In Italia che Cambia crediamo che il giornalismo non sia solo un racconto del presente, ma un atto di responsabilità verso il futuro.
Rifiutiamo il sensazionalismo, la paura come strumento di narrazione e l'immobilismo del "tanto non cambia nulla". Al contrario, scegliamo di raccontare la realtà in modo complesso e le storie di chi si attiva, di chi costruisce soluzioni, di chi trasforma l'Italia un progetto alla volta.
Raccontiamo un'Italia (e un mondo) che rispetta la Terra e tutte le sue forme di vita, ispirandoci ai principi dell'ecologia profonda. L'essere umano non è separato dall'ambiente, ma è parte di un equilibrio complesso in cui tutto è interconnesso.
Non ci limitiamo a denunciare ciò che non funziona. Cerchiamo attivamente soluzioni e alternative, raccontando storie che possano ispirare azioni concrete e generare cambiamento reale.
Rifiutiamo semplificazioni e narrazioni polarizzanti. Raccontiamo la realtà nelle sue molteplici sfaccettature, perché comprendere a fondo un fenomeno è il primo passo per cambiarlo davvero.
Le storie che scegliamo di raccontare contribuiscono a creare un immaginario collettivo diverso. Mostrare che un altro modo di vivere, produrre e convivere è possibile, è già parte del cambiamento.
raccontiamo la biodiversità naturale, culturale, umana, e lo facciamo dando spazio a molteplici voci, punti di vista e prospettive, creando un racconto corale che rompe l’omologazione e valorizza la pluralità.
Raccontiamo storie di persone, comunità e modelli che non si limitano a ridurre l’impatto, ma rigenerano ambienti, relazioni ed economie. Facendolo contribuiamo alla rigenerazione della nostra società.
Le nostre storie nascono dal contatto diretto con le realtà che raccontiamo. Andiamo sui territori, incontriamo le persone e osserviamo le cose con i nostri occhi.
Non facciamo solo informazione, ma creiamo ponti che collegano persone, progetti e territori, perché la rete della trasformazione si costruisce con la condivisione.
Crediamo in un giornalismo che non si limita a informare, ma ispira, stimola e accompagna il lettore verso l'azione consapevole.
La nostra narrazione rifiuta ogni forma di linguaggio divisivo o aggressivo. Crediamo in un racconto che costruisce finestre, non muri, e che promuove il dialogo come strumento di trasformazione sociale.
Perché sappiamo che le narrazioni possono plasmare la realtà. Un racconto fatto anche di soluzioni, di comunità resilienti e di esperienze virtuose non è solo cronaca: è un seme per un'Italia più giusta, equa e sostenibile.
La nostra visione è delineata dai “Sette Sentieri“, principi che guidano la selezione delle nostre storie e la nostra missione editoriale. Questi sentieri rappresentano il percorso che insieme possiamo seguire verso una società più giusta, equa e sostenibile, toccando temi cruciali come lo sviluppo personale, l’educazione, l’economia, le relazioni umane, la salute, la gestione del territorio e l’ambiente.
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