
In Sardegna chi sospetta di avere una delle infezioni sessualmente trasmissibile (IST) trova poche strutture pubbliche a cui rivolgersi. Ne parla Andrea Carboni in questa inchiesta Indip sul tema.
In Sardegna chi sospetta di avere una delle infezioni sessualmente trasmissibile (IST) trova poche strutture pubbliche a cui rivolgersi. Ne parla Andrea Carboni in questa inchiesta Indip sul tema.
Un racconto intimo e poetico che nasce dalla lettura di “Oltre ogni confine. Di volti di luoghi di inquietudini e di sogni” del maestro e attivista per la pace sardo Pierpaolo Loi.
Da qualche giorno Rosarno ha perso la sua biblioteca di comunità, che la cooperativa Kiwi gestiva dal 2018. Abbiamo raggiunto Angelo Carchidi, uno dei fondatori, per saperne di più.
Sui social compaiono spesso contenuti sulla salute mentale, ma tra divulgazione e semplificazione il confine è sottile. Ne parliamo con Gabriele Sorba, psicologo che si occupa anche di divulgazione sui social.
Dopo il taglio dei fondi USAID molti programmi umanitari e di sviluppo hanno subito interruzioni o sono stati completamente chiusi. Milioni di persone senza il supporto essenziale che ricevevano da questi programmi, tra cui ottanta studentesse che ora saranno costrette a rientrare in Afghanistan.
Un nuovo accordo tra governo canadese e Inuit contribuirà alla diffusione di iniziative di conservazione del territorio guidate dalla popolazioni indigena.
Gaia Putzolu è un’illustratrice che se nel viaggio ha trovato ispirazione, nel ritorno ha trovato la sua direzione: nella tipografia di famiglia, nella carta, nell’inchiostro che resiste al tempo.
A San Cristoforo – quartiere difficile di Catania – la Fondazione Stella Polare contribuisce quotidianamente a ravvivare il quartiere e a darne un’immagine che non sia solo di degrado e criminalità, instaurando relazioni di fiducia a partire dai più piccoli.
In Sicilia è attiva un’associazione che dal 2004 si propone di fornire ai migranti un futuro migliore attraverso un modello di accoglienza che promuove inclusione sociale, sensibilizza ed è attenta ai diritti umani di tutte le persone.
Due psicologhe affrontano il tema dell’educazione emotiva e ce ne fanno capire l’importanza anche spiegando le conseguenze – dal bullismo ai suicidi – della censura delle emozioni, come ci viene insegnato a fare fin dalla nascita.
A Panama sono sono scoppiate di recente delle proteste – sfociate in vere e proprie rivolte – per via di una enorme miniera di rame gestita da una multinazionale canadese. Una questione molto importante, che in questo momento storico assume una rilevanza globale. Visto che nessun giornale italiano ne ha ancora parlato, ci pensiamo noi.
Dal 2020 sono stati rovesciati da militari i governi di Burkina Faso, Mali, Guinea, Ciad e Niger. Sono tutti stati africani che si trovano nell’area del Sahel (tranne la Guinea, che è comunque limitrofa), ovvero in quella fascia di territorio al confine meridionale con il deserto del Sahara. Quei territori, e l’Africa in generale, sono da decenni teatro di insurrezioni e colpi di stato militari, ma il ritmo degli ultimi tre anni è comunque anomalo. Che cosa sta succedendo? Cosa agita le società africane del Sahel? La risposta a questa domanda tira in ballo tanti fattori: dall’estremismo islamico, alla crisi climatica, al narcotraffico, agli interessi geopolitici ed economici di tante potenze estere, dagli Usa, ai paesi europei, alla Russia, alla Cina che usano l’Africa per le loro strategie e con fini spesso non proprio limpidi ed umanitari.
Entro il 2050, secondo le stime, India, Cina e Nigeria saranno i 3 paesi più popolosi al mondo, dove vivranno quasi 4 miliardi di persone, poco meno della metà della popolazione mondiale. Ciò significa che quasi la metà delle donne del mondo vivranno in questi tre paesi. Ma qual è la condizione femminile in Cina, India e Nigeria? Quali sono i loro diritti, le loro radici e le loro prospettive future?
In compagnia di Marco Boschini, Cristiano Bottone, Andrea Degl’Innocenti e Renato Accorinti, Daniel Tarozzi ci conduce in un viaggio alla scoperta delle amministrazioni virtuose, dei modelli possibili di cambiamento, dei punti di forza e di debolezza delle pratiche avviate nel nostro Paese negli ultimi vent’anni. Il tutto accompagnati dai testi graffianti di Giorgio Gaber e dalle nostre e dalle vostre domande.