15 Apr 2022

Libri, film e profili da seguire per saperne di più sulla guerra (e sulla pace)

La redazione di Italia che Cambia segnala una serie di letture, film, documentari e profili da seguire per comprendere meglio quello che sta accadendo in Ucraina, e non solo.

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Gli spazi di un articolo, a volte, sono troppo angusti per chi abbia sete d’informazione su questioni estremamente complesse come una guerra in corso. Dunque ecco a voi una serie di consigli su libri, film, documentari, approfondimenti e profili da seguire per restare aggiornati e capire più a fondo la guerra in Ucraina (e tutte le altre guerre).

LIBRI

Ucraina 2009-2019. Appunti da un paese che non c’è più 

Stefano Grazioli è un giornalista che si occupa di politica estera (e in particolare dell’ex Urss) per testate come Limes, East, Il Riformista, Lettera43, Linkiesta, La Stampa. Negli anni ha collezionato molti articoli sulla situazione in Ucraina, preziosi per capire come si è arrivati ai fatti attuali. Gli articoli più significativi sono raccolti in questo libro, che spiega come dopo la rivoluzione arancione del 2004 e quella di Euromaidan del 2013-2014, l’ex repubblica sovietica sia rimasta in bilico tra Russia e Occidente, diventando teatro di una guerra per procura tra il Cremlino e la Casa Bianca. 

La banalità del male

Quando si parla di guerra non si può prescindere dalla lettura di questo grande classico, sempre terribilmente attuale. Hannah Arendt assiste in aula, come giornalista, al processo ad Otto Adolf Eichmann, accusato di aver commesso, in concorso con altri, crimini contro il popolo ebraico e numerosi crimini di guerra sotto il regime nazista. Il libro che ne emerge è bello e inquietante al tempo stesso e sviscera i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro il caso Eichmann. Il Male che Eichmann incarna appare “banale”, e perciò tanto più terribile, perché i suoi servitori sono grigi burocrati.

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Lettere contro la guerra

Tiziano Terzani ha vissuto molte vite. Questo libro è la prima tappa di un pellegrinaggio di pace. Questo libro è a detta dell’autore, scomparso nel 2004, un pellegrinaggio compiuto da un uomo che, nel corso della sua vita, è stato un cronista coinvolto in prima persona nella realtà che descriveva; un giornalista capace d’individuare per istinto i segni che un determinato avvenimento lascia sul territorio sconfinato della Storia; un narratore con una voce unica, spesso fuori del coro, sempre autentica e piena di comprensione.

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Armi, acciaio, malattie

Perché gli europei hanno assoggettato gran parte degli altri popoli? Jared Diamond ci porta alle radici della nostra cultura, per capire come alcune caratteristiche geografiche, ecologiche e territoriali abbiano contribuito a costruire una società occidentale fortemente aggressiva e bellicosa. Attingendo alla linguistica, all’archeologia, alla genetica molecolare e a mille altre fonti di conoscenza, l’autore riesce a condurre questo “tour de force” storico-culturale con sorprendente maestria, affiancando aneddoti personali a racconti drammatici o a spiegazioni di complesse teorie biologiche, che affronta con abilità di divulgatore.

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Le parole sono finestre oppure muri

Cosa c’entra un libro sulla comunicazione, quando parliamo di guerra? C’entra… eccome. La risposta alla guerra passa anche attraverso la costruzione di una cultura della pace. In questo libro lo psicologo umanista Marshall Rosenberg illustra le asi di questo strumento rivoluzionario da lui inventato. Grazie a racconti, esempi, semplici dialoghi, questo libro insegna a manifestare comprensione rispettosa per i messaggi ricevuti, a modificare gli schemi di pensiero che portano alla collera e alla depressione, a dire ciò che desideriamo senza suscitare ostilità e infine a comunicare utilizzando il potere curativo dell’empatia.

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Lo zen e l’arte di salvare il pianeta di Thich Nhat Hanh.

Thich Nhat Hanh, da poco scomparso, è stato un poeta, studioso, attivista per la pace e maestro zen in grado di unire la meditazione ad azioni straordinarie per la pace e la giustizia sociale. Con questo libro offre una guida per essere più lucidi, più compassionevoli e più coraggiosi nell’affrontare le svariate crisi, dalla guerra alla crisi ecologica, che il mondo sta affrontando. Poiché è stato il nostro modo di vivere e di pianificare il futuro a portarci in questa situazione, dobbiamo guardare in profondità dentro noi stessi per trovare una via d’uscita, non solo come individui ma come collettività. 

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FILM E DOCUMENTARI

“Donbass” di Sergei Loznitsa

Nel Donbass, una regione dell’Ucraina orientale, ha luogo una guerra ibrida, che coinvolge un conflitto armato aperto insieme a uccisioni e rapine su scala di massa perpetrate da bande separatiste. Nel Donbass, la guerra è chiamata pace, la propaganda è pronunciata come verità e l’odio è dichiarato come amore. La vita è soffocata dalla paura e dal sospetto; cosa è reale e cosa è una fake news? “Donbass”, in definitiva, non è il racconto di una regione, di un paese o di un sistema politico. Racconta un mondo perso nella post-verità e nelle false identità. Riguarda ognuno di noi. Vincitore del premio per la regia nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes.

“Ukraine on fire” di Oliver Stone

“L’Ucraina in fiamme” è un film documentario del produttore ucraino Igor Lopatonok e del regista americano Oliver Stone. Per secoli l’Ucraina è stata al centro di un braccio di ferro tra le potenze imperialiste che cercavano di controllare le sue ricche terre e l’accesso al Mar Nero. “Ukraine on Fire” di Igor Lopatonok fornisce una prospettiva storica delle profonde divisioni nella regione che hanno portato alla Rivoluzione arancione del 2004, alle rivolte del 2014 e al violento rovesciamento di Yanukovich. Secondo la tesi portata avanti nel documentario l’evento descritto dai media occidentali come una rivoluzione popolare, è stato almeno in parte un colpo di stato sceneggiato e messo in scena da gruppi nazionalisti e dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Il giornalista investigativo Robert Parry rivela come le ONG politiche e le società di media finanziate dagli Stati Uniti siano emerse dagli anni ’80 in sostituzione della CIA nel promuovere l’agenda geopolitica americana all’estero.

PROFILI

Olga Tokariuk

È una giornalista indipendente ucraina. Ha collaborato con Rai News 24, Radio 3, Ansa. Vive a Kiev, in Ucraina e racconta quotidianamente sulle testate internazionali e sui suoi profili social il conflitto in Ucraina.

Twitter: https://twitter.com/olgatokariuk 

Francesca Mannocchi

Volto noto al pubblico di La7 e non solo, la giornalista romana Francesca Mannocchi è una delle inviate di guerra più stimate per il suo racconto coraggioso da diverse zone di conflitto e lo è diventata ancor di più nel 2022 dallo scoppio del conflitto in Ucraina.

Twitter: https://twitter.com/mannocchia 

Alessandro Orsini

Alessandro Orsini è direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS e del quotidiano Sicurezza Internazionale. È diventato noto al grande pubblico per le sue analisi fuori dal coro sulla crisi in Ucraina.

YouTube: https://www.youtube.com/results?search_query=alessandro+orsini 

Dario Fabbri

Dario Fabbri è giornalista e analista internazionale. Consigliere editoriale di Limes, rivista italiana di geopolitica, si occupa principalmente di Stati Uniti e Medio Oriente. È membro della società italiana di studi militari e collaboratore di Conflits, rivista francese di geopolitica.

Twitter: https://twitter.com/dlfabbri 

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