Paolo Cognetti: rendiamo viva la montagna facendo rete!
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A un certo punto della sua vita, quando ha cominciato a sentirsi a disagio e ad avvertire la necessità di staccare, ascoltare il silenzio e recuperare l’ispirazione, Paolo Cognetti ha deciso di tornare in Val d’Ayas, fra le “sue” montagne.
Lo scrittore, vincitore del premio Strega con “Le otto montagne”, ha incontrato i ragazzi di ReStartAlp, giovani che vogliono andare a vivere e lavorare in montagna, cercando di rivitalizzare questi luoghi magici e spesso dimenticati con idee imprenditoriali fresche, innovative e connesse con il territorio.
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Secondo Cognetti, il valore più grande del programma voluto da Fondazione Edoardo Garrone – in continuità con il progetto ReStartApp – e Fondazione Cariplo – nell’ambito del Programma AttivAree dedicato alle aree interne – è quello di “fare rete”: «Persone che cercano di fare quello che ho fatto sono completamente sole. Il valore di ReStartAlp è quello di far sentire che intorno a loro c’è una rete di persone simili. Sapere che intorno a te c’è qualcuno disposto ad ascoltarti e ad aiutarti ha un grandissimo valore».
Ancora prima del successo editoriale conosciuto grazie a “Le otto montagne”, Paolo Cognetti era un grande amante della solitudine e del silenzio che regnano fra le vette. Cresciuto qui, ha deciso di ritornarci e di attivarsi per tutelare e dare nuova vita al territorio, anche attraverso il suo progetto di animazione territoriale, che ha mostrato ai ragazzi di ReStartAlp.
«Per me – racconta – la montagna è stato un luogo di grande riapertura, per cui mi sento un abitante di questo posto». Fra le righe si può leggere un altro consiglio che regala ai futuri imprenditori a cui le due fondazioni stanno fornendo gli strumenti per dare corpo alle loro idee: giungete in montagna in punta di piedi, imparate a conoscere e ad ascoltare la terra che vi accoglie, parlate con chi ci abita e sentitevi anche voi parte di questa comunità.
È questa la filosofia di ReStartAlp, che trova riscontro anche nel programma formativo dal forte imprinting esperienziale, che ha portato i partecipanti a conoscere imprenditori montani, personalità del posto – fra cui Paolo Cognetti – operatori forestali, agricoltori e allevatori. Tutti attori e membri della comunità culturale, sociale e economica che saranno contenti di accogliere nuove forze, giovani che, forse un po’ stanchi della città, sognano di costruirsi una vita e un lavoro in montagna.
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