6 Giu 2024

Il Monte Faito è in buone mani, quelle dei cittadini che si sono attivati per tutelarlo e valorizzarlo

Il Monte Faito è in mani sicure da quando, ormai quarant'anni fa, l'associazione Pro Faito si occupa di salvaguardare e tutelare il suo patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale. Non una semplice associazione, ma una grande famiglia che si prende cura di ogni singola foglia, albero, sentiero e abitante del Monte che sovrasta il golfo di Napoli.

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Campania - Per chi nasce e cresce avendo come ninna nanna lo scrosciare delle foglie e il cinguettio degli uccelli, è molto difficile abbandonare completamente il proprio habitat. Ed è proprio questa la condizione in cui è nata e cresciuta l’associazione Pro Faito Luigi Torino Onlus APS ETS, più comunemente conosciuta come Pro Faito. Fondata nel 1984, quest’anno compie ben quarant’anni – direi portati egregiamente. Ne abbiamo parlato con Sergio Napolitano e Dario Russo, rispettivamente Vicepresidente e Presidente dell’associazione.

«La nostra associazione nasceva per rappresentare un po’ quelli che erano i villeggianti del Monte Faito a suo tempo, tradizione poi portata avanti da familiari e figli. Inizialmente come associazione ludica, ora è una ONLUS, una APS e un ETS: si è proceduto a modificare lo statuto, ma gli obiettivi e gli scopi restano quelli della salvaguardia ambientale e del patrimonio culturale e paesaggistico del Monte Faito».

monte faito
GLI OBIETTIVI DELLA PRO FAITO

L’ associazione ETS Pro Faito Luigi Torino Onlus APS è un’associazione senza scopo di lucro, le cui finalità sono di carattere civico, di cittadinanza attiva di solidarietà e di utilità sociale, con rilevanza di interesse pubblico. Nei suoi quarant’anni di attività si è distinta come un’eccellenza del territorio, non solo dal punto di vista ambientale ed ecologico ma anche e soprattutto da quello civile: nel loro animo non è mai scaduto l’interesse nei confronti di questo bosco fatato, anche quando si sono ritrovati completamente soli e hanno dovuto utilizzare forza lavoro.

L’eccezionalità di questa associazione è nella sua presenza costante, maggiore nei periodi in cui vi è più flusso turistico, ma partecipe anche nel periodo invernale. La promozione della salvaguardia, l’educazione ambientale, le azioni di difesa e di contrasto agli usi impropri del territorio, sono accompagnati da lavori meramente pratici: i 200 soci si occupano anche di illuminare le strade dove non vi è l’illuminazione pubblica; viene svolto un lavoro di allestimento e riparazione delle cartellonistiche dei sentieri; vengono ripulite nell’arco della giornata le aree picnic del Monte Faito; svolgono un lavoro di salvaguardia per evitare vengano create discariche – non solo di prodotti da consumo.

Vogliamo che il tempo trascorso qui al Monte Faito sia un tempo di qualità


«Il nostro lavoro è un lavoro a 360 gradi, non ci occupiamo solo di far conoscere il Monte Faito, ma cerchiamo quotidianamente di renderlo vivibile ai pochi che ancora risiedono in zona: svolgiamo anche un’azione più nell’ombra nei confronti dei cittadini in primis e poi verso le istituzioni locali sino ad arrivare alla regione. Siamo vicino agli abitanti e lottiamo per i bisogni logistici che essi possono avere ogni giorno».

L’ARTE PER RIEDUCARE ALLA BELLEZZA DEL MONTE FAITO

Il lavoro più pesante è indubbiamente amare costantemente un territorio, nonostante i suoi tanti difetti. Ma il Monte Faito non è mai stato lasciato da solo, non da quando c’è la Pro Faito. Spesso “terra di nessuno”, ora è terra di tutti: di tutti coloro i quali vogliono rispettarla, vogliono amarla e vogliono viverla e renderla accessibile. «Il nostro impegno nei confronti del Monte Faito è anche di carattere artistico e culturale. Negli anni abbiamo organizzato mostre fotografiche, esposizioni pittoriche e da qualche anno c’è anche il Faito Doc Festival, il festival Internazionale del cinema documentario».

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In foto: Dario Russo, presidente della Pro Faito, e Giorgio Barchiesi, in arte Giorgione

Negli ultimi anni, complice la nascita di diverse associazioni, il Faito sta vivendo una rinascita: tiro con l’arco, passeggiate a cavallo, eventi culinari, presentazioni di libri… e poi il paesaggio si presta a tutto, la sua bellezza è indescrivibile e sempre più persone se ne stanno rendendo conto. «Qualche anno fa è stato organizzato un evento con il Gambero Rosso in cui si è cucinato e parlato avendo come sfondo il bellissimo faggeto. La riapertura della funivia è stata una manna dal cielo: non solo favorisce gli abitanti, ma anche i turisti che provenendo dalle vicine Pompei, Ercolano e Sorrento hanno più possibilità di raggiungere il Monte Faito senza dover utilizzare un auto a noleggio».

Il segreto di questa associazione è nel desiderio di non lasciare mai nessuno indietro: si organizzano eventi per ogni fascia di età, partendo dai bambini – laboratori all’aperto di disegno, di pittura di ceramica, eventi sportivi – sino ad arrivare a eventi per i più giovani e i meno giovani. «In Italia durante gli anni ‘70 e ‘80 vi era la concezione della villeggiatura; ora la situazione è ben diversa: noi cerchiamo di “rubare” un po’ del loro tempo che diversamente avrebbero trascorso soltanto al mare. Vogliamo che però la loro esperienza qui al Monte Faito sia di qualità».

I SEGRETI DELLA PRO FAITO

I segreti della Pro Faito, contrariamente all’accezione, sono alla luce del sole. «Il miglioramento del Monte Faito è dovuto a una grande sinergia che negli ultimi anni si è venuta a creare tra gli enti locali e i privati. In zona vi è un’offerta turistica maggiore rispetto agli ultimi anni: non solo bed and breakfast, affittacamere o alberghi; nelle scorse settimane siamo andati a seguire alcuni lavori al Faito e abbiamo incontrato lungo il cammino diversi stranieri che facevano trekking. Ciò è favorito soprattutto da quegli imprenditori che si adoperano per creare delle sinergie attive con agenzie di viaggio non solo del territorio, ma anche all’estero».

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L’inventiva non manca e nemmeno la volontà e se talvolta lo scoraggiamento prende il sopravvento è perché lo stato non ha investito abbastanza, e ha preferito abbandonare il Monte Faito a sé, o alla malavita e ai bracconieri. «Negli anni abbiamo lottato tanto, anche quando sarebbero dovuti intervenire il Comune o la nostra ex provincia o la regione. Ora vi è maggior rispetto nei confronti di questo monte, tant’è vero che lo stesso Comune di Vico Equense ha organizzato dei percorsi trekking e ammesso a disposizione in maniera del tutto gratuita delle guide escursionistiche».

L’estate 2024 dovrebbe essere un’estate di rinascita ed è lo stesso obiettivo che anche l’associazione si è prefissata: «Continueremo a portare avanti i nostri eventi, tra cui il pomeriggio letterario, e ne realizzeremo di nuovi. Ciò che ci spinge a non abbassare mai il nostro standard è l’impegno costante, che anche gli esercenti locali e le associazioni a noi vicine, stanno impiegando con noi». Le loro tredici porte – tredici sono i percorsi, le passeggiate che loro hanno evidenziato – sono soltanto l’inizio per questa salita verso il Monte Faito e la sua magia. La natura e la sua bellezza sono gratis così come gratis sono i benefici che essa dona al nostro spirito e al nostro corpo.


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