23 Feb 2024

Officina Naturae: acquistare detergenti e cosmetici etici ed ecologici è possibile – Io Faccio Così #399

Intervista di: DANIEL TAROZZI
Video realizzato da: PAOLO CIGNINI

Insieme a Pierluca e Silvia, fondatori di Officina Naturae – azienda romagnola che si occupa di detergenti e cosmetici ecologici ed etici – facciamo un viaggio che tocca i molti aspetti del consumo critico, della riduzione dell'impronta ecologica all'abbandono delle plastica, fino ai tentativi di greenwashing. Il tutto per rispondere a una domanda: come faccio a vivere in maniera più sostenibile nella vita di tutti i giorni?

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Rimini, Emilia-Romagna - Una ventina d’anni fa Pierluca e Silvia, una coppia romagnola, si sono resi conto che esistevano ancora poche soluzioni per praticare il consumo critico in casa: pochi saponi ecologici, pochi detersivi alla spina, pochi cosmetici cruelty free. Questo vuoto li condizionava poiché volevano avere un impatto sociale e ambientale il più contenuto possibile. E allora cos’hanno fatto? Molto semplice: hanno creato loro un brand che realizzasse e commercializzasse prodotti con queste caratteristiche! Comincia così la storia di Officina Naturae.

È proprio in Romagna, alla Macrolibrarsi Fest, che incontriamo Pierluca Urbinati, con il quale facciamo una piacevole chiacchierata – riassunta nel video che trovate qui sotto – sulla storia di Officina Naturae e sul mondo dei prodotti cosmetici e detergenti in generale. Come la sua conterranea Angela Persiani di Cuscini Bio, anche Pierluca ci apre gli occhi spiegandoci tutto ciò che si cela dietro prodotti di uso quotidiano e apparentemente innocui, che invece spesso nascondono un impatto ambientale molto forte, costi sociali elevati, pratiche crudeli nei confronti di altri esseri viventi – come i test sugli animali – e altri “scheletri nell’armadio” che chi pratica consumo critico vuole eliminare.

LA POLITICA COMMERCIALE DI OFFICINA NATURAE

«Noi abbiamo cercato di rispondere a quelle che sono tutte le esigenze di una famiglia – spiega Pierluca presentando la filosofia a cui si ispira Officina Naturae – quindi si va dai detergenti per la casa ai cosmetici per la persona o per i bambini». I fondatori vengono dal mondo dei gruppi d’acquisto solidali e la strategia commerciale del brand rispecchia la loro sensibilità da questo punto di vista: «Vendiamo a erboristerie, negozi di alimentari biologici, bio profumerie; non siamo nella GDO per scelta, perché preferiamo sempre avere un rapporto diretto con i nostri clienti, che siano privati o rivenditori».

Pierluca si dilunga su questo aspetto, fondamentale per comprendere l’approccio di Officina Naturae: «Carlo Petrini sostituisce l’idea di siamo consumatori con quella di coproduttori, poiché ogni volta decidiamo cosa produrre tramite le nostre scelte, preferendo un prodotto piuttosto che un altro». Il tutto va però contestualizzato nella realtà quotidiana, poiché «non sempre abbiamo il tempo di andare a informarci, approfondire, indagare su ogni singolo acquisto».

officina naturae - staff
OCCHIO AL GREENWASHING

In apertura parlavamo di com’era la situazione vent’anni fa, del grande gap che ha spinto Pierluca e Silvia alla scelta di aprire Officina Naturae. “Ma allora nel settore della detergenza e della cosmesi è cambiato parecchio?”, ci chiediamo e chiediamo al nostro intervistato. «Di produttori di detergenti per la casa ecologici e cosmetici naturali non c’erano molti», ci viene spiegato. «Le prime linee di prodotti venivano importate dalla Germania, poi nel tempo si è creato un trend che ha sempre più fatto presa sui consumatori e, che sia stato per scelta o per moda, sono nate diverse aziende».

Naturalmente non sono state tutte rose e fiori: sin da subito si è creata un po’ di confusione perché da parte di parecchi marchi, specialmente negli ultimi tempi, c’è stato molto greenwashing, come fa notare anche Pierluca. «Oggi vengono pubblicizzate azioni virtuose grazie alle quali si dovrebbe salvare il mondo, ma fino a ieri le stesse realtà che promuovono queste azioni hanno fatto quello che volevano, senza riguardo per ambiente, salute e tutela dei lavoratori».

Carlo Petrini sostituisce l’idea di siamo consumatori con quella di coproduttori, poiché ogni volta decidiamo cosa produrre tramite le nostre scelte

RIDUZIONE DEL PACKAGING E INNOVAZIONE

Un altro grande tema che riguarda il consumo critico è quello dell’impiego dei materiali per gli imballaggi. Moltissimi prodotti, spesso anche solo per questioni legate a marketing e immagine, sono contenuti da confezioni esagerate, costose e inquinanti. Officina Naturae cerca di fare la sua parte anche su questo fronte. «Anche qui qualcosa sta cambiando – fa notare Pierluca – ma è logico che essere un’azienda profit, rimanere sul mercato e mantenersi coerente con le proprie scelte può essere difficile. Però noi, magari a discapito del fatturato, manteniamo questa coerenza, quindi continuiamo a fare innovazione; per esempio abbiamo presentato la nostra linea di cosmetici solidi nel 2019, mentre tre anni fa abbiamo lanciato dei dentifrici in pastiglia».

Officina Naturae sta cercando di andare verso l’eliminazione del packaging e l’utilizzo di materie prime il più possibile provenienti dalla filiera corta, quindi da piccoli produttori locali che permettano sia di avere un pieno controllo del prodotto sia favorire l’economia del territorio. Dal 2014 Pierluca e Silvia si sono orientati verso la bioplastica: «La filiera della materia prima non è da petrolio ma è da canna da zucchero e quindi si può associare a quella della materia prima».

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