13 Feb 2023

Quelle casette colorate che fanno amare i libri: a Genova spopola il bookcrossing

Scritto da: Valentina D'Amora

Può un piccolo ma colorato presidio culturale rigenerare culturalmente un quartiere e promuoverne la socialità? A Genova si stanno diffondendo a macchia d'olio e il fenomeno non ha nessuna intenzione di fermarsi, anzi. Abbiamo parlato con il portavoce di un comitato che si è occupato di realizzare l'ultima delle tante postazioni di bookcrossing in giro per la città.

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Genova - Come si fa a condividere il piacere della lettura con gli altri, facendo avvicinare ai libri anche chi non frequenta abitualmente biblioteche e librerie? Semplice, con il bookcrossing. Ormai si vedono ovunque: su scaffali di banchi del mercato, nell’atrio dei supermercati, fuori dalle vetrine di negozi dismessi; i libri ora si trovano un po’ dappertutto e spesso sono proprio quelli che ci capitano tra le mani per caso a diventare le letture più significative delle nostre giornate.

Quando però si creano sinergie tra comitati di cittadini e associazioni locali prendono forma iniziative più articolate e destinate a fare la differenza. È quello che è successo pochi giorni fa a Pegli, un quartiere elegante, tra i pochi se non l’unico del ponente genovese a non aver subito una trasformazione negli anni d’oro dell’industrializzazione. Spicca, tra gli altri, per il suo lungomare da cui il mare si vede davvero e non è oscurato da gru o container in arrivo.

libri pegli
Uno scatto dell’inaugurazione

Qui ha preso vita una nuova e colorata biblioteca outdoor in un punto strategico del quartiere: si trova in piazza Bonavini, vicino all’ingresso della scuola secondaria di primo grado Alessi e del parco Villa Doria, una zona frequentata da cittadini di tutte le età. Le casette di libri inaugurate lo scorso 4 febbraio sono due, una per adulti e una per bambini, sono accessibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e sono frutto di un efficiente gioco di squadra tra una costellazione di realtà locali che si sono date da fare per rafforzare la cultura e stimolare la socialità nel quartiere. Dal basso.

«Vogliamo che Pegli sia sempre più bella e più viva, con servizi e attrazioni culturali a disposizione di cittadini di tutte le età, ma anche di turisti», spiegano dal Comitato Pegli Bene Comune, in prima linea in questa iniziativa. Ne ho parlato con Roberto Bordi, portavoce del comitato.

Roberto, raccontaci: com’è nata l’idea?

L’idea è nata a fine novembre all’interno del comitato, che svolge varie tipologie di attività non solo a Pegli, ma in tutto il versante a ponente della città. Per prima cosa abbiamo inviato una mail al Municipio VII, per chiedere di autorizzare l’iniziativa e di darci una mano a realizzare una postazione bookcrossing.

Questa idea ha il potenziale per promuovere e diffondere la cultura anche e soprattutto tra coloro che non sono abituati a frequentare le librerie

Non avendo una biblioteca nel quartiere, ci siamo resi conto che questa idea ha il potenziale per promuovere e diffondere la cultura anche e soprattutto tra coloro che non sono abituati a frequentare le librerie. L’amministrazione ha aderito subito con grande entusiasmo e ci ha supportato in tutti i passaggi di sua competenza, inclusa l’installazione delle due casette.

E poi come vi siete mossi?

Abbiamo ragionato su come procedere su due livelli. Innanzitutto ci siamo chiesti: “Dove recuperiamo i libri?”. Così abbiamo preso contatto con un’associazione culturale di Pegli, Donne Insieme, composta da donne appunto che svolgono varie attività rivolte a over 65, tra cui la gestione settimanale del punto prestiti di una speciale biblioteca di quartiere aperta ai soci.

Loro ricevono costantemente in dono tantissimi libri per adulti e si sono rese disponibili a supportarci: ce ne hanno già regalati parecchi e la collaborazione proseguirà nel tempo, perché riforniranno continuamente la nostra postazione. La casetta di libri per bambini invece viene riempita con i testi donati da un’altra realtà, la cooperativa Omnibus, che si occupa di anziani, bimbi e ragazzi con disabilità.

E poi le casette: siamo entrati in contatto con una bella realtà del CEP, il Centro Zenit, un centro educativo per bambini, che ci ha raccontato che un po’ di tempo fa, all’interno del CEL – Centro Educazione al Lavoro – La Torretta – il quale si occupa di formare e far lavorare ragazzi in situazioni critiche o di svantaggio – ne erano state realizzate alcune. E sono stati proprio loro a donarcele!

bookcrossing
Come stanno rispondendo i pegliesi?

In questi pochi giorni si è già instaurato il meccanismo virtuoso del “lascia e prendi”, per donare alla comunità i libri che abbiamo già letto e portarci a casa qualche nuova lettura. E i nostri volontari – che si alternano per controllare i libri e sistemarli, in modo che il servizio sia sempre operativo – hanno già visto i primi ragazzini della scuola secondaria poco distante aprire le casette e mettere dei libri nuovi. Quindi per ora l’adesione è alta e tocca tutte le fasce d’età.

Cosa avete in programma ora?

Adesso puntiamo ad allargarci. Dopo questa prima postazione, abbiamo intenzione di ampliare il raggio d’azione e coinvolgere il più possibile anche i commercianti. Stiamo pianificando, infatti, di creare una rete di bookcrossing nei negozi di Pegli: per ora da parte della presidente del CIV è già arrivata un’entusiasta adesione informale. L’obiettivo ora è diffondere il più possibile questa nuova pratica culturale, nel quartiere e non solo.

Al progetto hanno partecipato: il Municipio VII Genova Ponente, che ha fornito le autorizzazioni e s’è occupato del montaggio e dell’installazione delle casette; l’associazione culturale Donne Insieme e la Cooperativa Omnibus, che hanno fornito i libri; l’Arciragazzi Prometeo e la cooperativa Agorà che hanno donato le casette costruite nell’ambito del progetto BookTrek finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e il Centro educativo Zenit del CEP che le ha custodite; infine la Biblioteca Rosanna Benzi.

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