7 Nov 2022

Un museo a cielo aperto nel quartiere Angeli di Caltanissetta: il sogno di Lorenzo Maria Ciulla diventa realtà

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

Il quartiere Angeli, il più antico di Caltanissetta, si sta trasformando in un museo a cielo aperto grazie all’idea di Lorenzo Ciulla, che dopo anni trascorsi lontano dalla sua città ha deciso di ritornare e valorizzare i luoghi di origine attraverso l’arte e la condivisione. I suoi strumenti e le sue modalità di espressione sono la rigenerazione e l'abbellimento urbano grazie al contributo di artisti e cittadini.

Salva nei preferiti

Caltanissetta - Nel cuore di Caltanissetta riprende vita il quartiere Angeli, uno degli angoli più belli della città, anche se ancora poco conosciuto. A volerlo è Lorenzo Maria Ciulla, in arte Il Pittastorie, che ha messo al centro della sua vita l’arte come processo naturale fatto di respiro, espiazione, catarsi e consapevolezza. Diplomato all’istituto d’Arte di San Cataldo, solo dopo aver concluso gli studi incontra la pittura. Dal 2017 ha deciso di trasformare il quartiere in cui è nato in un museo a cielo aperto e da allora, con qualche pausa di mezzo, sono state realizzate sette opere con l’obiettivo di renderlo sempre più vivo.

Tele nuove, materie di scarto, legno, scale, panche, tavoli, vasi, qualsiasi materiale abbia un buon rapporto con il colore per Lorenzo è una possibile opera. È così che ha cominciato a tessere collaborazioni con altri artisti siciliani in progetti di rigenerazione e abbellimento urbano in qualità di artista, ideatore e promotore. A breve Lorenzo inaugurerà anche una casa museo, Spazio Pitta, sempre nel quartiere Angeli, un laboratorio dove sperimentare arte, contaminazione e condivisione. 

Rosk Loste

«Sono nato a Caltanissetta, tra un giro e l’altro per l’Europa e l’Italia nell’arco di questi ultimi anni sono sempre tornato qui. E sono partito dal cuore del quartiere più antico della città che racchiude tante anime e tante bellezze che meritano di essere raccontate e valorizzate», racconta Lorenzo.

Angeli è il più antico insediamento moderno dell’odierna Caltanissetta, è un quartiere ricco di siti di interesse storico-culturale, si caratterizza anche per le casette a tetti bassi e per gli stretti vicoli che si intersecano per aprirsi poi in piccoli slarghi, piazzette e splendidi scorci panoramici. Secondo Lorenzo Maria l’arte e le persone che vivono quotidianamente questo luogo possono contribuire a una vera rinascita.

Il Pittastorie è l’ideatore e il direttore artistico di un percorso che riunisce le sette opere installate all’interno del quartiere Angeli. L’obiettivo è valorizzare questo angolo di Caltanissetta, ma anche attirare un nuovo turismo. La prima opera è stata realizzata da Rosk & Loste, due artisti siciliani che uniscono da sempre la pittura figurativa alla street art. Nel corso del 2021 all’interno del progetto Ambiens, ideato con Legambiente, Barbara Grillo e l’assessorato alla cultura di Caltanissetta, sono state realizzate altre tre opere, un murales dell’artista Otthon e due installazioni da parte dello stesso Lorenzo. 

Da qui ai prossimi dieci anni sogno il quartiere Angeli completamente rinnovato, rivalutato e popolato

«In una delle mie installazioni ho voluto coinvolgere anche le donne che conoscono bene l’arte dell’uncinetto. L’albero realizzato al centro dell’aiuola abbandonata è completamente rivestito da stoffe ricamate. Solo partendo dal basso e da qualcosa che esiste già si può dare un nuovo volto alle cose», continua Lorenzo.

L’ultima opera è stata inaugurata lo scorso 7 ottobre. L’arte contro il degrado, l’arte a favore della salute. È questo il senso del progetto “Mi prendo cura di te”, che nasce grazie a sostegno di privati che condividono con Lorenzo la missione di regalare bellezza. L’opera di Ligama, artista calatino ormai conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, è stata sostenuta dal Progetto Luna, un’associazione guidata da Ersilia Sciandra che si occupa di prevenzione oncologica da circa venti anni. Per celebrare questo importante traguardo Progetto Luna ha voluto appoggiare l’idea di Lorenzo e contribuire a creare nuovi angoli di bellezza all’interno del quartiere. 

«Senza la partecipazione e la sensibilità delle persone del luogo il significato delle opere, nonostante la bellezza, non avrebbe lo stesso ruolo. Nel quartiere ci sono entità molto forti, dall’Istituto Comprensivo Vittorio Veneto – che ha sostenuto anche “Mi prendo cura di te” – alla Chiesa di San Domenico guidata da Padre Rovello. Figure importanti che contribuiscono a creare nuovi tasselli di bellezza diventando testimoni di un percorso artistico che tra i vari obiettivi si pone anche la riscoperta del centro storico con una futura e diversa attrattiva turistica».

lorenzociulla

L’interesse nel e per il quartiere sta diventando contagioso. A breve nascerà un orto urbano, fruibile da tutti i cittadini, all’interno dell’ex campo di bocce grazie a un bando partecipativo del Comune vinto da Legambiente. «Da qualche tempo si assiste a una lenta ma costante ripresa dei centri storici, a partire dalla comunità e dalle persone che li vivono. Istituzioni pubbliche e private insieme ai cittadini possono fare davvero la differenza. Marcello Bellomo è un esempio del processo di cambiamento partito dal basso di un altro quartiere di Caltanissetta. Dobbiamo ripartire da qualcosa che esiste già per non dimenticare da dove veniamo».

Poi ognuno ci mette del suo e lo fa con gli strumenti che gli appartengono. «Da qui ai prossimi dieci anni sogno il quartiere Angeli completamente rinnovato, rivalutato e popolato da tutti coloro che oggi hanno una casa in disuso e che decideranno di riabitare. Sogno di vedere tanta gente per le strade che osserva la storia, l’arte, la tradizione e la bellezza di questo luogo», conclude Lorenzo. “Niente è sbagliato se ti rende felice” è il suo motto. La sua felicità è vedere un quartiere rinascere come museo a cielo aperto. Un sogno che sta diventando realtà. 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Napoli inVita: ricostruire la memoria del Rione Sanità partendo dall’identità napoletana
Napoli inVita: ricostruire la memoria del Rione Sanità partendo dall’identità napoletana

L’orrore del non-luogo e il concetto di spazio nella cultura sarda
L’orrore del non-luogo e il concetto di spazio nella cultura sarda

Theandric, il Teatro Nonviolento dove l’arte diventa veicolo di pace e trasformazione comunitaria
Theandric, il Teatro Nonviolento dove l’arte diventa veicolo di pace e trasformazione comunitaria

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Smascheriamo il black friday – #1030

|

Pellicce vere, ecco come riconoscerle (ed evitarle)

|

Gruppi d’acquisto solidali, da 30 anni l’alternativa etica e sostenibile alla grande distribuzione

|

Vicinato solidale: l’abitare collaborativo come antidoto alla solitudine

|

I trasporti in Calabria sono molto meglio di quello che pensiamo – Calabria sarai Tu #5

|

Con il rating di sostenibilità l’assicurazione costa meno se ci si comporta in modo virtuoso

|

Napoli inVita: ricostruire la memoria del Rione Sanità partendo dall’identità napoletana

|

Il turismo outdoor? Se non è davvero sostenibile non può esistere

string(7) "sicilia"