Nel settembre 2012 il giornalista Daniel Tarozzi decide di partire con un vecchio camper per un lungo viaggio attraverso le venti regioni italiane alla ricerca di esperienze di vita diversa, di cambiamento, di imprenditoria etica e sostenibile, di politica virtuosa, di riduzione dei consumi, di autoproduzione, di ritorno alla campagna, di riscoperta del senso della vita, di maternità (genitorialità consapevole?), di condivisione. Il “payoff” recitava così: “Viaggio nell’Italia che Cambia, per incontrare e conoscere chi si è assunto la responsabilità della propria vita senza aspettare che qualcuno lo faccia al suo posto”. Prima di partire, Daniel pensava che la sua difficoltà sarebbe stata trovare esperienze concrete di cambiamento positivo. In realtà, in ogni regione, la sua difficoltà fu scegliere tra tutte le esperienze che gli venivano segnalate. Alla fine il viaggio è durato 7 mesi e 7 giorni. Sette mesi e sette giorni durante i quali Daniel ha incontrato e conosciuto oltre 450 realtà. Dall’esperienza di questo viaggio è nato un libro (Io faccio così, Chiarelettere 2013), un documentario, uno spettacolo teatrale, ma soprattutto la consapevolezza di quanto il nostro Paese fosse migliore rispetto all’immagine restituita quotidianamente dai media.
Nel libro di Daniel, inoltre, avevano trovato posto moltissime realtà, ma moltissime altre erano rimaste fuori per motivi di spazio. Cosa fare dunque di tutte quelle storie? Tutte le storie che non sono state raccontate nel libro “Io faccio così” e tutte quelle che ci avevano segnalato e non avevamo potuto raccontare? Nasce così l’idea di trasformare questa esperienza in un progetto di racconto permanente di questa Italia cangiante! Di ritorno dal suo viaggio Daniel incontra Andrea Degl’Innocenti (di ritorno dal suo viaggio in Islanda da cui è nato il libro “Islanda chiama Italia”, Ludica e Arianna Editrice 2013), Luca Asperius, Alessandra Profilio, Paolo Cignini, Francesco Bevilacqua, Pierluigi Paoletti ed Elisabetta De Biase: tutti e tutte colleghi e colleghe di vecchia data che assieme decidono di fondare la testata giornalistica Italiachecambia.org.
Ma non era sufficiente. Molte persone, ascoltando o leggendo le storie dell’Italia che Cambia, dicevano cose come: “E io che pensavo di essere solo/a! Non sapevo che nella mia regione ci fossero così tante esperienze interessanti”. Ed ecco l’idea di creare la mappa dell’Italia che Cambia. Ma non bastava ancora. In molti e molte (o tante persone), infatti, lamentavano la mancanza di proposte concrete da attuare nella propria quotidianità e la necessità di mettersi insieme a livello locale e a livello tematico. Ed ecco che, grazie anche all’ingresso di nuovi soci e collaboratori come Daniela Bartolini, Filippo Bozotti, Annalisa Jannone, Giulia Rosoni, Davide Scalisi, Roberto Vietti e a partner strategici come, Co2 – Crisis Opportunity Onlus nascono le “Visioni 2040” (a partire dalle quali è stato realizzato il libro “E ora si cambia”), la campagna degli e delle Agenti del Cambiamento, i portali territoriali.
Per farlo abbiamo realizzato un giornale, una mappa, dei portali territoriali e una campagna di attivazione dei territori attraverso le proposte emerse dalle “visioni 2040”.