24 Apr 2023

Da zero all’Autosufficienza per imparare a replicare un modello autosufficiente

“Come avete fatto a realizzare tutto questo?” è la domanda più ricorrente che Francesco Rosso si è sentito fare dai tanti visitatori del Centro di Ecologia Applicata Autosufficienza. Da qui l’idea di un corso che riunisce tutti coloro che hanno contribuito a rendere così com'è oggi il Centro e permettere ad altri di replicare il modello altrove. Fra i relatori anche il direttore di Italia Che Cambia Daniel Tarozzi.

Salva nei preferiti

Cesena, Emilia-Romagna - Autosufficienza è un termine moderno che negli ultimi tempi viene spesso chiamato in causa. Un termine che per le società del passato, soprattutto quelle di matrice contadina, non aveva senso di esistere, perché ritraeva semplicemente lo stato naturale delle cose. Non esistevano i supermercati, gli e-commerce, non c’erano le farmacie. Lo scambio, laddove l’autoproduzione non era possibile, avveniva in contesti di territorio.

Fenomeni sociali come la rivoluzione industriale, la globalizzazione, l’informazione di massa, che inizialmente si pensava potessero migliorare la qualità della vita di gran parte dei cittadini, oggi mostrano in modo inequivocabile i loro limiti, le loro falle.
La specie umana non è mai stata subordinata come oggi. Dipendiamo da qualcuno per l’acqua, il cibo, l’energia, la salute, l’educazione, il divertimento.

autosufficienza2023

Da queste riflessioni è nato il Centro di Ecologia Applicata Autosufficienza, fondato nel 2009 da Francesco Rosso con lo scopo di diventare un luogo resiliente, pronto alle sfide che l’umanità si sarebbe trovata ad affrontare negli anni a seguire. In realtà Francesco era alla ricerca di una casa in campagna per poter coltivare un orto e allevare animali, con l’obiettivo appunto dell’autosufficienza alimentare ed energetica. Nella ricerca si è imbattuto in settanta ettari di terra coperti da bosco e pascoli e dieci di seminativo.

Non sono state tutte rose e fiori. I primi anni sono trascorsi tra corsi di formazione e momenti di osservazione del luogo secondo il principio della permacultura “osserva e agisci”. Poi sono arrivati i primi lavori, l’acquedotto nuovo, sono stati coltivati i primi orti e via via tutto il resto. Anche la ristrutturazione è stata impegnativa avendo voluto e dovuto rispettare il vincolo storico e i principi di sostenibilità. Essere coerente al 100% ha avuto un costo sia economico che energetico ma, come ha assicurato più volte Francesco, ne è valsa proprio la pena. Dal 2011 sono partiti anche i corsi di permacultura, food forest, agricoltura, costruzioni con materiali naturali, agricoltura sinergica.

Vietato non copiare è uno dei principi cardine di Autosufficienza, da qui l’idea del corso Da zero all’autosufficienza

Oggi la Fattoria produce ciò di cui necessita per vivere in modo naturale, senza concimi o sostanze chimiche e riducendo al minimo l’uso di mezzi a petrolio. È autosufficiente dal punto di vista energetico attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili come vento, acqua, fotovoltaico e legna. È un luogo di formazione – quest’anno sono circa 120 i corsi attivi – in cui trovare varie alternative per riappropriarsi del benessere della persona a 360 gradi.

Oggi Autosufficienza è un riferimento a livello nazionale e internazionale in termini di autosufficienza abitativa, idrica, alimentare, energetica, educativa e di salute. Negli anni decine di migliaia di persone sono venute a visitare questo luogo con l’intento di avviare un processo simile. Vietato non copiare è uno dei principi cardine di Autosufficienza, da qui l’idea del corso Da zero all’autosufficienza, un momento di confronto e incontro che racchiude tutta l’esperienza maturata in questi anni, capace di rispondere ai dubbi e alle domande che in questi dieci anni sono stati posti dai visitatori.

«Si tratta di un corso molto richiesto. In tanti ci domandano “ma come avete fatto a fare tutto questo?”. Abbiamo così deciso di riunire tutte quelle persone che hanno contribuito a rendere Autosufficienza ciò che è adesso per condividere il nostro percorso e fare da modello per chi ha desideri simili. L’obiettivo è che questa iniziativa possa moltiplicarsi sempre di più, anche con forme diverse, rispettando le radici e le tradizioni dei vari luoghi», racconta Tommaso Carmenati, responsabile area eventi presso Autosufficienza.

Francesco Angelo Rosso, Elena Parmiggiani, Matteo Mazzola, Enrico Mazzoni, Giulia Sama, Alberto Bartolini, Stefano Berlini, Daniel Tarozzi, Marco Giovannini, Andrea Gilardi e Francesca Romaniello vi faranno compagnia per il primo appuntamento dell’anno di questo nuovo corso. Dal 6 all’11 maggio 2023 – il prossimo è previsto dal 7 al 12 ottobre – sarà possibile cominciare un vero viaggio senza ritorno che vi fornirà tutti gli strumenti necessari per velocizzare la vostra transizione verso un mondo più umano, più equo e sostenibile.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Alice Pomiato, alias aliceful: “La partecipazione sociale è la cosa più sostenibile che ci sia”
Alice Pomiato, alias aliceful: “La partecipazione sociale è la cosa più sostenibile che ci sia”

Erbe officinali e selvatiche, come riconoscerle e usarle nella nostra quotidianità
Erbe officinali e selvatiche, come riconoscerle e usarle nella nostra quotidianità

Le “Erbe ribelli” di Aurelia ci insegnano a riconnetterci alla natura e a riscoprire noi stessi
Le “Erbe ribelli” di Aurelia ci insegnano a riconnetterci alla natura e a riscoprire noi stessi

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(9) "nazionale"