Comincia tutto dalla relazione. Fra donna e donna, prima ancora che fra formatrice e allieva. È per questo che Alessia, ideatrice della Womanboss Academy – ne abbiamo parlato qui e nei prossimi giorni la conosceremo meglio con un’intervista approfondita –, ha organizzato una pre-selezione per incontrare le aspiranti imprenditrici che hanno un’idea in testa ma non si sentono ancora pronte a buttarsi a capofitto nella sua realizzazione.
«Prendersi del tempo per valutare e conoscerci è il momento principale, un po’ come preparare il terreno prima della semina», spiega Alessia. «Le preselezioni ci servono per conoscerci a vicenda e per definire gli obiettivi».
“A che punto sei ora? Dove vuoi arrivare?”. Sono queste le domande che la coach di Womanboss Academy invita a rivolgersi. Tramite un questionario che verrà somministrato a chi si iscriverà alle pre-selezioni, Alessia potrà conoscere le esigenze di ciascuna e comprendere se la Womanboss Academy è il percorso che fa per lei: «Una volta ricevute e analizzate le risposte al questionario, invierò il mio feedback in merito a quanto il profilo e le necessità delle iscritte si allineano con i contenuti dell’accademia».
Il costo per l’iscrizione alle pre-selezioni – poco più che simbolico – è di 47 euro, che verranno scalati dalla quota d’iscrizione all’accademia che partirà a marzo. In cambio vengono offerti una sessione di coaching individuale e due libri che saranno molto utili anche dal punto di vista della cultura d’impresa, per capire se l’idea imprenditoriale può funzionare.
In uno dei due libri – Donne che creano impresa, pubblicato da Infinito Edizioni – vengono raccontate le storie di donne che ce l’hanno fatta, per scoprire anche come ci sono riuscite: «40 delle 60 partecipanti alle edizioni degli ultimi quattro anni di Womanboss Academy hanno aperto una partita IVA», racconta Alessia. «Sembrano poche, ma lanciare un’attività è un atto che richiede coraggio, unitamente alla capacità di sostenere il progetto nel tempo dal punto di vista economico».
Le preselezioni sono il “momento zero”, servono a stimolare una sensazione razionale e irrazionale su quello che aspetta le aspiranti imprenditrici. E a stabilire una relazione: «Sarà importante anche incontrarci dal vivo – conclude Alessia – per costruire il gruppo umano che parteciperà poi all’accademia».
Se siete interessate a saperne di più cliccate qui.
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