Il monitoraggio 2025 di Goletta Verde evidenzia che lungo le coste sarde 4 campioni su 29 non rispettano i limiti di legge, segnalando la presenza di inquinamento soprattutto in prossimità delle foci dei fiumi.
Il monitoraggio 2025 di Goletta Verde evidenzia che lungo le coste sarde 4 campioni su 29 non rispettano i limiti di legge, segnalando la presenza di inquinamento soprattutto in prossimità delle foci dei fiumi.
I presidi antinquinamento marino passano da cinque a tre, e anche stop alla raccolta del marine litter. Ma la Regione Sardegna non risponde su possibili contromisure.
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di denuncia anonima che segnala gravi criticità ambientali nelle isole minori dell’arcipelago della Maddalena.
Il 10 giugno verrà proiettato a Torino, al festival Cinemambiente, il documentario d’inchiesta “Taranto chiama” realizzato dalla giornalista Rosy Battaglia per raccontare la storia della devastazione generata dall’acciaieria ex Ilva.
Mentre molti stati chiedono moratorie sull’estrazione di metalli dai fondali marini, un’inchiesta del Guardian mostra che le due superpotenze stanno accelerano sull’esplorazione nel Pacifico.
La Procura di Vicenza indaga 12 persone per inquinamento da PFAS nei cantieri della Pedemontana Veneta. Accuse gravi, legate alla contaminazione delle falde potabili e alla mancata bonifica.
Eni ha avviato la VIA per trasformare il polo petrolchimico di Priolo in una biorefinery da 500.000 tonnellate l’anno e un impianto di riciclo plastico, ma non mancano i dubbi.
Aggiornati i dati sulla qualità dell’aria nelle città italiane: nella maggior parte di quelle monitorate va oltre i limiti di legge per quanto riguarda polveri sottili, biossido di azoto e ozono.
Paola Falconi è un’artista sarda che attraverso la sua arte esplora il rapporto tra essere umano e ambiente, denunciando gli impatti della società contemporanea sull’ecosistema.
L’astrofotografia è quell’arte in grado di catturare la bellezza del cielo notturno. Ne abbiamo parlato insieme a Pasquale Mastroianni, un appassionato astrofotografo che dedica le sue notti a immortalare galassie e nebulose. Abbiamo riflettuto insieme sull’importanza di preservare l’oscurità e di combattere l’inquinamento luminoso, che non solo ci impedisce di godere di un cielo incontaminato, ma è dannoso per noi e per il nostro pianeta.
Il nostro viaggio nel polo petrolchimico a nord di Siracusa finisce qui per il momento. Vogliamo concludere questa serie di articoli portando un po’ di speranza e dimostrando che anche dove tutto sembra impossibile e irrecuperabile, esiste già una soluzione. Le leggi ci sono, la politica e la visione un po’ meno. Ne abbiamo parlato con Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente nei governi Conte I e Conte II e promotore del disegno di legge “Terra mia”.
In circolo ci sono talmente tanti vestiti che può esistere un luogo in cui prenderli gratuitamente. E infatti esiste – e lavora senza sosta – dal 2020 a Cagliari, si chiama il Guardaroba Popolare ed è un punto di non-vendita in cui i prodotti sono gratis. Il progetto sfida il concetto tradizionale di valore e consumo nel settore della moda, mostrando le storture di un mondo in cui il fast fashion inquina e sfrutta risorse umane e ambientali per la produzione di abiti di cui, in realtà, non ci sarebbe bisogno.
Il vertice tra Usa, Israele e Qatar che si sarebbe tenuto in Sardegna, con il commento di Fawzi Ismail di Sardegna Palestina. Lo stop al pascolo nel poligono di Teulada per inquinamento, con Claudia Zuncheddu di ISDE, il progetto sperimentale contro la “droga dello stupro”, promosso da Onda Rosa e i primi passi verso il riconoscimento degli interpreti LIS.
Potrebbe esserci poco di concreto ed essere un modo per oliare l’approvazione dell’AIA, prevista per oggi. Parliamo anche di due uomini finiti in carcere per un albero.
L’incendio allo stabilimento Ecomac di Augusta, i rifiuti che danneggiano il cicloturismo e l’economia, la nave della Freedom Flotilla Coalition diretta a Gaza partita da Siracusa, il primo raingraden a Catania.
Condanne record per i vertici Miteni grazie alla mobilitazione popolare; a Budapest un Pride vietato diventa protesta democratica; a New York emerge Zohran Mamdani, il politico che parla alla pancia senza rinunciare alla testa.