6 Apr 2020

Matteo Ficara: “Con l’immaginazione può rinascere una specie felice!” – Meme #33

Scritto da: Alessandra Profilio
Intervista di: Paolo Cignini
Video realizzato da: Paolo Cignini

La filosofia può essere intesa come una chiave d'accesso ad altri canali di conoscenza, tra cui l'immaginazione. Riattivare questa facoltà può svelarci nuove prospettive e tracciare la strada della nostra evoluzione verso una “specie felice”. Ne abbiamo parlato con il filosofo e scrittore Matteo Ficara.

Salva nei preferiti

«Chi sono? Una storia in divenire che sto scoprendo, un passo alla volta. Posso dire cosa faccio e qual è il mio lavoro. Mi occupo di formazione e conduco corsi incentrati su come riattivare la facoltà dell’immaginazione per promuovere un’evoluzione della specie verso la felicità». È così che si presenta a noi Matteo Ficara, scrittore e filosofo che i lettori di Italia che Cambia hanno già conosciuto attraverso i suoi articoli pubblicati sulle nostre pagine.

«Il mio modo di fare filosofia si basa sul concetto di filosofia della specie e la direzione verso cui mi piacerebbe andare è quella che riassumo nella definizione di “specie felice”. La filosofia della specie è l’interesse che si rivolge alla specie, ovvero a quello che siamo, che io ho scoperto essere un insieme di racconti e di immagini. Siamo abituati a raccontarci continuamente un’immagine di noi, ma quali sono le altre prospettive possibili? Questo il presupposto da cui è partito il percorso che mi ha portato ad approfondire l’immaginazione».

Matteo ci accompagna quindi a scoprire “Le stanze dell’immaginazione”, un codice per dialogare col profondo che ora insegna in tutta Italia. «Nel 2010 sono stato invitato a scoprire “le stanze dell’immaginazione”, che è una struttura all’interno della psiche organizzata in spazi diversi, ognuno dei quali ha una sua forma, un suo arredamento. Quando tu accedi a queste stanze riesci a vedere diversi aspetti di te, ognuno racchiuso in una stanza. Detta così sembra una cosa strana, “magica”, in realtà non è altro che un modo di vedere se stessi che non usa la logica ma l’analogia. Qualcuno lo potrebbe chiamare un sistema di pensiero laterale o creativo. In definitiva si tratta di un’esperienza che ti consente nuove opportunità di conoscenza e di crescita».

E l’immaginazione, secondo Matteo, è proprio la miglior capacità umana di conoscenza. «Noi siamo una storia continuamente raccontata da una sola parte di noi, che possiamo figurare come un sistema chiuso. La filosofia è tutto ciò che c’è oltre questa parte e lavora su tanti livelli diversi: uno di questi, il più libero fra tutti, è l’immaginazione, ovvero un canale di conoscenza che ti permette di conoscere tutto ciò che non riesci a sapere attraverso la logica ed il giudizio».

matteo ficara

Aiutandoci a comprendere chi siamo e quali sono le nostre prospettive più felici, l’immaginazione può avere un forte impatto positivo sul mondo e aprirci a nuove opportunità e potenzialità inesplorate. «Se ci guardiamo attorno – continua Matteo – vediamo che siamo persi in una società smarrita. Abbiamo compreso che non esiste più un ordine e cerchiamo, a tentoni, di compiere il prossimo passo. Dovremmo invece capire che abbiamo bisogno di uscire dalle mura del pensiero lineare e dalla crisi della paura per guardare lontano e trovare un altro immaginario».

Approfondiamo quindi con Matteo un concetto che, anche nella visione di Italia che Cambia, è fondamentale per la costruzione di un futuro diverso. «L’immaginario è l’insieme delle immagini che ci vengono raccontate con più intensità e che ci sono entrate dentro più profondamente. Chiediamoci allora: cosa c’è adesso nel nostro immaginario? Perché continuiamo a raccontarlo? E perché non siamo ancora capaci di creare delle alternative? Dovremmo partire dalla consapevolezza di cosa c’è adesso e quindi indirizzarci verso un cambiamento di immaginario».

Che ruolo ha in questo la filosofia? «La filosofia può essere la miccia di una rivoluzione e quindi deve essere anche pratica, non solo teorica. La filosofia, intesa come chiave di apertura e di rottura, è sicuramente una risposta a diversi problemi di oggi, perché molti nascono proprio dal fatto che non siamo capaci di guardare oltre il nostro sistema di pensiero. La filosofia ci insegna invece ad accettare e accogliere una diversità, un’alternativa».

Voglio concludere quest’articolo con una frase di Matteo che a mio avviso riassume bene il suo lavoro di ricerca ed il suo approccio al cambiamento e all’evoluzione. «Guardarsi attorno per cercare narrazioni e immagini che ci dicono chi siamo, guardarsi indietro per capire dove eravamo e poi guardare lontano per capire, e immaginare, dove vogliamo andare».

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Teatri Riflessi, tra arte e comunità uno sguardo contemporaneo
Teatri Riflessi, tra arte e comunità uno sguardo contemporaneo

Banditismo, balentia e mito del bandito in Sardegna secondo Marta “Jana sa Koga” Serra
Banditismo, balentia e mito del bandito in Sardegna secondo Marta “Jana sa Koga” Serra

Liquida, il festival che trasforma Codrongianos nel polo vivace della letteratura giornalistica
Liquida, il festival che trasforma Codrongianos nel polo vivace della letteratura giornalistica

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il punto sull’energia e poi crescita delle imprese, siccità e incendi – INMR Sardegna #40

|

Dalla parte della legalità: la missione di Cives inter pares e il suo impegno per i cittadini alla pari

|

Overtourism, quando il turismo smette di essere viaggio e diventa scorciatoia

|

Come costruire un’Europa più equa e coesa

|

Siccità in Sicilia, la gestione della rete idrica tra irregolarità e lavori mai realizzati

|

Parco Don Bosco di Bologna, Prospettive Vegetali scende in campo per tutelarlo

|

È partito il Sarvego Festival 2024: storie, libri e illustrazioni per piccoli e grandi in Val Borbera

|

Falco della Regina, Grifone e Tonno rosso: la speculazione energetica è un pericolo per la biodiversità della Sardegna

string(9) "nazionale"