6 Dic 2021

Super Green Pass, da oggi le nuove regole – #423

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É il giorno del Super Green Pass: quali sono le novità che vengono introdotte? Come possiamo commentare questa novità? Parliamo anche della Shell che ritira un progetto di trivellazioni in Scozia, delle manifestazioni in Serbia contro l’estrazione mineraria e dell’incontro delle destre sovraniste europee a Varsavia.

Super Green Pass

A partire da oggi, lunedì 6 dicembre, come saprete, il Green Pass si sdoppia. C’è quello di base, ottenibile con un tampone negativo (che vale 48 ore col test antigenico e 78 con quello molecolare), che servirà per svolgere alcune attività considerate essenziali. Andare a lavoro, prendere i mezzi pubblici. 

E poi c’è appunto il Super Green Pass che si ottiene soltanto con la vaccinazione o la guarigione, che sarà necessario invece per attività ricreative o piacevoli, ma considerate non essenziali, come andare a cena fuori, andare al cinema e così via. Vi lascio qualche articolo per approfondire meglio.

Le uniche esenzioni riguardano i soggetti di età inferiore ai 12 anni e i soggetti esenti dalla campagna vaccinale. E per quanto riguarda il Super green pass non c’è da scaricare niente di nuovo sul proprio telefono, sarà l’app di verifica che registrerà la differenza fra i due. 

Ho pensato per un po’ a come commentare questa cosa, ma ho avuto molta difficoltà a trovare qualcosa di sensato da dire, e alla fine condivido una sensazione più che un commento. Una sensazione di malessere, dovuta a una sorta di dilemma interiore, di attorcigliamento delle viscere. 

Perché da un lato vedo un clima sociale che non mi piace, un governo e un sistema mediatico che alimentano un clima di caccia alle streghe, in tutti i modi e con tutti i mezzi. Mi mette i brividi, per dirla con Loretta Napoleoni, sentire Mario Monti affermare in diretta tv che bisogna mettere un bavaglio all’informazione, avere meno libertà d’informazione, perché siamo in guerra. 

Dall’altro vedo un mondo intero che è ancora impelagato in una crisi pandemica da cui non riesce a uscire. Che vede nel vaccino – forse – l’unico mezzo spiraglio per tenere la cosa sotto controllo ed evitare di rinchiuderci nuovamente tutti in casa, e che punta sul Green Pass come strategia per far vaccinare tutti. E la verità è che tutta questa situazione fa schifo, ma la cosa che mi mette più profondamente a disagio è che vorrei avere delle certezze, vorrei dire, abbiamo sbagliato tutto, avremmo dovuto fare così invece. Solo che non trovo nessun avremmo dovuto fare così.

Esentare gli studenti

Certo, al di là di ogni posizione, ci sono delle cose che sono assurde. Tipo il fatto che i minorenni non vaccinati non possano prendere i mezzi per andare a scuola. E sì, c’è il tampone, ma effettuare un tampone ogni due giorni ha un costo inaffrontabile per molti. Tant’è che il Coordinamento dei Presidenti di Consiglio d’Istituto dell’Emilia Romagna ha chiesto di esentare gli studenti, dai 12 anni in su, dall’obbligo del Green pass sull’autobus. Lo hanno chiesto in una lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi e ai ministri alla Salute e all’Istruzione, Roberto Speranza e Patrizio Bianchi. 

Gli studenti dai dodici anni, “pur essendo soggetti della campagna vaccinale – scrive il Coordinamento – , non rientrano nella categoria degli obbligati al vaccino, questo perché i provvedimenti del governo hanno scelto di garantire il diritto allo studio di ogni singolo studente nel territorio nazionale, indipendentemente dalle valutazioni sanitarie delle famiglie”.

Fra l’altro per quanto riguarda i minorenni, la cosa assurda è che la decisione sul vaccino non dipende nemmeno da loro. Serve uno o entrambi i genitori presenti alla vaccinazione. Quindi i minorenni non vaccinati si trovano nella situazione di essere privati del diritto allo studio, senza nemmeno avere voce in capitolo.

Per fortuna su questo fronte sembra che il governo sia pronto ad aprire degli spiragli: L’ipotesi allo studio, riporta il Fatto Quotidiano, è quella di tamponi gratuiti forniti da farmacie e strutture sanitarie regionali, come anche quella di una deroga fino alle vacanze di Natale.

Shell abbandona il progetto scozzese

Passiamo a notizie più rincuoranti. In Scozia il colosso petrolifero Shell ha deciso di rinunciare al progetto di esplorazione per cercare giacimenti di petrolio al largo delle isole Shetland. Il progetto della Shell era stato duramente criticato da attivisti per l’ambiente e il clima che negli ultimi mesi hanno dato vita a una serie di mobilitazioni in tutto il paese.  

Ne parla GreenMe. La marcia indietro fatta dalla compagnia anglo-olandese, però, non sembra essere legata alle proteste contro le trivellazioni, ma a motivazioni economiche.

Così ha annunciato la compagnia in una nota: “Siamo giunti alla conclusione che le ragioni economiche per investire in questo progetto non sono abbastanza forti in questo momento. Tuttavia, i continui investimenti in petrolio e gas nel Regno Unito rimangono fondamentali per la sicurezza energetica del Paese”. 

Il che se ci pensate è anche meglio. E‘ ovvio che Shell deve dire, per i suoi azionisti, che continuerà a trivellare. Ma nella pratica non lo fa perché non le conviene. 

Serbia protesta contro inquinamento

Intanto in Serbia migliaia di persone sono scese in piazza, a Belgrado così come nelle principali città del paese, per protestare contro in seguito a due nuove leggi che permetteranno a compagnie straniere di sfruttare le risorse naturali locali. In particolar modo fa discutere il progetto della compagnia mineraria britannico – australiana Rio Tinto di sfruttare le risorse di litio del paese. Tema caldo, ovviamente, perché come saprete il litio serve soprattutto per le batterie di accumulo delle rinnovabili e delle auto elettriche.

E qui torniamo all’eterno dilemma. Per il quale non esiste ovviamente una soluzione unica e universale. Diciamo che sarebbe importante tendere anche verso giustizia sociale e equità, quando proviamo a fare la transizione ecologica, sennò rischiamo di fare più danni che altro.

Destre riunite

Intanto sembra essere naufragato, almeno per ora, il progetto di creare un fronte unico delle estreme destre europee. Nel weekend gli esponenti di una quindicina di partiti europei sovranisti di destra si sono riuniti a Varsavia per discutere della creazione di un fronte comune all’interno dell’Unione europea e cercare alleanze. Grandi assenti Salvini e Meloni, anche se per ragioni leggermente diverse, mentre erano presenti fra gli altri Marine le Pen, Mateusz Morawiecki (premier polacco e organizzatore dell’iniziativa) e Viktor Orban. 

Alla fine il summit si è concluso con una sorta di fumata nera e l’accordo sulla creazione di un gruppo unico all’Europarlamento è stato per ora rinviato. Se ne riparlerà più avanti forse in vista delle prossime europee del 2024.

É il paradosso dei sovranismi, il fatto di provare simpatia reciproca, ma di sposare una dottrina politica che li spinge a favorire gli interessi della propria nazione come valore supremo, andando spesso contro quelli delle altre. Quindi, insomma, una collaborazione impossibile.

Articoli e fonti:

#Green Pass
Today.it – Super green pass: le regole dal 6 dicembre in zona bianca, gialla, arancione e rossa
Il Resto del Carlino – Green pass obbligatorio sul bus da lunedì, i genitori a Draghi: “Esentare gli studenti”
Il Fatto Quotidiano – Green pass, anche per over 12 obbligatoria certificazione base per prendere i mezzi pubblici. Allo studio deroga fino a Natale e tamponi gratis
Il Fatto Quotidiano – Caro senatore Monti, parlare di informazione meno democratica mette i brividi

#Shell #Scozia
GreenMe – Vittoria! Shell abbandona il progetto di estrazione di petrolio al largo della Scozia

#Serbia #proteste
Euronews – Serbi in rivolta, strade bloccate
Euronews – La Serbia in piazza contro l’inquinamento

#sovranismi
Euronews – Sfuma il sogno di una grande destra in Europa. Niente accordo al Summit di Varsavia

#Cina #nucleare
Valori – Perché il reattore nucleare EPR in Cina è fermo da mesi

#Fukushima
GreenMe – Fukushima: un nuovo studio lancia l’allarme sull’impatto a lungo termine dello sversamento delle acque della centrale

#Usa
Il Caffé Geopolitico – Shutdown evitato in Congresso: ma per quanto?
il Post – Kamala Harris sta girando a vuoto

#Germania #governo
Euronews – SPD: sì all’accordo di governo

#Honduras
GreenReport – Honduras: la difficile strada di Xionara Castro verso il socialismo democratico

#Giava #eruzione
Euronews – Indonesia, a Giava torna a eruttare il vulcano Semeru: decine gli sfollati

#Afghanistan
Euronews – La carestia e un gelido inverno alle porte dell’Afghanistan talebano

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