transizione ecologica che sia anche equa. Ci si possono fare un sacco di cose utili e interessanti.

Nucleare in Europa

Va bene torniamo di nuovo sull’eterno valzer europeo su gas e nucleare. Se avete visto le puntate scorse sapete che la Commissione europea ha presentato una bozza per la nuova tassonomia verde, in cui propone di considerare come fonti energetiche ecologiche il gas e il nucleare. La cosa sta facendo scalpore e vari governi si sono opposti, fra cui, per prima, la Germania.

Ecco, la stessa Germania ora fa dietrofront e mette in scena una clamorosa retromarcia.  Il nuovo governo federale tedesco, il cosiddetto governo semaforo, oscura il verde (come titola l’Huffington Post) e afferma che non si opporrà alla decisione della Commissione Europea di inserire l’energia prodotta dal nucleare di vecchia generazione nella tassonomia green. 

Il dietrofront sembra dovuto al fatto che la Germania sa di non avere molti alleati su questo fronte, in Europa, e un emendamento della proposta sarebbe possibile solo se la maggioranza degli Stati membri dicesse no a questa proposta, come aveva spiegato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen qualche tempo fa. 

In realtà la mia sensazione era che si stessero rimpinguando le fila dei paesi contrari all’inserimento di gas e nucleare, per cui suona abbastanza strano questo gesto. Non so, fosse anche solo a livello simbolico, poteva comunque aver senso non avallare questa scelta che suona così assurda.

Fonti e articoli:

#Cina
Rinnovabili.it – La centrale idroelettrica a pompaggio della Cina scippa il record agli USA
Rinnovabili.it – In funzione in Cina la centrale solare galleggiante più grande al mondo
France 24 – Human cost of China’s green energy rush ahead of Winter Olympics

#Bangladesh
Greenreport – In Bangladesh ci sono già 6 milioni di profughi climatici

#nucleare
Greenreport – Le 7 ragioni per cui l’energia nucleare non è la risposta per risolvere il cambiamento climatico

#deforestazione
Rinnovabili.it – Cresce la deforestazione del Cerrado, la savana più preziosa al mondo

#Brexit
Internazionale – Le nuove regole della Brexit svuotano i negozi britannici

#scuola
Vita – Nel 2022, 900 milioni per l’istruzione. C’è anche lo psicologo a scuola

#Sudan
Greenreport – Sudan nel caos: si è dimesso il premier Abdallah Hamdock, brutali violenze di esercito e polizia

#gas
Il Caffè Geopolitio – Il ruolo geopolitico di Gazprom fra Europa, Asia ed Artico

#api #Cile
il Post – L’inconsueta protesta con 10mila api davanti al palazzo presidenziale del Cile

#spesa militare
L’indipendente – In Italia cresce solo la spesa militare: altri 5 decreti portano al record

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace


La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(9) "nazionale"