7 Feb 2022

Fridays For Future guida la campagna per salvare il territorio di Portofino

Scritto da: Valentina D'Amora

"Il territorio di Portofino sta rischiando un danno irreparabile al contesto paesaggistico e ambientale". Così il gruppo dei Fridays for Future ha lanciato una campagna per la tutela di questo gioiello della riviera ligure da un intervento edilizio che presenta forti dubbi dal punto di vista normativo e, soprattutto, della sostenibilità.

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Genova - Portofino è una perla verde-azzurra, dove il paesaggio e l’opera dell’uomo camminano in equilibro su un filo sottilissimo che la rende tanto incantevole quanto fragile. La consapevolezza che il borgo sia così delicato impone che ogni intervento urbanistico venga valutato con estrema attenzione. Proprio per questo motivo i ragazzi di Fridays for Future hanno lanciato una campagna per tutelare Portofino.

I MOTIVI DELLA CAMPAGNA

Recentemente sono stati avviati dei lavori di scavo sulla collina a monte della chiesa di San Martino, monumento di pregio storico-artistico, riconosciuto dal Ministero della Cultura e soggetto a vincolo architettonico con potenzialità archeologica molto alta. Il cantiere è stato aperto per la costruzione di due ascensori interrati a uso esclusivo di due edifici privati.

«Questo episodio rischia di rendere il territorio di Portofino sfruttato in maniera insostenibile», sottolinea Fabio Manzella di Fridays For Future. «Il pendio dove verranno eseguiti i lavori è un’area che geologicamente non ha stabilità ed è soggetta a fenomeni franosi, documentati da eventi storici e dalla cartografia ufficiale. Gli scavi rischiano di dare avvio a un pesante dissesto idrogeologico nell’area adiacente alla chiesa e a conseguenti danni irreversibili alle strutture murarie e alle decorazioni che lo caratterizzano».

portofino
Portofino. Immagine tratta dal sito della petizione

Qual è il punto? «L’ente pubblico preposto ha dato l’autorizzazione ai lavori secondo una normativa non aggiornata e soprattutto non più in vigore. Risulta così ancora più evidente l’enorme interesse di privati che vogliono scavallare le leggi e utilizzare un bene comune secondo i propri scopi». Fabio Manzella rimarca che i Fridays for Future non si scagliano a priori contro le opere, anzi. «Riteniamo giusto però che vengano portate avanti non solo in ottica sostenibile, ma soprattutto nella prospettiva che costituiscano un miglioramento effettivo delle condizioni idrogeologiche di questo territorio così fragile».

LE AZIONI

La campagna di Fridays for Future prevede innanzitutto una raccolta firme, condivisa e sostenuta tantissime realtà sia nazionali che del territorio: da Legambiente, Italia Nostra, all’Istituto Internazionale Studi Liguri, all’associazione “Tutti per il Parco“, passando per l’associazione ISDE – Medici per l’ambiente e molti altri.

Cosa chiede la petizione? Viene espressamente richiesto che le autorità preposte alla tutela del patrimonio pongano in essere tutti i provvedimenti necessari onde evitare danni irreparabili all’intero contesto paesaggistico e ambientale. Ad avvalorare i timori di tutti i firmatari, alla lettera è stata allegata una dettagliata relazione geologica di quasi venti pagine che illustra tutti i rischi dell’operazione. «La raccolta firme sta procedendo molto bene, in pochi giorni ne abbiamo raggiunte oltre un migliaio, sinonimo che la questione è molto sentita».

Amici di portofino
Portofino
E IL PARCO NAZIONALE?

Quello di Portofino potrebbe diventare il parco nazionale più grande d’Europa; in tanti si sono già mobilitati, primi tra tutti i ragazzi di Fridays for Future (ce ne hanno parlato qui), ma come sta procedendo l’iter? «Le nostre azioni in favore del parco nazionale continuano: stiamo chiedendo a gran voce che il parco venga finalmente istituito con tutti i 22 comuni identificati inizialmente da ISPRA».

Come sottolineano i ragazzi, non farlo getterebbe alle ortiche una preziosa opportunità per il territorio, serbatoio di occasioni di sviluppo, sia dal punto di vista economico che culturale, per rilanciare e al tempo stesso salvaguardare l’area, valorizzandone le bellezze e promuovendo un turismo più responsabile. «L’auspicio ora è che tutti i Comuni coinvolti e il Ministero della transizione ecologica si occupino, finalmente, di questo parco, che potrebbe attirare in Liguria diversi milioni di euro», conclude Manzella.

I firmatari della petizione: ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE AMICI DEL MONTE DI PORTOFINO, ASSOCIAZIONE PER IL MONTE DI PORTOFINO, COORDINAMENTO PER IL PARCO NAZIONALE DI PORTOFINO, ASSOCIAZIONE “TUTTI PER IL PARCO”, FRIDAYS FOR FUTURE – LIGURIA, ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STUDI LIGURI – SEZIONE TIGULLIA, ITALIA NOSTRA – LIGURIA, LEGAMBIENTE – LIGURIA, TIGULLIANA, ISDE MEDICI PER L’AMBIENTE.

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