24 Nov 2016

Adotta una centrale: i cittadini diventano produttori

Continua la campagna #cambialatuaenergia di Italia Che Cambia! In questo nuovo aggiornamento vi presentiamo una bellissima iniziativa in cui un gruppo di cittadini ha lanciato il progetto di riattivazione di una vecchia mini-centrale idroelettrica, finanziandolo attraverso i canali dell'economia solidale, per produrre energia locale, pulita e condivisa.

Salva nei preferiti

La nostra campagna #cambialatuaenergia non si ferma e continuiamo a proporvi modalità innovative e sostenibili di approvvigionamento energetico. Oggi vi parliamo di Adotta una centrale, un progetto promosso dall’associazione Terre di Lago (Rete di Economia Solidale del Luinese) in collaborazione con il DES Varese, che prevede la riattivazione di una micro-centrale idroelettrica nel Comune di Rancio Valcuvia.

 

adotta1

In Italia il 60% dell’energia elettrica consumata proviene dalla combustione di fossili come carbone, gas e petrolio. Ridurre quindi il consumo di combustibili fossili è una delle azioni urgenti per salvaguardare il nostro pianeta, visto che questo tipo di fonti è responsabile di circa l’80% delle emissioni di gas serra.

 

Inoltre, le grosse centrali termoelettriche hanno dei rendimenti molto bassi, pari a circa il 30%. Buona parte dell’energia prodotta viene anche dispersa nel tragitto, spesso lungo, che essa deve percorrere fino alle nostre case. Il mix di produzione dell’energia elettrica – che ogni società di vendita deve riportare almeno tre volte all’anno sulla sua bolletta – ci dice quali sono le fonti energetiche primarie.

 

Ma quali sono le conseguenze sulla nostra salute? Ecco un esempio. Non lontano dal luogo che ospita la centrale idroelettrica protagonista del progetto, si trovava la centrale Tirreno Power di Vado Ligure, chiusa dopo lo scandalo emerso poco tempo fa. Nel marzo del 2014, il procuratore capo di Savona, parlando dell’attività della centrale elettrica a carbone, ha riferito che in base ai dati dei consulenti «dal 2000 al 2007 sarebbero da attribuire alle emissioni della centrale circa 400 decessi».

 

adotta2

 

Sulla base di queste considerazioni, l’associazione Terre di Lago sta proponendo nuovi modelli di gestione del bene comune “energia”, attraverso processi che coinvolgono direttamente i cittadini, i territori, le comunità locali puntando sulle energie rinnovabili. In questo contesto nasce il progetto Adotta una centrale, esempio di come le comunità locali, sensibili ai problemi dell’ambiente e dell’uomo, cercano di avviare dei percorsi virtuosi per riappropriarsi dell’energia con gli strumenti dell’economia solidale.

 

La prima fase del progetto prevedeva un’azione di “consumo energetico critico”, ovvero il cambio di gestore – proprio come proposto nella campagna #cambialatuaenergia – da parte di un gruppo di cittadini, replicando la modalità dei gruppi di acquisto solidali. Questo passaggio ha dato vita a Co-Energia, di cui abbiamo parlato in questo articolo.

 

La seconda fase ha invece l’obiettivo di riattivare la micro-centrale idroelettrica di Rancio Valcuvia, che produrrà energia elettrica da fonte rinnovabile e sarà in grado di soddisfare il fabbisogno di circa 70 famiglie, grazie a un finanziamento tramite l’azionariato popolare ovvero gruppi di cittadini che aderiscono a una cooperativa per finanziare i lavori e per gestire la micro-centrale. In questo modo, gli aderenti diventano azionisti della centrale per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile realizzando così un processo di “democratizzazione” del bene energia.

 

adotta3

 

Ma il progetto non si ferma qui: in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Rancio verrà attivato un percorso didattico sull’energia che consentirà ai ragazzi delle scuole di “camminare” lungo il tragitto che fa l’acqua dall’opera di presa fino alla turbina, per capire come si trasforma l’energia, ricordando loro che l’energia più pulita è quella che non consumiamo migliorando l’efficienza energetica degli impianti e modificando i nostri stili di consumo. Crescerà così una nuova generazione di consumatori più consapevoli degli impatti ambientali del loro consumo e questo è il vero obiettivo del progetto.

 

Chi volesse aderire al progetto o ricevere ulteriori informazioni, può inviare una mail a energia@terredilago.it.

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo
L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

“Con l’assalto eolico una transizione energetica dannosa per la Isola”: il no di Luras alla speculazione
“Con l’assalto eolico una transizione energetica dannosa per la Isola”: il no di Luras alla speculazione

Quanto inquinano web e digitale? – A tu per tu + #15
Quanto inquinano web e digitale? – A tu per tu + #15

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(9) "nazionale"