1 Dic 2022

Gli avvistamenti record della gazza marina in Liguria

Scritto da: Emanuela Sabidussi

Nuovi avvistamenti sono avvenuti in Liguria e riguardano animali che, in numero così massiccio, non si vedevano da molto tempo. Parliamo della gazza marina, uccello parente della coloratissima pulcinella di mare. A spiegarci cosa c'è di insolito è Enrico Carta ornitologo del team di ricercatori dell'associazione di Delfini Del Ponente.

Salva nei preferiti

Imperia - Nuovi avvistamenti record, ma questa volta la protagonista è ancora più insolita: è ciò che ha rilevato e diffuso l’associazione Delfini Del Ponente in queste ultime settimane. Si tuffa in mare. Nuota sott’acqua e poi riemerge come se nulla fosse.

Un avvistamento che ha scatenato lo stupore di tantissimi cittadini in Liguria, ma anche nel Lazio, in Campania, in Sicilia e in Puglia che, davanti a un uccello che si muove nell’acqua come un pesce, con la stessa tranquillità e agilità, sono rimasti esterrefatti. Ed infatti, come spiegano i biologi e i ricercatori dell’Associazione Delfini Del Ponente, questo è un avvistamento molto particolare. È quello della gazza marina.

PB227704 2
Foto di Andrea Carolina Pedrazzini
MA CHE COS’É LA GAZZA MARINA?

Viene spontaneo accomunarla alla gazza comune, per via del nome, ma non è così. La gazza marina è invece una parente della coloratissima pulcinella di mare e, per gli amanti delle specifiche, questo uccello appartiene all’ordine dei Charadriiformes e alla famiglia degli Alcidae. Nel Mar Ligure, dove la sua presenza quest’anno è veramente massiccia, non è la prima volta che viene avvistata, ma la particolarità di questi giorni è proprio il numero importante di esemplari che si stanno osservando con grande frequenza.

«La gazza marina è una specie tipica del nord Europa, le cui maggiori colonie si trovano in Norvegia, Irlanda e Regno Unito», spiega Enrico Carta, ornitologo del team di ricercatori di Delfini del Ponente. «È un migratore regolare e svernante del Mar Ligure e arriva in inverno, generalmente nei mesi di dicembre e gennaio. Poi torna nell’Oceano per trascorrere i rimanenti mesi dell’anno». Grazie alla sua colorazione tipica bianca e nera, le gazze marine somigliano ai pinguini e come questi si aiutano nel nuoto con la coda e con le ali. 

Nelle ricerche che conduciamo i dati possono aiutarci molto ad approfondire e capire le motivazioni di ciò che accade

COME MAI ARRIVA NEL MAR MEDITERRANEO

Ma come mai la gazza marina arriva nel Mar Mediterraneo e specialmente nel Mar Ligure? A rispondere alla domanda è il dottor Carta, che spiega: «Questo uccello si sposta seguendo la linea costiera, quindi diciamo che costeggia le coste atlantiche del continente europeo e poi dallo Stretto di Gibilterra arriva qui».

Si ferma poi volentieri nel Mar Ligure perché è una delle porzioni più a Nord del Mediterraneo e quindi con acque un po’ più fredde. «Altri esemplari invece volano ancora più a sud come dimostrano gli ultimi avvistamenti anche nel Lazio e nel Golfo di Napoli». Inoltre, ha abitudini più costiere di altre specie simili, come la pulcinella di mare, e questo facilita non poco gli avvistamenti

Avvistare una gazza marina quindi è un momento molto emozionante, sia per la particolarità di questo animale, sia per il fatto che in questo inizio di inverno meteorologico il numero di esemplari è veramente importante. Difficile comprendere del tutto ciò che sta succedendo: avvistamenti così corposi non se ne registrano da molto tempo. Come minimo dai primi anni 2000, ma più probabilmente bisogna risalire addirittura ad un secolo fa: pensate che il 25 dicembre 1929 dei cacciatori a Savona ne abbatterono ben 28, per poi interrompersi per mancanza di cartucce.

PB227640 3
Foto di Andrea Carolina Pedrazzini
COME STANNO

Purtroppo tra questi animali non tutti sono in buona salute e c’è anche qualche esemplare che non riesce a sopravvivere: alcuni esemplari sono stati trovati morti a Finale Ligure, ad Alassio e a Imperia. Da un primo esame non sembra che abbiano ferite esterne evidenti e si presentano molto magre. Sarà importante comunque attendere i risultati delle analisi dei veterinari per comprendere meglio cosa sta accadendo.

«Quando le avvistiate provate a scattare una foto o un video e inviateceli», chiedono i ricercatori di Defini Del Ponente e l’ornitologo dell’associazione Enrico Carta. «I dati di tutti possono aiutarci tantissimo nella ricerca e nell’approfondire la sua presenza nel nostro mare!». Dunque aguzzate bene la vista e buoni avvistamenti!

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Umani, lupi, orsi, cinghiali, cervi: come convivere? – Soluscions #1
Umani, lupi, orsi, cinghiali, cervi: come convivere? – Soluscions #1

I veri safari etici non sono quelli che vediamo su Instagram
I veri safari etici non sono quelli che vediamo su Instagram

Dalla Namibia all’Abruzzo, la mattanza di animali selvatici ci dimostra quanto siamo incapaci
Dalla Namibia all’Abruzzo, la mattanza di animali selvatici ci dimostra quanto siamo incapaci

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

L’aggressione della troupe del Tg3 e le altre novità da Libano e Gaza – #998

|

Ashoka presenta quattro nuovi protagonisti del cambiamento italiano. Ecco chi sono

|

Sulla necessità di conoscerci: la mostra Nuragica e la volontà di riscoprire la storia sarda

|

Soluzioni fai da te per stoccare acqua in caso di siccità

|

A Pollenzo si studia il cibo tra consapevolezza, piacere e conversione ecologica

|

Il punto sull’energia in Sardegna, fra comunità energetiche e speculazione

|

“Alter Eco”, un viaggio insolito e alternativo tra le vie della Vienna ecologica e culturale

|

Biennale della Prossimità 2024: la “rigenerazione” dei luoghi napoletani

string(7) "liguria"