31 Mar 2021

Sosteniamo il TANA, centro artistico e ambientale colpito da un cataclisma

Scritto da: Redazione

Da anni il TANA - Terranova Arte Natura fonde arte e tutela ambientale per contribuire a migliorare tramite innumerevoli attività divulgative il territorio beneventano, in cui si trova. A seguito di un evento climatico estremo, la struttura è stata gravemente danneggiata e ora c'è bisogno dell'aiuto della comunità per riparare i danni e riprendere le attività.

Salva nei preferiti

Campania - «Un luogo-non luogo, dove l’ospite qualunque trova forza e sguardo lungo (che sia asparago o sia fungo, che sia volpe o sia poiana), pace e assetto creativo. Un polo dove fare, creare, partecipare. Un’isola responsabile nella quale l’esistente è preesistente e persistente. L’uomo passa, annusa, sente, cerca e lascia la memoria del suo tempo. Nulla è sprecato! Un luogo di rispetto, dove il devo schiaccia il voglio, dove l’albero da spoglio rende alchemico lo spazio. Acqua, ossigeno, riserva. Accortezza e discrezione. Nel rifugio migrazione. Area di sosta, di ripresa, di ricarica. Residenza d’artista, officina, orto didattico, area socio-sperimentale. Ciò che avviene lascia memoria. Per chi ancora non è venuto».

Con queste parole Marco Papa descrive il TANA – Terranova Arte Natura, progetto fondato da lui e da Tiziana De Tora. Entrambi attivisti e ambientalisti, dopo anni vissuti insieme all’estero hanno scelto di fare down-shifting, tornando alle proprie radici e al paese di origine della famiglia di Marco e fondando il TANA un’oasi di tutela ed educazione ambientale attraverso le arti, sita nel Sannio beneventano.

TANA con Michelangelo Pistoletto
Marco e Tiziana, ambasciatori del Terzo Paradiso, insieme all’artista Michelangelo Pistoletto

Nelle settimane precedenti Marco e Tiziana hanno lottato strenuamente per evitare straripamenti e smottamenti dovuti a una bomba d’acqua che si è abbattuta su tutta la zona del Sannio Beneventano – in due giorni è caduta la quantità d’acqua di un anno intero! Per fortuna o per caso sono vivi e possono raccontare un dramma evitato. Dopo i primi momenti di sconforto, si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato a rimuovere i detriti, i grossi tronchi e i rami crollati sui tetti, con il pronto intervento dei Vigili del fuoco e poi con l’aiuto di un gruppo di amici e vicini del TANA che hanno subito offerto il proprio concreto sostegno e che ringraziano di cuore.

Con la consulenza di un geologo, è stato stimato complessivamente l’ammontare dei danni subiti e valutati i lavori più urgenti e necessari alla messa in sicurezza del pendio, del muro di cinta, della casa e dell’officina/laboratorio, che devono essere avviati al più presto. È iniziato già il lavoro urgente di rimozione dei primi detriti crollati dal pendio sulla casa e sull’officina/laboratorio. Ma, per scongiurare ulteriori crolli o danni strutturali è impellente proteggere le strutture e il muro di cinta, in previsione di ulteriori piogge, rimuovendo tutto il terreno, le grosse pietre, i tronchi e i detriti caduti.

frana 2
Alberi sulla casa

A queste operazioni si spera di far seguire la fase 2, che prevede la messa in sicurezza del pendio franato, la regimazione delle acque superficiali e la palificazione dei terrazzamenti – costo previsto 30.000 euro –, azioni necessarie per la messa in sicurezza del luogo. Infine si avvierebbe la fase 3 – del costo stimato di 20.000euro – che prevede il necessario lavoro di consolidamento del muro perimetrale, che ha subito dissesti durante la frana, mediante la realizzazione di contrafforti di cemento armato, nonché l’impermeabilizzazione e copertura del tetto della casa, colpito dai tronchi crollati.

Per questo motivo Marco e Tiziana chiedono a tutti sostegno concreto. Aiutando il TANA si supporteranno i lavori di messa in sicurezza, la ricostruzione delle strutture danneggiate e una pronta ripresa di tutti i progetti culturali e di tutela ambientale che erano programmati e che purtroppo sono al momento sospesi.

frana 4
La frana che ha investito la struttura

Il mondo dell’arte, della cultura e dell’ambientalismo si sta mobilitando a sostegno del TANA. È partita la campagna #IOSOSTENGOILTANA, che vede la partecipazione di artisti, musicisti, curatori, associazioni culturali e ambientaliste, che inviteranno tramite brevi video-appelli, ad aderire al crowdfunding per aiutare il TANA a ricostruire quanto distrutto dalla frana e ripartire al più presto con i progetti di tutela ambientale in cantiere.

Cliccate qui se volete sostenere anche voi il TANA.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna
Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna

Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità
Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità

Chi furono i primi abitanti della Sardegna? Un viaggio lungo 11mila anni
Chi furono i primi abitanti della Sardegna? Un viaggio lungo 11mila anni

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(9) "nazionale"