6 Ott 2021

Lucia Abbinante: “Le nuove generazioni siano davvero protagoniste”

Scritto da: Brunella Bonetti

I giovani hanno tutte le carte in regolare per costruire un futuro migliore, più consapevole, innovativo, condiviso, etico e sostenibile. Il nostro ruolo? Fornire loro gli strumenti per farlo. Ne parliamo con Lucia Abbinante dell'Agenzia Nazionale per i Giovani, co-promotrice del progetto per giovani changemakers Gen C.

Salva nei preferiti

Lucia Abbinante è la direttrice dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e da anni si occupa di tematiche legate all’innovazione sociale, alla partecipazione, all’attivismo civico e alla valorizzazione delle periferie. La sua esperienza è oggi riversata nel progetto Gen C, portata avanti insieme ad Ashoka Italia e con la media partnership di Italia Che Cambia, che ha lo scopo di individuare, sostenere e far emergere giovani changemakers in grado di cambiare il volto del paese. Ci siamo fatti raccontare i dettagli di questa iniziativa.

Ci dica qualcosa su di lei e su come è arrivata a dirigere ANG.

Da un anno ho l’onore di dirigere l’Agenzia Nazionale per i Giovani, che si occupa di gestire in Italia i programmi Europei dedicati ai giovani. Ogni giorno siamo al fianco delle organizzazioni giovanili per favorire la partecipazione delle ragazze e dei ragazzi alle tante opportunità che l’Unione Europea mette a disposizione e grazie alle quali migliaia di giovani possono sperimentare l’esperienza della mobilità e del volontariato, impegnandosi attivamente, stimolando la propria creatività e accrescendo competenze e conoscenze.

lucia abbinante

Promuovere e favorire il protagonismo giovanile è un impegno che perseguo da molti anni e al quale ho potuto lavorare in diversi contesti durante il mio percorso formativo e professionale, dedicandomi a temi quali l’educazione non formale, l’innovazione sociale e l’attivismo giovanile al servizio dello sviluppo territoriale.

Ci tengo a dire che la mia esperienza di professionista è profondamente influenzata dalle “periferie”, perché è nei contesti periferici che mi sono formata ed è qui che ho capito cosa significa attivazione, coscienza civica, antimafia sociale. Le periferie sono quei luoghi dove nessuno ha mai pensato a una idea di sviluppo e di rigenerazione. Sono cresciuta con la convinzione che i giovani portano dentro quella possibilità di sviluppo e rigenerazione.

Oggi guardo al mio percorso con soddisfazione e con la determinazione di proseguirlo, mettendo il mio entusiasmo e le mie competenze al servizio della comunità giovanile che è e deve essere assoluta protagonista delle grandi transizioni che stiamo vivendo.

Cosa la lega al progetto GEN-C?

Gen C: generazione changemakers” è un progetto che l’Agenzia Nazionale per i Giovani ha promosso insieme ad Ashoka Italia, soprattutto alla luce dell’esperienza della pandemia che ha messo in discussione i nostri sistemi di vita e le nostre metodologie di lavoro e di relazioni. Nei mesi più bui, abbiamo visto migliaia e migliaia di giovani apprendere nuove forme di didattica, reinventarsi il lavoro, usare le nuove tecnologie e l’innovazione per garantire i servizi essenziali.

Abbiamo visto una generazione che non si è tirata indietro e che ha messo le proprie competenze al servizio della comunità. Con Gen C: generazione changemaker vogliamo dare voce a queste ragazze e a questi ragazzi. Vogliamo condividere l’esperienza e la storia di chi non si è mai arreso, di chi ha ribaltato il senso incompleto e spesso distorto di tante etichette che negli anni sono state assegnate alle nuove generazioni. Gen C permetterà a tanti giovani di confrontarsi, di fare rete e di unirsi in una grande comunità di changemakers: una comunità di giovani che stanno contribuendo a generare cambiamenti e impatti positivi sui loro territori.

lucia abbinante gen c

Qual è la genesi di questa iniziativa, quali le sue finalità e le sue prospettive?

“Gen C: generazione changemaker” è un progetto promosso con l’obiettivo di incentivare il protagonismo giovanile e costruire una grande comunità di ragazze e di ragazzi che siano promotori del cambiamento sociale. Il progetto è stato lanciato ufficialmente a giugno 2021 e prevede due momenti: una prima fase di raccolta e mappatura, attraverso il coinvolgimento diretto di giovani studenti e universitari, di dati e informazioni sull’innovazione e sul protagonismo delle nuove generazioni in Italia, con l’obiettivo di disseminare e comunicare le loro idee di cambiamento.

Una seconda fase prevede la nascita e il consolidamento della comunità degli “Young Changemakers”, cioè giovani protagonisti del cambiamento sociale che saranno incoraggiati a promuovere i Programmi europei, le loro idee e le esperienze vissute, al fine di generare un effetto moltiplicatore tra pari e sul territorio. 

Che impatto ha questo progetto sui giovani e sulla società?

L’auspicio di Agenzia Nazionale per i Giovani e Ashoka è che questo progetto possa davvero ispirare i giovani, stimolarli, motivarli, favorendo la loro partecipazione attiva e il loro protagonismo. Ci auguriamo che le buone esperienze di cambiamento realizzate già da molti giovani siano una guida e un esempio per tanti altri.

lucia abbinante gen c 2

Come si stanno svolgendo le fasi previste dal progetto?

Fino al 15 ottobre è aperta – online sul sito dell’Agenzia Nazionale per i Giovani – la call giovani changemaker. Finora hanno aderito al progetto circa 80 giovani. A metà novembre i partner di Gen C (cioè le realtà che hanno creduto nel progetto e lo stanno sostenendo) selezioneranno 50 giovani changemakers. Successivamente, nell’ambito dell’Ashoka Changemaker Summit (che si svolgerà nei giorni 1-2-3 dicembre 2021 a Torino) saranno presentati e premiati i giovani changemaker.

Ci tengo a valorizzare l’aspetto della formazione, fondamentale nel percorso che stiamo costruendo insieme ad Ashoka. Sono numerosi i partner del progetto ad aver offerto la loro disponibilità per organizzare dei momenti formativi per i giovani che hanno partecipato alla call. Da ottobre fino a metà novembre realizzeremo un momento formativo a settimana, dedicato esclusivamente ai giovani che hanno partecipato alla call. Aperti a tutti sono, invece, gli eventi di community che i partner potranno organizzare durante il corso del progetto per consentire ai partecipanti di confrontarsi sulle tematiche che sono al centro del progetto: transizione ecologica, digitale e verso l’autonomia.

Qual è la sua speranza più grande riposta in GEN-C?

Coinvolgere i giovani, metterli insieme e favorire il confronto tra pari. Rendere le nuove generazioni davvero protagoniste; diffondere la conoscenza di storie e di esperienze positive di cambiamento che possano ispirare altri giovani e avviare buone pratiche che possono essere replicate.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Apply: ad Ascoli Piceno un gruppo di giovani prova a riattivare il territorio e la sua comunità
Apply: ad Ascoli Piceno un gruppo di giovani prova a riattivare il territorio e la sua comunità

Europiamo, un mondo di opportunità per i giovani, un modo per fare la differenza
Europiamo, un mondo di opportunità per i giovani, un modo per fare la differenza

NEVER GIVE UP illumina il Colosseo per sensibilizzare sui disturbi alimentari
NEVER GIVE UP illumina il Colosseo per sensibilizzare sui disturbi alimentari

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(9) "nazionale"