30 Gen 2023

La scuola condivisa che esce dalle mura scolastiche: a Chieri un nuovo patto di collaborazione

Scritto da: Lorena Di Maria

E se scuola e territorio collaborassero per rendere l'educazione dei giovani diffusa negli spazi della città? L'Istituto Pascal di Chieri (TO) si è lanciato in una nuova iniziativa e ha siglato un patto di condivisione con l'Amministrazione pubblica per realizzare un progetto di "scuola condivisa": una scuola diffusa dove luoghi della città diventano nuovi e vitali ambienti di apprendimento per ragazzi e ragazze.

Salva nei preferiti

Torino - Possono un polo culturale, un ecomuseo o un podere di campagna diventare scuola? Il fatto che siamo abituati a pensare all’infrastruttura scolastica come quel luogo circoscritto alle quattro mura e composto da banchi e sedie non significa di certo che la scuola non possa essere altro. Oggi siamo qui per dimostrarvelo, portandovi l’esperienza dell’Istituto Pascal di Chieri (TO), che da un po’ di tempo a questa parte sta lavorando alla realizzazione di un progetto ambizioso: intende promuovere l’idea di una scuola condivisa, uscendo dai confini della scuola stessa ed espandendosi al territorio che la circonda e alla sua popolazione.

Nel dietro le quinte di questo progetto c’è l’impegno della sua dirigente Nicoletta Coppo e di un gruppo di docenti appassionati. Ve ne abbiamo parlato in occasione del progetto della Scuola Elementare Daisy a cui stanno dando vita e che rappresenta il primo istituto ad adottare a tutti gli effetti il metodo finlandese in Italia, con l’accreditamento del Ministero finlandese.

Patto di Collaborazione1

Ma si sa, chi ha tanta voglia di fare non si ferma a una sola idea ed è così che Nicoletta Coppo e il corpo docenti dell’istituto Pascal si sono lanciati in una nuova impresa, ovvero dare vita a quella “scuola condivisa” che sognavano per i loro studenti. Lo hanno fatto siglando un patto di condivisione con il Comune di Chieri che quest’anno si rivolge al Liceo Pascal, la scuola media Holden e che l’anno prossimo coinvolgerà anche la scuola elementare Daisy.

Come spiega Nicoletta Coppo, «noi partiamo dalla concezione adottata dall’istruzione del nord Europa che vede la scuola come un presidio sul territorio, che si deve pertanto aprire al territorio inteso come bene comune. Un po’ come un museo che è aperto al pubblico. Ecco, anche la scuola dovrebbe fare lo stesso. Per avvicinarci alla cittadinanza abbiamo iniziato con degli incontri in libreria: i professori, a turno secondo un calendario, hanno tenuto le lezioni ai ragazzi, che erano aperte al pubblico e successivamente abbiamo condiviso le nostre lezioni con l’UniTre di Chieri».

Da un fortunato incontro le docenti dell’Istituto Pascal hanno avviato una collaborazione con l’attuale presidente della Fondazione di Comunità del Chierese Riccardo Civera, che come loro condivide una visione della scuola più inclusiva e diffusa. «Insieme abbiamo pensato quale potesse essere la maniera migliore per condividere la scuola con il territorio» e così è stato: hanno formulato un progetto e lo hanno proposto al Comune di Chieri che lo ha accolto positivamente e ha ufficializzato l’alleanza in occasione della cerimonia che si è tenuta venerdì 20 gennaio.

«Il comune ha apprezzato e ci ha spinti ad andare oltre, pensando ad altri progetti che coinvolgono il territorio». L’obiettivo di tutte le iniziative già avviate e di quelle che si concretizzeranno è creare nuovi ambienti di apprendimento allargati al territorio, avvalendosi di spazi educativi normalmente considerati lontani dalla scuola.

LA SCUOLA CHE ESCE DALLE SUE MURA

«Oggi si fatica a tollerare la scuola in un unico edificio o recinto. La realtà scolastica non è statica ma, quasi per etimologia, dinamica nello spazio, oltre che nel tempo. Noi vogliamo darle forma, e tutto questo nasce e cresce grazie alla bravura dei nostri insegnanti che non mollano mai».

La realtà scolastica non è statica ma, quasi per etimologia, dinamica nello spazio oltre che nel tempo

Oltre agli spazi canonici come le aule dell’Istituto Pascal (comprensivo dell’International Daisy Primary School, della Scuola Media Holden e dei Licei Pascal), le lezioni avranno luogo in luoghi specifici della città. E allora perchè non scegliere le librerie, come la libreria Mondadori e la Libreria Della Torre, quali luoghi in cui sorge il desiderio di sfogliare i libri, di aggirarsi tra gli scaffali in silenzio e con gli occhi pieni di curiosità. Così mettersi alla ricerca di un libro o dialogare con i clienti di passaggio può diventare per ragazzi e ragazze la vera lezione che li stimola a nuove interazioni con il mondo comunemente inteso come “esterno” alla scuola.

Un altro luogo scelto dall’Istituto per svolgere le lezioni sarà un podere in campagna, dove un vasto prato con alberi da frutta e il ronzio degli insetti diventeranno lo sfondo della voce degli insegnanti. Non manca poi lo studio d’arte di Monica, docente dell’Istituto, che ha dato vita a un laboratorio all’interno di un palazzo antico e arricchito di affreschi in fase di restauro, dove gli studenti possono cimentarsi con le tecniche di pittura.

Altri esempi non mancano di certo. Il Munlab, ovvero l’Ecomuseo dell’argilla di Cambiano intende offrire la conoscenza dell’educazione ambientale e i saperi legati al mondo dell’argilla; oppure il cortile del palazzo di San Filippo che è attualmente sede dei Licei Pascal e luogo storico della città di Chieri. In questo luogo magico che ci parla di storia non mancheranno laboratori di storytelling e attività come letture di libri e racconti.

Patto di collaborazione

Per superare il concetto di scuola intesa esclusivamente come luogo fisico, basta pensare quanto istruttiva possa essere la contaminazione di studenti e studentesse con persone e realtà attive sul territorio. L’Istituto Pascal ha così individuato l’Agricoop Pecetto, una cooperativa agricola che si mette a disposizione per sviluppare progetti finalizzati all’educazione alimentare e ai consumi consapevoli; oppure l’Associazione Nessuno, che ha sede al Polo Culturale Lombroso16 di Torino e che già in passato attivato collaborazioni stimolanti con l’Istituto.

UNO SCAMBIO INTERGENERAZIONALE

Come accennato, verso un concetto di scuola condivisa e diffusa l’Istituto Pascal ha avviato nei mesi precedenti diverse iniziative di collaborazione con le realtà del territorio. Parliamo della RSA Casa Maggio, dell’Università della Terza Età e dell’associazione La Banca del Tempo, i cui studenti e cittadini hanno partecipato e partecipano tuttora alle lezioni tematiche tenute dagli insegnanti della Scuola Media Holden e dei Licei Pascal.

Ci accorgiamo quindi di come uscire dalle mura scolastiche e permettere ai giovani studenti di confrontarsi con il mondo non possa che dare vita a una vera “contaminazione intergenerazionale”. Un’occasione di scambio continuo, capace di creare una connessione tra le “vecchie” e le nuove generazioni per stimolarne l’interscambio. In fondo, i giovani hanno molto da offrire al mondo degli adulti e gli adulti hanno molto da restituire ai giovani; e questo patto di collaborazione che guarda al bene comune non può che essere un’occasione per far incontrare diverse generazioni che insieme possono cambiare il mondo.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Festa del libro, a Zafferana Etnea scuole e collettività insieme per promuovere la lettura
Festa del libro, a Zafferana Etnea scuole e collettività insieme per promuovere la lettura

Rete Mamma: famiglie e professionisti uniti per una cultura condivisa della genitorialità
Rete Mamma: famiglie e professionisti uniti per una cultura condivisa della genitorialità

A Catania, liceali a scuola di giornalismo radiofonico con Studenti Reporter On Air
A Catania, liceali a scuola di giornalismo radiofonico con Studenti Reporter On Air

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(8) "piemonte"