22 Giu 2022

Ecco come cambiare noi stessi e la società attraverso l’aria, l’elemento della mente

La nostra mente, le parole, i pensieri, il modo in cui comunichiamo si collocano, fra i quattro elementi, nella sfera dell'aria. Essa è fondamentale per la nostra vita: respirare è il primo e l'ultimo atto che compiamo durante la nostra esistenza, ma come imparare a farlo per generare benessere interiore ed esteriore? Ce lo spiegaMarie Noelle Urech, ideatrice del metodo Connessione Corpo, Mente, Spirito.

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Secondo le antiche tradizioni, l’aria è tra i quattro elementi quello mediatore tra acqua e fuoco, il punto di equilibrio tra terra e acqua ed è matrice di vita: riusciamo a resistere alcuni giorni senza cibo e senz’acqua, ma senza aria è impossibile sopravvivere. La respirazione è il primo e l’ultimo atto della nostra vita e attraverso essa viene regolato il flusso di ossigeno nei nostri organi interni. La respirazione è alla base di numerose pratiche orientali come lo yoga, il tai chi e il qi gong per equilibrare il prana – che si traduce letteralmente come “vita” ma anche, in base al contesto, come “respiro” o “spirito”.

La vita frenetica e alienata tipica dei paesi occidentali si avvale, ormai sempre di più, di molte di queste tecniche per  tranquillizzare il respiro e quindi la mente, per raggiungere stati meditativi profondi in cui poter sperimentare beatitudine, estasi e connessioni. Le emozioni che spesso ci accompagnano – rabbia, frustrazione, stress – accorciano il nostro respiro, trasformandoci in apneisti senza esserne coscienti e senza immaginare le conseguenze e le ricadute che questa “abitudine” ha sul cervello, sugli organi o sull’energia vitale. 

L’aria è lo stato gassoso della materia che si fa sempre più sottile, invisibile e intangibile. All’aria infatti viene attribuito il mondo delle idee archetipiche, non ancora materializzate, che esistono allo stato potenziale. L’aria rappresenta il mondo delle idee, della mente in tutte le sue manifestazioni, della parola e della scrittura, del pensiero astratto, dell’invenzione, dell’immaginazione e dell’ispirazione. 

Rappresenta tutto il mondo della comunicazione, le relazioni sociali, gli scambi culturali, i flussi del pensiero, la conoscenza ma anche la sapienza. L’uomo ha tre forme di intelligenza che gli permettono di interagire nel mondo: l’intelligenza istintiva che scatta in momenti che si percepiscono minacciosi per la propria sopravvivenza; l’intelligenza razionale che permette di analizzare, valutare e conoscere le cause e gli effetti rispetto a decisioni da prendere, progetti e problemi.

Infine l’intelligenza intuitiva e analogica che pochi riconoscono, perché molto spesso sminuita da una cultura prevalentemente razionale, che permette di associare le immagini a dei concetti, percependo le cose prima che queste accadano. Eppure questo tipo di intelligenza ha permesso grandissime scoperte scientifiche ed è all’origine di invenzioni geniali. Può manifestarsi attraverso sogni, intuizioni e sincronicità, simboli e di immagini. Grandi scienziati, fisici, chimici come Einstein, Bohr, Mendeleev hanno sognato le loro scoperte più importanti. 

«L’aria racchiude tutto il mondo della mente, delle credenze, dei condizionamenti mentali ricevuti dal contesto in cui si nasce e dalla società, dalla religione, dalle mode, dai mass media e dai diktat sociali, politici ed economici che riceviamo quotidianamente. Questi pensieri creano una falsa personalità, l’ego, una sovrastruttura artificiale che ci fa credere di essere noi stessi, di essere quella persona», spiega Marie Noelle Urech.

«Questi condizionamenti agiscono a livello mentale, condizionano la mente a credere certe verità. Il metodo Connessione Corpo, Mente, Spirito (CCMS) permette di riconoscere questi condizionamenti, consci e inconsci, e trasformarli», prosegue l’ideatrice del metodo. Una volta individuati si possono modificare grazie a tecniche energetiche e di consapevolezza che permettono di percepire le differenze importanti tra i diversi modi di pensare. «Non si tratta di un cambiamento razionale, non si può trasformare – come diceva Einstein – un pensiero con la stessa mentalità che l’ha creato».

Per aiutare una persona a cambiare il proprio pensiero bisogna condurla a uno stato di coscienza modificata, cambiare la percezione, seminare una nuova informazione: «Molti di noi, ad esempio, pensano di non meritare di essere felici, di essere rispettati. Non hanno fiducia nella vita. Le nostre credenze creano la realtà che viviamo a livello lavorativo, sentimentale, personale e spirituale. Tutto ciò che viviamo è determinato e modellato dalle proprie credenze», continua Marie Noelle. 

La formazione CCMS permette un lavoro di pulizia molto profondo che arriva a eliminare le prime credenze disfunzionali risalenti all’infanzia. Durante la formazione si raggiungono stati di rilassamento mentale e corporeo attivati attraverso pratiche di respiro profondo che agiscono sul sistema nervoso parasimpatico.

L’aria rappresenta il mondo delle idee, della mente in tutte le sue manifestazioni

Per i facilitatori, per chi offre la propria competenza professionale nelle relazioni di aiuto o di sostegno a persone che attraversano una situazione di crisi, il metodo CCMS consente una migliore connessione con sé stessi e con l’altro, sviluppando una maggiore capacità di ascolto e di percezione delle informazioni che riguardano anche il campo energetico. Si acquisiscono così delle competenze avanzate di comunicazione determinanti per relazionarsi in armonia con una persona in difficoltà o che richiede aiuto.

La comunicazione – che attraverso il corpo, le parole e l’energia è alla base di ogni relazione umana – la ristrutturazione delle credenze ed emozioni disfunzionali, l’immaginazione creativa, la meditazione, le tecniche di respirazione, gli esercizi energetici e sensoriale permettono un cambiamento personale che contribuisce al cambiamento della società: conoscendo sé stessi si può creare un mondo migliore

Per saperne di più sull’argomento clicca qui. Per maggiori informazioni sul corso consulta il sito CCMS 

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