11 Mag 2015

Il mio nome è Corvino, Mais Corvino. E torno dal passato.

Scritto da: Marco Fossi

Questa è la storia di come si può cambiare, più che l’Italia, la propria vita. Carlo Maria Recchia è un […]

Salva nei preferiti

Questa è la storia di come si può cambiare, più che l’Italia, la propria vita. Carlo Maria Recchia è un ragazzo di 22 anni che otto anni fa fu colpito da una passione: diventare agricoltore e ritrovare antiche qualità di sementi ormai perse. La sua attenzione si pose sul Mais Corvino, una varietà antichissima già conosciuta dai Maya.

 

unnamed

Carlo Maria Recchia


A 16 anni, mentre frequentava il liceo, scoprì che tutti i mais venivano dal Sud America, e ce ne era una qualità, il Mais corvino, ricca di betacarotene e flavonoidi. Oggi Carlo è un laureando in agraria (ovviamente) ma da quando ha 19 anni ha aperto una sua piccola azienda agricola e coltiva il Mais corvino in provincia di Cremona, dopo aver recuperato dei semi originali con una dura ricerca – ricordiamo che in Norvegia esiste una “Banca dei semi” in cui 770 mila semi diversi sono tenuti e meno tre gradi centigradi per preservare la diversità biologica del nostro pianeta. Ma torniamo al nostro Carlo Maria.

 

E’ un figlio d’arte? No, la mamma è un’insegnante e il padre è un operaio in una ditta chimica. Metter su un’impresa, per quanto di dimensioni ridotte, è una lavoraccio e fare il one-man-company ancora di più. Tra esami universitari, coltivazione dei 10 mila metri quadri e la commercializzazione, la giornata di Carlo Maria è una faticaccia. Compensata dalla soddisfazione di essere diventato una piccola celebrità nel mondo del mais: lui e la sua CMR (dalle inziali del suo nome) sono ben noti non solo agli esperti del settore. Riconoscimenti sono arrivati dalla Coldiretti (Oscar Green 2014) e recentemente è stato intervistato da RaiNews24.

 

Il suo mais corvino, da provare anche solo per curiosità, viene commercializzato anche tramite l’account likedin di Carlo  e la sua pagina Facebook.  E’ una piccola produzione, sarà dura trovarlo nella grande distribuzione! Ma Carlo è l’esempio di come – invece che limitarsi a lamentarsi che la biodiversità sta sparendo – si può recuperarla dandosi da fare. Certo, c’è ancora tanto da fare (per esempio… non abbiamo trovato un sito internet della CMR) ma si sa, tutti i lunghi cammini iniziano con un solo passo, e a 22 anni Carlo Maria di passi ne ha già fatti tanti. Viva il Mais corvino!

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Ramona Bavassano: “Le soluzioni per affrontare la siccità stanno in una gestione comunitaria dell’acqua”
Ramona Bavassano: “Le soluzioni per affrontare la siccità stanno in una gestione comunitaria dell’acqua”

Il cambio vita di Alessandro Mancosu con Agrobass: “Scegliere cosa produrre e mangiare è un valore inestimabile”
Il cambio vita di Alessandro Mancosu con Agrobass: “Scegliere cosa produrre e mangiare è un valore inestimabile”

Oro rosso di Sicilia, la cooperativa che ha reintrodotto lo zafferano ennese
Oro rosso di Sicilia, la cooperativa che ha reintrodotto lo zafferano ennese

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il punto sull’energia e poi crescita delle imprese, siccità e incendi – INMR Sardegna #40

|

Dalla parte della legalità: la missione di Cives inter pares e il suo impegno per i cittadini alla pari

|

Overtourism, quando il turismo smette di essere viaggio e diventa scorciatoia

|

Come costruire un’Europa più equa e coesa

|

Siccità in Sicilia, la gestione della rete idrica tra irregolarità e lavori mai realizzati

|

Parco Don Bosco di Bologna, Prospettive Vegetali scende in campo per tutelarlo

|

È partito il Sarvego Festival 2024: storie, libri e illustrazioni per piccoli e grandi in Val Borbera

|

Falco della Regina, Grifone e Tonno rosso: la speculazione energetica è un pericolo per la biodiversità della Sardegna

string(9) "nazionale"