
Laureata in chimica, ricercatrice, Nella De Vita ha lavorato per tanti anni all’interno di grandi multinazionali a Roma, facendo carriera. Poi il cambiamento: decide di tornare in Calabria, dove è nata e cresciuta, e avviare un progetto legato all’agricoltura e non solo, riconnettendo le maglie di un tessuto locale vivo e ricettivo.
Emilio Leo ha ripreso l’antica fabbrica di famiglia datata 1873 e le ha dato una forma nuova, ispirandosi a modelli imprenditoriali virtuosi, produzioni votati alla durevolezza e alla qualità e condizioni che garantiscano il benessere di chi lavora. È ri-nato così il Lanificio Leo, un’azienda che lavora la lana nel Reventino, nel cuore della Calabria.
La storia di una donna che da anni cerca di fare rete, impresa e innovazione in un territorio storicamente ostico, anche se dalle grandi potenzialità. È quella di Paola Granata, la cui azienda si trova sull’altopiano della Sila cosentina e coltiva in modo etico e rispettoso della terra, seguendo due direzioni: l’innovazione e la multifunzionalità.
Vi proponiamo la video-intervista a Ilario Ammendolia, autore del libro "La 'ndrangheta come alibi". Ilario ci propone un punto di vista duro, ma necessario: è possibile cambiare la Calabria nonostante la 'ndragheta? E se sì, come mai questo non sempre avviene? E quali sono le responsabilità dello Stato in questa situazione così difficile?
Dopo aver vissuto per motivi di studio in una grande città, Cesare Anselmi ha deciso di tornare nella campagna calabrese, suo luogo d'origine, per riprendere in mano l'azienda agricola biologica di famiglia. Come lui, tanti giovani stanno seguendo questo percorso, dando nuova linfa e nuove idee all'agricoltura del territorio.
Antonio Scaglione è un liutaio di Acri, in Calabria, nel cuore della Sila. È stato un allievo di Vincenzo, uno dei maestri liutai appartenuto alla famiglia De Bonis, che dal 1600 crea strumenti musicali rispettando l’antica tradizione. Vi raccontiamo la sua storia personale, fatta di dedizione e passione per una tradizione unica, che rischia oggi di perdersi.
Ritornare e restare al sud, nella propria terra, la Calabria, per contribuire alla sua rinascita tramite il recupero e la valorizzazione dei centri storici. È quanto ha deciso di fare, con gioia e consapevolezza, Francesca Felice, urbanista e responsabile di Nostos, progetto che prevede la creazione di una rete di alberghi diffusi per il rilancio delle aree centrali delle città.
Vi proponiamo la storia di Francesca e Cristina Cofone, due giovani sorelle calabresi che, una volta laureate, hanno deciso di rimanere in montagna, nel cuore della Sila, per sviluppare l'azienda agricola di famiglia, allevando, mungendo, coltivando, facendo i formaggi e vivendo la gioia di una profonda comunione con gli animali e la terra che li ospita.
Per non arrendersi alla 'ndrangheta non è sufficiente contrastarla a livello economico o legale, ma occorre combatterla soprattutto sul piano dell'immaginario. In Calabria abbiamo incontrato Vincenzo Linarello che ci ha raccontato l'esperienza di GOEL – Gruppo cooperativo, una rete di aziende che sta costruendo un altro tipo di economia partendo dal cuore della Locride e dimostrando che si possono combattere le mafie creando alternative concrete e “festose”.
A Civita, nel nord della Calabria, un gruppo di donne è riuscita a sfidare il pensiero vigente, portando in consiglio comunale una lista tutta al femminile tesa a riattivare una democrazia locale sopita e soprattutto a coinvolgere e rendere protagoniste – a livello sociale e politico - le tantissime donne che silenziosamente vivono e portano avanti questi magnifici territori pregni di ricchezze e contraddizioni.