1 Feb 2023

Ecco il nuovo calendario della RAN, per diffondere sostenibilità attraverso l’agricoltura del non fare

Scritto da: Ezio Maisto

È stato ufficializzato il calendario primaverile 2023 dei Laboratori gratuiti offerti della RAN-Rete per l’Agricoltura Naturale. Anche quest’anno il matematico e contadino curdo Kutluhan Özdemir andrà in giro a divulgare senza scopo di lucro il metodo di coltivazione a impatto zero sperimentato da Masanobu Fukuoka, che riduce al minimo sia la quantità di lavoro umano che i costi di produzione. Stavolta però i laboratori si svolgeranno non solo in Italia, ma anche all’estero.

Salva nei preferiti

È stato ufficializzato il calendario primaverile dei Laboratori gratuiti di Agricoltura del Non Fare offerti della RAN, la Rete per l’Agricoltura Naturale. Con due importanti novità rispetto al passato. La prima è che i laboratori in Italia, pur restando gratuiti, da quest’anno prevedono il rimborso anticipato delle spese di viaggio del trainer da parte degli organizzatori. Spese che ciascun organizzatore potrà poi recuperare durante gli eventi stessi attraverso donazioni volontarie dei partecipanti (il classico “cappello”), oppure – nel caso di organizzatori imprenditoriali – tramite servizi in loco offerti ai partecipanti (ad esempio pernottamento in agriturismo), purché a prezzi giudicati equi dalla stessa RAN.

Una scelta comprensibile, dettata dall’esigenza di rendere finanziariamente sostenibile il lavoro di divulgazione senza scopo di lucro di Kutluhan Özdemir, il giovane matematico e contadino curdo che vive nelle Marche e attorno al quale è nata la Rete. Dal 2019 infatti Kutluhan si sposta in lungo e in largo a sue spese per diffondere il metodo di coltivazione a impatto zero sperimentato dal botanico e contadino giapponese Masanobu Fukuoka – autore de La rivoluzione del filo di paglia, forse il più celebre saggio sull’agricoltura mai pubblicato nel mondo – e incrementare il numero di orti e fattorie naturali in Italia.

kenya
Kutluhan e Rubina della RAN in Africa

E non più solo in Italia! Già. È proprio la presenza di eventi all’estero la seconda importante novità del nuovo calendario dell’associazione. Dopo essere stata chiamata per alcuni laboratori in Olanda, Belgio e persino in Kenya nel corso del 2022, la RAN ha avuto modo di osservare come le condizioni socio-ambientali di alcuni paesi siano particolarmente adatte alla diffusione dell’agricoltura naturale.

In Belgio, per esempio, dove i boschi e il paesaggio rurale tradizionale sono stati quasi totalmente devastati dall’industrializzazione (inclusa quella agricola), il seme dell’agricoltura naturale ha attecchito con una rapidità impressionante, coinvolgendo un numero incredibile di persone. Quelle stesse persone, probabilmente, che nei decenni hanno dovuto subire lo stravolgimento delle proprie campagne senza potersi opporre; e anche quelle che, per i motivi più disparati, hanno intrapreso percorsi personali di consapevolezza interiore che ben si sposano con la filosofia del “filo di paglia”.

Per questo motivo la Rete ha deciso che “è proprio compito quello di assecondare questo tipo di richieste provenienti dall’estero, supportando quest’anno il nascente movimento per l’agricoltura naturale belga con una serie di laboratori” che, prima ancora della pubblicazione del calendario, pare viaggino già verso il tutto esaurito. “In generale, sarà questo l’approccio futuro in caso di richieste simili provenienti da altri paesi”, si legge sulla pagina dell’associazione, “perché la missione della RAN non è solo di rendere fertile un terreno, ma anche di seminarlo più e più volte.

Si tratta di un metodo rivoluzionario, che azzera l’impatto ambientale e riduce al minimo sia la quantità di lavoro umano che i costi di produzione

E allora, dopo un iniziale laboratorio nella regione spagnola della Murcia (11-12 marzo), spazio al Belgio con eventi in diverse località; incluso il comune di Ranst, dove si trova la Land van de Aarde, prima fattoria naturale del paese, nata nell’ottobre del 2022 in concomitanza con la prima visita di Kutluhan nelle Fiandre.

Per quanto riguarda l’Italia, questa primavera la RAN sarà in tre diverse regioni del Centro e Sud: in Emilia presso La città degli alberi, uno spazio nel bolognese custodito da Luca Petrucci, che pratica e diffonde sul territorio l’agricoltura naturale da oltre 10 anni; in Campania presso The Ecosphere, il centro di ecologia e autosufficienza fondato nel casertano da Cesare e Valentina dove condivisione fa rima con comunità; e infine in Abruzzo, presso il temporary coliving e fattoria naturale Terramore, uno degli hub selezionati dalla Rete per i suoi eventi. Per conoscere date, luoghi e modalità di iscrizione ai laboratori primaverili basta cliccare qui.

Chi vive nel Nord Italia invece avrà la possibilità di partecipare a due laboratori della sessione estiva, uno dei quali si svolgerà sulle colline liguri e sarà organizzato in collaborazione con Italia Che Cambia, mentre l’altro avrà luogo presso un ecovillaggio del Friuli. Ma degli eventi estivi vi ragguaglieremo più avanti con dovizia di dettagli. Per il momento, considerate questa notizia solo un’anticipazione.

Belgio
Kutluhan con i partecipanti a un Laboratorio in Belgio

I laboratori, generalmente della durata di un weekend, affrontano diversi argomenti, quali la filosofia e le applicazioni dell’agricoltura naturale, le tecniche di rigenerazione del suolo, la gestione delle erbe, ortaggi e verdure, la forma naturale degli alberi da frutto, la produzione di cereali, la progettazione di una fattoria naturale.

Ognuno di essi prevede una parte pratica, che consiste nella preparazione dell’argilla e nella lavorazione delle seedball, conosciute anche come “palline di semi” o “bombe di semi”. Per partecipare basta contattare gli organizzatori del singolo laboratorio ai recapiti presenti sul calendario. È importante sottolineare che si tratta di eventi a rifiuti zero, plastic free e conviviali, nei quali si condividono cibo, piccoli attrezzi da lavoro, saperi, musica e allegria.

L’assunto principale dell’Agricoltura del Non Fare (o Agricoltura Naturale) – che non va confusa col biologico, metodo che contempla l’uso di sostanze esterne al terreno e richiede le stesse lavorazioni dell’agricoltura convenzionale – è lasciare che tutto vada secondo natura: niente arature, potature, concimazioni, irrigazioni, cure colturali, trattamenti fitosanitari, lotta antiparassitaria. Dopo alcuni anni di “risveglio” del terreno, ottenuto attraverso semine ripetute con la tecnica delle “seedball”, il lavoro successivo dell’agricoltore si limita alla pacciamatura e al raccolto.

riforestAzione in Liguria
Una festa di riforestAzione in Liguria

Si tratta, insomma, di un metodo rivoluzionario, che azzera l’impatto ambientale e riduce al minimo sia la quantità di lavoro umano che i costi di produzione. Permettendo in definitiva ai contadini di affrancarsi dalla dipendenza della GDO, di rigenerare terreni impoveriti da sostanze chimiche e sfruttamento indiscriminato del suolo, di tornare a rivestire lo storico ruolo di “custodi della terra” – definizione di Fukuoka – anche dal punto di vista idrogeologico, di seguire i ritmi delle stagioni, di produrre cibo di maggior qualità e varietà, di avvicinare le loro famiglie all’autosufficienza alimentare e, soprattutto, di migliorare la propria qualità della vita.

Per candidarsi a ospitare un Laboratorio della RAN (ormai per le prossime sessioni), bisogna scrivere a ran.laboratori@gmail.com. Tutto ciò di cui c’è bisogno è un terreno agricolo, un luogo ombreggiato all’aperto, uno spazio riparato da utilizzare in caso di maltempo, almeno un bagno attrezzato e spazio sufficiente per accogliere ospiti.

Qualora non si possedessero i requisiti per candidarsi a ospitare un Laboratorio invece, si può chiedere alla RAN di essere inseriti nel calendario delle feste di riforestAzione dal basso con le seedball, che possono essere celebrate in maniera del tutto autonoma sui territori e che sono supportate dalla RAN attraverso l’invio – sempre gratuito – di semi autoctoni e delle Linee Guida per le riforestazioni. In tal caso basta compilare il breve questionario di richiesta che potete trovare a questo link.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Come va l’agricoltura in Sardegna? Ecco una fotografia scattata da chi lavora “sul campo”
Come va l’agricoltura in Sardegna? Ecco una fotografia scattata da chi lavora “sul campo”

Terra Masta diffonde nel napoletano l’agricoltura naturale e sinergica
Terra Masta diffonde nel napoletano l’agricoltura naturale e sinergica

Crisi agricola e proteste degli agricoltori: qual è la verità? – A tu per tu + #14
Crisi agricola e proteste degli agricoltori: qual è la verità? – A tu per tu + #14

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Corruzione e mafia ai vertici della politica siciliana. Che succede? – #916

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

|

Basta favori ai mercanti d’armi: la finanza etica si mobilita contro l’industria bellica

|

Treat It Queer Foundation: l’arte per combattere l’invisibilità sanitaria

|

La Liguria paga i cacciatori per uccidere i cinghiali, le associazioni si mobilitano

|

Salviamo il Grande Albergo delle Fate, simbolo di sostenibilità in Calabria 

string(9) "nazionale"