21 Mar 2024

Con Alberea si pianta il futuro adottando o regalando un albero

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

Dal 2022 Alberea, una società benefit, promuove progetti di riforestazione rivolti a privati e aziende in Sardegna e nel Mediterraneo per arginare le conseguenze dell’emergenza climatica. L’obiettivo è aumentare la copertura arborea com’era un tempo nel Mediterraneo per poter conservare ciò che ci è stato lasciato. Grazie agli interventi di Alberea in aree private e pubbliche crescono sempre di più l’attenzione, la sensibilità e la comprensione dell’importanza che le foreste hanno per la sopravvivenza dell'essere umano.

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Medio Campidano, Sassari - Coprono il 31% delle terre emerse del Pianeta, ospitano circa l’80% della biodiversità terrestre, forniscono servizi essenziali per le nostre vite e svolgono un ruolo cruciale nella mitigazione del cambiamento climatico. Le foreste sono habitat preziosi che ci ricordano come era il mondo quando l’essere umano non aveva ancora preso il sopravvento.

Solo negli ultimi 30 anni sono stati persi 178 milioni di ettari di foreste a livello mondiale, un fenomeno conseguenza delle nostre azioni e consumi, con un effetto a catena sulla crisi climatica globale. La Giornata internazionale delle foreste, che si celebra il 21 marzo di ogni anno, serve a ricordare l’importanza di questo ecosistema per le nostre vite, alleato indiscusso anche nella lotta al cambiamento climatico, e quanto le nostre scelte e azioni quotidiane possano fare la differenza. 

Ma c’è (per fortuna!) chi lo fa tutto l’anno, come nel caso di Alberea, una società benefit che nasce dalla necessità di agire contro l’emergenza climatica attraverso progetti di riforestazione in Sardegna e nel Mediterraneo. Il suo primo obiettivo infatti è piantare 15 milioni di alberi entro il 2030. Un sogno che per i fratelli Francesco e Gonare Marongiu, tra i fondatori di Alberea, ha origini nell’esempio del padre Pierpaolo insieme al quale, da bambini e nell’arco di vent’anni, hanno piantato migliaia di alberi rimboschendo alcuni ettari di terreno nel Campidano di Cagliari che fino ad allora erano destinati alla coltivazione del grano.

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Una parte del team di Alberea

In piena pandemia, quando si ripensavano a nuovi modelli con cui intraprendere direzioni e percorsi risolutivi e di cambiamento, Gonare e Francesco, insieme a Carla e Isabel, hanno dato forma a questa attività dedicando un’attenzione sempre più crescente agli alberi, alla vegetazione e al rinnovato rapporto tra uomo e natura. In realtà, già da prima della pandemia, il fenomeno del ritorno alla terra è in crescita, soprattutto tra i giovani; i due fratelli e le rispettive compagne hanno deciso di farlo a modo loro e nel luogo in cui vivono, costruendo una resilienza ambientale e climatica

Sono partiti con esperienze di incubazione in aziende innovative e dopo un anno si sono affacciati sul mercato con Alberea, una proposta di valore rivolta alle singole persone e alle imprese. Hanno scelto alberi autoctoni per valorizzare la biodiversità delle aree, mentre assorbono CO2, e che si adattano perfettamente al clima e al suolo. «Dal 2022 è possibile acquistare sul nostro e-commerce pacchetti Alberea e unirsi al cambiamento. Un progetto di sensibilizzazione che si rivolge non solo a diverse fasce di età, ma anche alle imprese per permettere loro di restituire al territorio in termini ambientali e sociali», spiegano.

Le foreste sono habitat preziosi che ci ricordano come era il mondo quando l’essere umano non aveva ancora preso il sopravvento

«Gli interessi di qualsiasi impresa non possono rispondere solo ai propri azionisti, ma devono rendere conto a tutti quelli che vivono intorno e risentono della loro presenza. Non mancano esempi positivi, da Ermenegildo Zegna – che dagli anni ‘30 riforesta la zona di Biella con centinaia di migliaia di alberi – a Sebastião Salgado, il fotografo di fama mondiale che insieme alla moglie riforesta, da vent’anni, un’area di 700 ettari nello Stato brasiliano di Minas Geiras», commenta Francesco. 

Oggi più che mai è necessario trasmettere l’importanza degli alberi per la salubrità del suolo, degli animali e delle comunità. In città, ad esempio, sono un valore aggiunto per gli abitanti perché mitigano le temperature e donano benessere. La messa a dimora di alberi accresce il valore anche economico delle aree migliorandone la vivibilità. 

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Alberea sente forte la responsabilità sociale di azioni e scelte che possano contribuire al bene di tutti e di chi verrà dopo di noi

«La nostra proposta alle aziende permette non solo di riforestare, ma anche di intraprendere un percorso verso un futuro improntato sul risparmio energetico diminuendo il proprio impatto sul Pianeta. Vogliamo aumentare la copertura arborea com’era un tempo nel Mediterraneo per poter conservare ciò che ci è stato lasciato dai nostri padri e nonni. Inoltre crediamo che un aspetto fondamentale dei piani di riforestazione sia la selezione degli alberi da piantare, in modo da salvaguardare la fauna del luogo, la cultura e i paesaggi. Nei nostri progetti abbiamo scelto di usare specie autoctone capaci di resistere agli stress climatici locali», sottolinea Gonare. 

Alberea sente forte la responsabilità sociale di azioni e scelte che possano contribuire al bene di tutti e di chi verrà dopo di noi. Questo in corso è il secondo anno di messa a dimora delle piante. Durante il primo anno si sono rivolti solo a terreni privati all’interno di aziende agricole appena nate, o poco strutturate, per poi aprirsi e offrire maggiore supporto e competenze per la piantagione in terreni pubblici e sensibilizzare le comunità sul tema dell’ambiente tramite partnership e progetti didattici con associazioni e scuole.

«L’anno scorso abbiamo piantato solo in Sardegna, quest’anno anche in Puglia sempre seguendo un approccio rigenerativo. Abbiamo fatto anche i primi interventi in aree pubbliche, ad esempio in collaborazione con l’Ente Parco Naturale Molentargius-Saline vicino Cagliari. Grazie alla collaborazione di diverse imprese, insieme ai bambini abbiamo messo a dimora circa 400 alberi in un’area che si spera venga vissuta sempre di più dalla cittadinanza. Continueremo a fare degli eventi di sensibilizzazioni affinché questi alberi vengano seguiti anche dopo questa prima fase», continua Gonare. 

La messa a dimora di Alberea non è mai casuale, è sempre preceduta da uno studio della zona, anche da un punto di vista paesaggistico, affinché l’intervento segua dei criteri ben precisi che si discostano molto dalla concezione di piantumazioni di monocolture o di impianti industriali.

«C’è un bel fermento, abbiamo trovato degli interlocutori che non ci aspettavamo. Sia le persone che le aziende sono attente all’argomento, ognuno in modo diverso. Lavoriamo costantemente alla proposta e i nostri servizi sono in continuo smussamento. Abbiamo anche iniziato a lavorare con organizzazioni che non fanno profitto, ad esempio festival culturali, musicali, letterari, con l’obiettivo di veicolare dei messaggi necessari per la sopravvivenza della nostra specie», sottolinea Francesco.

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Con Alberea è possibile regalare, adottare o piantare un albero

I due fratelli – insieme a Carla, Isabel, Gabriella e Roberto, il resto del team Alberea – hanno le idee chiare, hanno in mente e nel cuore il desiderio di lasciare alle generazioni future un posto migliore. Piantare alberi è una delle soluzioni: di certo non è l’unica, ma è essenziale per frenare una crisi climatica che procede più spedita che mai, il processo di desertificazione a cui stanno andando incontro molte regioni italiane e il surriscaldamento del Mar Mediterraneo. Di fronte a questo scenario poco promettente hanno deciso di lanciarsi con Alberea per supportare una rivoluzione e un’evoluzione delle coscienze verso scelte che possano ridurre molto il nostro impatto.

Tutti noi stiamo consumando troppo velocemente le risorse della Terra, quelle stesse da cui dipendiamo. Se come Alberea vuoi promuovere la strada della lentezza e della protezione, del ritorno alle origini e alla saggezza, puoi decidere di regalare, adottare o piantare un albero. Puoi scegliere quali e quanti alberi piantare. Puoi conoscere le caratteristiche degli alberi scelti, sapere come sono state sfruttate dall’uomo nel tempo, seguire la loro crescita e in che modo stai contribuendo al bilanciamento della CO2 che produci con le tue scelte quotidiane. Fai anche tu la tua parte!

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