12 Feb 2018

Il maestro dai capelli rossi che promuove le buone pratiche

Scritto da: Elena Risi

Un racconto rivolto ad adulti e bambini che promuove il riuso e valorizza l’artigianato. “Il maestro dai capelli di rossi” di Maria Varsalona è una favola pensata per intrattenere lettori di tutte le età e soprattutto per diffondere le buone pratiche di un’economia sostenibile.

Salva nei preferiti

SenzanomeUn bimbo curioso e creativo per raccontare la bellezza del saper fare artigiano. Il protagonista del racconto di Maria Varsalona – “Il maestro dai capelli rossi” – ama disfare gli oggetti per trasformarli in nuovi giochi e grazie alla sua capacità di risvegliare il fanciullo interiore nelle persone intorno a lui, diventa “maestro” per grandi e bambini.

 

Il progetto dell’autrice nasce come un racconto breve, pubblicato nel 2016 da LarioFiere nell’antologia Mondo Artigiano, ma oggi aspira a diventare qualcosa in più. Arricchito dalle illustrazioni dell’artista Nella Valentini e rivisitato il testo originario, oggi il piccolo “maestro dai capelli rossi” vorrebbe trasformarsi in un progetto più ampio, un’occasione di incontro con le scuole o un momento artistico multidisciplinare di sinergia tra diverse espressioni artistiche (come ad esempio musica o teatro).

 

Il racconto di Maria Varsalona, rivolto a adulti e piccini, non vuole essere solo puro intrattenimento fiabesco ma un’occasione di risveglio, per stimolare nei lettori la capacità di riscoprire la poesia insita in ogni cosa intorno a noi. «Per trovare bellezza non bisogna cercare lontano – specifica Maria Varsalona – ma solo guardarsi intorno con nuovi occhi». Questo è lo spirito attraverso il quale l’autrice desidera veicolare un messaggio che valorizzi le buone prassi di economia sostenibile, promuovendo il riuso e valorizzando l’artigianato.

 

Anche la scelta narrativa va in questa direzione. Il racconto breve può arrivare a tutti e il formato agile (32 pagine) può raggiungere anche il lettore più disinteressato e frettoloso.

5876701_orig

«Non parlo della Luna o di Marte, cogliere la bellezza intorno a noi significa anche saper usare ciò che abbiamo già – conclude l’autrice – ed è importante che un’espressione artistica veicoli questo messaggio, senza elitarismo né intellettualismo. Per arrivare a tutti».

 

 

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda
Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

Cosa pensano (e provano) gli e le adolescenti?
Cosa pensano (e provano) gli e le adolescenti?

Genitorialità consapevole, il racconto di Alessia: “Abbiamo ascoltato l’istinto”
Genitorialità consapevole, il racconto di Alessia: “Abbiamo ascoltato l’istinto”

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Corruzione e mafia ai vertici della politica siciliana. Che succede? – #916

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

|

Basta favori ai mercanti d’armi: la finanza etica si mobilita contro l’industria bellica

|

Treat It Queer Foundation: l’arte per combattere l’invisibilità sanitaria

|

La Liguria paga i cacciatori per uccidere i cinghiali, le associazioni si mobilitano

|

Salviamo il Grande Albergo delle Fate, simbolo di sostenibilità in Calabria 

string(9) "nazionale"