26 Lug 2022

Voci dei boschi, il festival che invoglia le persone a trasferirsi in campagna

Scritto da: Valentina D'Amora

Una rassegna cinematografica in Appennino per rimettere in moto idee e pensieri, restituire ritrovi alla comunità e rispolverare la piazza come luogo di incontro. Si chiama “Voci dei Boschi Film Festival” e si pone un obiettivo importante: attirare il turismo di prossimità e combattere lo spopolamento dei paesi, affrontando tematiche ambientali da svariate angolazioni.

Salva nei preferiti

Alessandria - Sono le 21 – l’orologio della chiesa ha rintoccato da qualche minuto – e Renzo e Angelina, dopo aver lavato i piatti, escono con la sedia sotto il braccio per guardare un film sotto le stelle insieme ai vicini di casa, circondati dal verde e con in sottofondo le cicale che friniscono. No, non è il 1973. È il 2022 e siamo a Paderna, in provincia di Alessandria, una piccola cittadina collinare a lato del fiume Scrivia. Qui, come in altri comuni limitrofi, la piazza vuole tornare a essere uno dei luoghi irrinunciabili di socialità, il tutto grazie al pretesto di un film all’aperto, proiettato sulla facciata della chiesa.

VOCI DEI BOSCHI FILM FESTIVAL

Voci dei Boschi è una rassegna di cinema contadino nata per diffondere una cultura diversa, che stuzzichi negli spettatori la voglia di cambiare vita e andare a vivere in campagna. Si svolge nel verde dell’entroterra alessandrino ed è un “festival gentile, inclusivo e solidale”, come sottolineano gli organizzatori, che per questa seconda edizione hanno lanciato una campagna crowdfunding.

Festival Voci dei boschi

Un evento che vuole essere un modo semplice ma efficace per ricreare una forma di aggregazione tra le persone di questi Comuni, in molti dei quali non c’è nemmeno un bar. E il pubblico è eterogeneo: lo scorso anno infatti sono stati tanti i ragazzi che hanno chiesto di suonare o leggere le proprie composizioni legate al tema ambientale. Per questo motivo quest’anno, dopo le proiezioni, il cartellone prevede aperitivo e musica dal vivo, oltre a dibattiti sui diversi temi, dalla migrazione al ruolo della donna nell’agricoltura nel 2022. «E inviteremo naturalmente tutti gli autori dei film premiati».

Un festival internazionale, interamente dedicato all’agricoltura e all’ambiente, che intende dare visibilità a realtà agricole e contadine e ascoltare tutte quelle voci che parlano delle nostre radici, che sostengono la nostra storia, cultura e tradizione. Promosso dall’associazione Forestieri, fondata con lo scopo di favorire insediamenti stabili nel territorio del Giarolo, in questa edizione le proiezioni del festival seguiranno il filo rosso del tema “Migrazioni, cammini e territori di rifugio”. D’altronde il bosco e la natura sono sempre stati preziosi alleati di chi fugge, dalla guerra, dalla povertà, dalla fame o, semplicemente, dalla città.

Lo definisce “cinema rurale ambientale” Giorgio Martignoni, il direttore artistico del festival: «Tutti i film che proiettiamo sono accomunati da questa sensibilità di fondo, perché non ci sono così tante occasioni per parlare di ambiente, mentre invece è un argomento che interessa moltissimo».

dibattito voci dei boschi
Un momento di dibattito prima della proiezione

«Gli argomenti che vogliamo presentare e proporre, come dice il titolo stesso della rassegna, sono le tante e diverse voci del bosco, che crea un ecosistema capace di protegge e invitare a vivere insieme tutti i suoi abitanti, vegetali e animali». Dietro questo progetto poi è nato un bellissimo gruppo di lavoro, composto da persone che condividono queste idee. «Ognuno di noi è spinto a fare qualcosa di bello, perché capiamo che ha un valore enorme in questo territorio», aggiunge Martignoni.

IL PROGRAMMA

Le proiezioni si terranno da giovedì 4 a domenica 7 agosto, tra Costa Vescovato e Avolasca. E nel frattempo tutti i venerdì sono previste delle “serate di avvicinamento” nei Comuni limitrofi, come Paderna, Rocchetta Ligure, Carezzano. Un modo per invitare le persone al festival, regalando a tante famiglie una serata diversa. «L’intento è quello di ospitare artisti di livello nazionale e internazionale nel nostro territorio e di offrire anche un intrattenimento di qualità, con concerti e performance artistiche, tra letteratura e fotografia».

Ognuno di noi è spinto a fare qualcosa di bello perché capiamo che ha un valore enorme in questo territorio

Ci sarà poi un pranzo multietnico per includere le comunità straniere che si stanno insediando nel territorio. E, a proposito di convivialità, per l’occasione tutti i produttori di vino della zona si uniranno per produrre un vino dedicato al festival “Costa Mescolato”, frutto di tutte le loro uve insieme. Un progetto da replicare in tutte le valli.

Voci dei Boschi, voluto e promosso dal comune di Costa Vescovato e dall’associazione Forestieri, è stato finanziato dalla Cassa risparmio di Alessandria e dalla Cassa di risparmio di Tortona.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
“Vieni a vivere in montagna”, il progetto per riabitare i territori alpini
“Vieni a vivere in montagna”, il progetto per riabitare i territori alpini

Salvare i borghi italiani dall’overtourism: ecco le proposte del turismo responsabile
Salvare i borghi italiani dall’overtourism: ecco le proposte del turismo responsabile

Con Ricarica Foto Festival si dà voce alle aree rurali dell’Oltrepò Mantovano  
Con Ricarica Foto Festival si dà voce alle aree rurali dell’Oltrepò Mantovano  

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Smascheriamo il black friday – #1030

|

Pellicce vere, ecco come riconoscerle (ed evitarle)

|

Gruppi d’acquisto solidali, da 30 anni l’alternativa etica e sostenibile alla grande distribuzione

|

Vicinato solidale: l’abitare collaborativo come antidoto alla solitudine

|

I trasporti in Calabria sono molto meglio di quello che pensiamo – Calabria sarai Tu #5

|

Con il rating di sostenibilità l’assicurazione costa meno se ci si comporta in modo virtuoso

|

Napoli inVita: ricostruire la memoria del Rione Sanità partendo dall’identità napoletana

|

Il turismo outdoor? Se non è davvero sostenibile non può esistere

string(8) "piemonte"