Non si ferma La Rivoluzione delle Seppie, che ha riattivato un borgo calabrese con arte e convivialità
A Belmonte Calabro continua il progetto de La Rivoluzione delle Seppie con la riapertura della Casa di BelMondo, uno spazio in cui arte, memoria e comunità convivono.

In breve
Dal 2016 il borgo di Belmonte Calabro è un cantiere attivo grazie al progetto di rigenerazione e contaminazione culturale promosso da La Rivoluzione delle Seppie.
- Dopo un anno di lavori è stata riaperta la Casa del BelMondo, uno spazio simbolico e operativo del progetto La Rivoluzione delle Seppie, con una serie di appuntamenti che costituiscono un modello alternativo di convivenza e produzione culturale.
- La comunità locale è parte attiva del processo di creazione e rigenerazione ed è attivata dalla presenza di designer, artisti e artiste in residenza, ricercatori e ricercatrici.
- Oltre a Belmonte, La rivoluzione delle Seppie è impegnata con il progetto CosMo – Cosenza Micromondi nel centro storico di Cosenza. Un dispositivo relazionale capace di mettere in connessione cittadini, associazioni e istituzioni, costruendo visioni condivise per il presente e il futuro della città.
- La Rivoluzione delle Seppie si concentra su contesti “vuoti”, ovvero spazi vivi, attraversabili, capaci di generare nuove forme di abitare e coesistere.
Vi ricordate del progetto La Rivoluzione delle Seppie, il sorprendente esempio di rigenerazione e contaminazione culturale tra un network internazionale e la comunità locale del borgo di Belmonte Calabro? Dal 2016 il paese è un cantiere attivo e creativo di progetti e workshop, laboratori di auto-costruzione, residenze per giovani, ricercatori e studenti. “BelMondoReloading” è l’ultima “fatica” del team delle Seppie. Si tratta di un ciclo di eventi che ha celebrato la riapertura della Casa di BelMondo, uno spazio simbolico e operativo del progetto La Rivoluzione delle Seppie che, dopo un anno di lavori di ristrutturazione, è tornato a essere un luogo abitato e attraversato da pratiche artistiche, processi collettivi e relazioni con il territorio.
La Rivoluzione delle Seppie va avanti
La riapertura di Casa di BelMondo non è stata solo un fatto logistico, ma un processo relazionale che ha coinvolto in modo attivo e continuo diverse fasce della comunità locale, con particolare attenzione ai più giovani. Un percorso che ha preso forma concreta nei mercoledì dell’Open House – l’appuntamento settimanale attivato durante le residenze Culture Moves Europe, il programma europeo per la mobilità nelle aree marginali – nato con l’idea di scrivere un ricettario condiviso e rapidamente evoluto in uno spazio informale di creazione, confronto e convivenza.
A guidare questi momenti sono stati i Magic Carps, un gruppo di giovani del territorio, con proposte, domande, voglia di sperimentare e mettersi in gioco. Accanto a loro, artiste e artisti in residenza, designer, cittadini e cittadine che si sono incontrati intorno a gesti semplici e profondi: cucinare insieme, costruire arredi, progettare in gruppo. Anche i giovani del Servizio Civile Universale attivo a Belmonte hanno avuto un ruolo chiave nella sensibilizzazione del territorio attraverso il podcast Shell and Tell, con una narrazione dal basso dedicata ai temi del cambiamento climatico e alla tutela della zona protetta del Parco Marino di Belmonte.

A raccogliere e restituire alle collettività tutte queste esperienze ci ha pensato Seppia News, il media locale nato nel 2022 grazie al sostegno della Fondazione Italia Patria della Bellezza. Seppia News è pensato come strumento di mediazione e connessione tra comunità diverse, per superare le barriere culturali e generazionali che spesso attraversano i territori marginali, come viene considerato il borgo di Belmonte Calabro.
«Due strumenti fondamentali della cassetta degli attrezzi glocal della Rivoluzione delle Seppie si sono rivelati centrali in questo processo: il convivio come pratica di relazione e ascolto, capace di creare fiducia e apertura attraverso il cibo condiviso, e l’autocostruzione, come strumento di appropriazione e trasformazione concreta dello spazio, che permette ai partecipanti di lasciare un segno tangibile e costruire senso di appartenenza», racconta Rita Adamo, curatrice del progetto.
Cos’è successo a BelMondoReloading
Tra gli interventi principali della settimana, che ha celebrato la riapertura di Casa di BelMondo, c’è “Notturno senza luna” di Nico Angiuli. Dopo due mesi di residenza e ricerca d’archivio, l’artista ha proposto un intervento poetico e dirompente: la proiezione notturna, su due monumenti pubblici di Belmonte Calabro, dei volti e nomi di donne calabresi uccise per violenza patriarcale o per mano mafiosa.
La Rivoluzione delle Seppie si sta evolvendo in modo organico attraverso un modello collettivo che punta alla sostenibilità, alla sperimentazione e all’autogestione
“Sleeping in (Belmondo)” è stato invece il laboratorio condotto da Esmee Maluta e Julia LeanieRosner che ha portato alla realizzazione di una nuova foresteria all’interno della Casa. La residenza si è articolata in quattro fasi – arrivare e abitare, aprire la casa, curare spazi di incontro, dormire a BelMondo – culminando in una performance collettiva notturna che ha restituito alla comunità uno spazio costruito insieme.
A chiudere la settimana, sabato 31 maggio, la restituzione del progetto “ASCOLTALA” a cura del collettivo Word of Mouth (W.O.M.), composto da artiste e pedagogiste provenienti da Europa e Asia. Keerthi Basavarajaiah e Antonella Fittipaldi hanno raccolto storie di donne di Belmonte attraversando case, cortili e luoghi di incontro per costruire un archivio sonoro tattile e intimo. Registrate su cassette a nastro, le voci custodiscono saperi tramandati per via orale, racconti di cura e apprendimento intergenerazionale.
Ad accompagnare questi percorsi, una serie di momenti conviviali che hanno favorito la costruzione di una comunità temporanea, dove lo scambio informale si è rivelato parte integrante della ricerca. «Lavorare nei margini è una scelta politica: è lì che si possono sperimentare modelli alternativi di convivenza e produzione culturale. Le residenze che attiviamo non sono semplici soggiorni, ma dispositivi di relazione: persone che attraversano il territorio, si confrontano con le sue complessità e generano connessioni con la comunità locale. È in questi scambi che il margine smette di essere periferia e diventa un nuovo centro», commenta Rita Adamo.

Con la conclusione di “BelMondoReloading”, La Rivoluzione delle Seppie rilancia il proprio progetto: un laboratorio permanente che fa della Casa di BelMondo uno spazio politico, relazionale e trasformativo. Un luogo dove abitare diventa un gesto condiviso e progettare significa costruire legami.
La Rivoluzione delle Seppie si sta evolvendo in modo organico, intrecciando tempo e spazio in una traiettoria che unisce visione e pratica, lavorando a un modello collettivo che punta alla sostenibilità, alla sperimentazione e all’autogestione. Un lavoro che si muove in una doppia dimensione: quella rurale, che trova nel contesto di Belmonte uno spazio di sperimentazione concreta, e quella urbana, che si sviluppa anche attraverso CosMo – Cosenza Micromondi, un progetto che agisce nel centro storico di Cosenza come dispositivo relazionale capace di mettere in connessione cittadini, associazioni e istituzioni, costruendo visioni condivise per il presente e il futuro della città.
«In entrambi i contesti ci concentriamo sui cosiddetti “vuoti”, intesi non come assenze, bensì come spazi vivi, attraversabili, capaci di generare nuove forme di abitare e coesistere. La Rivoluzione delle Seppie è, in questo senso, una pratica situata che si costruisce nel tempo, nelle relazioni e nella cura collettiva dei luoghi», conclude Rita Adamo.
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