7 Mag 2024

Elena Asciutti, “cantastorie radiofonica” alla scoperta di fiabe e cantori del mondo

Da dieci anni la catanese Elena Asciutti ha intrapreso un percorso di formazione come moderna cantastorie e con il suo programma radiofonico "Diffusione fiaba", oltre alla riscoperta delle fiabe antiche del Mediterraneo e della Sicilia, in particolare, si è dedicata alla valorizzazione dei cantori di oggi, veri custodi della tradizione orale.

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Catania - La genti lu chiamava Colapisci pirchì stava ‘nto mari comu ‘npisci, ovvero “le persone lo chiamavano Colapesce perché stava in mare come un pesce”. Quella di Colapesce, che secondo la leggenda starebbe ora sorreggendo la Sicilia per non farla affondare, è una delle fiabe popolari più antiche dell’Isola. Ed è stata proprio sentendola decantare con maestria da un attore siciliano che Elena Asciutti ha deciso di trasformarsi in una moderna cantastorie con il suo programma radiofonico Diffusione Fiaba.

«Diffusione Fiaba è un format che esplora il mondo delle fiabe e più in generale della narrazione nelle sue numerose sfaccettature», racconta Elena, che è nata a Catania e che, dopo aver svolto cooperazione internazionale in Cina, Siria, Libano e a Bruxelles impegnata in progetti dell’Unione Europea, da dieci anni lavora a Firenze come responsabile cooperazione internazionale dell’Istituto universitario europeo. «L’obiettivo del programma è quello di condividere il piacere della narrazione e le esperienze dei cantastorie da tutto il mondo, intrattenendo il pubblico con storie meravigliose, in diverse lingue».

Cantastorie diffusione fiaba
Elena Asciutti durante una puntata di Diffusione Fiaba

Un interesse quello per il racconto orale e la figura delle e dei cantastorie nato in età già adulta. «Come tutti i bambini e la bambine – spiega – da piccola amavo le fiabe e avevo la fortuna di avere una nonna che mi raccontava le Storie di Giufà. Ho anche avuto una maestra elementare che, essendo la nipote dell’attore Giovanni Grasso, ci narrava sempre tante storie tradizionali. E ovviamente ero una grande ascoltatrice dei dischi “Di mille ce n’è”».

DALLA SCINTILLA CON LA LEGGENDA DI COLAPESCE AL PERCORSO DI STUDI DA CANTASTORIE

Questa passione condivisa da tanti bambini e bambine però non era andata oltre ed è rimasta sopita negli anni delle superiori, dell’Università e dei dieci anni in giro per il mondo. Dieci anni fa è scattato qualcosa, all’improvviso: «Ero a uno degli eventi del Solstizio d’Estate organizzati da Antonio Presti e mi ritrovai ad ascoltare l’attore siciliano Gaspare Balsamo mentre narrava La leggenda di Colapesce. In quel momento sentii qualcosa di particolare scattare all’interno e mi dissi tra me e me che anch’io volevo essere in grado di raccontare una storia della tradizione orale in quel modo, lasciando le persone in silenzio e rapite dalle parole».

Detto, fatto. Non ci ha pensato più di tanto e sull’onda della passione, a Bruxelles, dove viveva all’epoca, si è subito iscritta alla Scuola di Cantastorie, intraprendendo questo percorso di formazione che continua ancora oggi. «Quando nel 2019, qui a Firenze, alcuni studenti dell’Istituto hanno pensato di lanciare Radio cavolo e cercavano producer ho deciso di farmi avanti con la mia idea di format radiofonico e di podcast sulla fiaba».

Gli ospiti raccontano fiabe e storie, da diverse culture e parti del mondo in modo da dare visibilità al vasto patrimonio della tradizione orale e all’arte della parola dei cantastorie

In quattro anni di fiabe ne ha raccontate centinaia e ha ospitato e messo in rete circa 80 moderni cantastorie. All’inizio infatti Elena aveva cominciato a narrare fiabe antiche del Mediterraneo, decantandole anche in inglese, francese e spagnolo. Il suo profondo interesse per la narrazione però l’ha portata a focalizzarsi sempre di più sulla figura del narratore e man mano a deciso di mettersi alla ricerca e scoperta dei cantastorie di oggi, realizzando che non è affatto una figura scomparsa. Anzi.

IL FORMAT DIFFUSIONE FIABA, TRA CUNTI, STORIE E INTERVISTE AI CANTASTORIE

«Diffusione Fiaba va in diretta ogni secondo e quarto venerdì del mese, alle ore 18 e si rivolge a un pubblico sia di adulti che di bambini. «Il format – dice Elena  – propone incontri e scambi con contastorie ed esperti di fiabe da diverse parti del mondo e la narrazione di fiabe, leggende e racconti meravigliosi. Si tratta di un viaggio alla scoperta della forza universale della tradizione orale. Inoltre, con la rubrica “Contastorie per un giorno” accolgo le proposte del pubblico all’insegna della condivisione del piacere della narrazione».

Cantastorie - Diffusione Fiaba

Ogni puntata  presenta un tema diverso attraverso l’esperienza di un ospite sia cantastorie sia esperto o esperta di tradizione orale. Gli ospiti inoltre raccontano fiabe e storie, da diverse culture e parti del mondo in modo per dare visibilità al vasto patrimonio della tradizione orale e all’arte della parola dei cantastorie in Italia e altri Paesi, celebrando cosi la diversità e il potere della narrazione orale.

E per quanto riguarda il tema di ogni puntata, non c’è che l’imbarazzo della scelta. «Come diceva Calvino nell’introduzione alle Fiabe italiane del 1956: Le fiabe sono vere. Sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che è appunto il farsi di un destino», dice. «Grazie alle fiabe è possibile parlare di tutti gli argomenti delle nostre esistenze. Per questo ogni volta scelgo un tema e invito ospiti in studio che portano la loro conoscenza ed esperienza e che poi raccontano storie insieme. Ci sono anche volte, in cui, invece, ospitiamo cantastorie che collaborano».

E così, tra una fiaba e una leggenda, tra un cunto e una cronaca, in questi anni, Elena oltre a nutrire la sua passione ha “scattato” una bella istantanea dei cantastorie di oggi, di quelli che portano avanti la tradizione ancora in Italia e di quelli che sono attori e testimoni di una vera diaspora dei cantori in giro per il mondo. Una bella fotografia del patrimonio orale di cui sono custodi e che, grazie alla pagina facebook di Diffusione Fiaba hanno persino l’occasione di fare rete.

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