“Per ora l’Italia che cambia è una sorta di fiume carsico, qualcosa che non si vede. È l’unica Italia che dà a me ottimismo ma è ancora un’Italia piccola. Ritengo che si tratta forse del 10% degli abitanti. Sono persone estremamente informate, che hanno voglia di uscire da un mondo che non le soddisfa più. Io credo in queste persone e lavoriamo ormai da tempo insieme. Possono essere associazioni, singoli, ma anche amministrazioni comunali: ci sono eccellenti esempi di piccoli o grandi comuni che stanno facendo scelte di transizione.
Purtroppo la mancanza di una politica nazionale che accompagni tutto ciò continua a lasciare in una posizione di marginalità queste esperienze e non le fa decollare come meriterebbero perché sono l’unica garanzia di assicurazione su un futuro che vorremmo stabile e di benessere. Invece, in questi anni così critici, temo che il mantenere le condizioni del passato ci porterà alla rovina”.
Inizia così a parlare dell’Italia che cambia Luca Mercalli che abbiamo intervistato il 10 maggio ad Arco in occasione del Festival dell’ l’informazione Indipendente organizzato da Mattia Detoni e La Busa Consapevole. Il meteorologo noto al pubblico italiano per la partecipazione al programma televisivo “Che tempo che fa” ci invita a riflettere sul nostro impatto sul pianeta e sull’urgenza di cambiare immediatamente rotta.
L’Italia che cambia la vede anche lui, sei milioni di persone che vivono e sentono in modo diverso. Tanti o pochi? Questione di punti di vista.
Stiamo perdendo la capacità di sognare eppure l’Italia è costellata di straordinarie esperienze di cambiamento!
Mentre gran parte dei mass media sceglie di non mostrare i cambiamenti in atto, noi scegliamo un’informazione diversa, vera, che aiuti davvero le persone nella propria vita quotidiana.
Chiediamo il tuo contributo per cambiare l’immaginario e quindi la realtà!
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