2 Feb 2023

La militanza dell’associazione Handala di Palermo a sostegno dei diritti di chi non è garantito

Dal 2008 un gruppo di operatori e operatici sociali che si muovevano da tempo nei quartieri svantaggiati di Palermo ha creato l'associazione Handala, con cui promuove attività e progetti che rispondono ai reali bisogni delle persone sul territorio e si concentrano sull'affermazione dei diritti umani sociali e politici laddove non sono garantiti.

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Palermo - La parola volontariato non è quella che sentono più calzante. Gli operatori e le operatrici dell’associazione Handala di Palermo, che dal 2008 si occupa di azioni e progetti in vari territori popolari e svantaggiati della città, si riconoscono soprattutto nella parola militanza. E questo perché l’obiettivo, come spiega la presidente Lara Salomone, non è «tanto fare del bene alle persone quanto concentrarci sulla questione dei diritti che non vengono rispettati».

E nell’ottica della militanza, tanti operatori e operatici sociali che lavoravano da anni nei quartieri Zen, Kalsa e Albergheria si sono uniti, ormai 15 anni fa per costituire l’associazione Handala che, non a caso, prende il nome (e il logo) dal personaggio del fumetto creato dall’artista palestinese Naji al-Ali: un bambino di 10 anni, con capelli ispidi, piedi nudi e toppe sui vestiti. Un personaggio di cui l’autore scrisse: «Inizialmente era un bambino palestinese, ma il suo significato si è sviluppato con un orizzonte prima nazionale, poi globale e umano. È un semplice bambino povero, e questa è la ragione per la quale le persone lo hanno adottato e lo sentono come simbolo della loro coscienza».

HANDALA, I DIRITTI UMANI E IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ EDUCATIVA

E di certo è un simbolo azzeccato per l’associazione Handala i cui obiettivi si concentrano innanzitutto nel promuovere il rispetto e la piena affermazione dei diritti umani, sociali e politici delle persone non garantite ed emarginate attraverso una metodologia che stimola la partecipazione e la cittadinanza attiva. Obiettivi che includono anche il contrasto alla povertà educativa attraverso la creazione di opportunità culturali e formative a favore di bambini, giovani e famiglie e il contrasto alla violenza di genere attraverso percorsi di empowerment e emancipazione femminile.

Handala_Mediterraneo-antirazzista
Handala fa parte della rete Mediterraneo antirazzista

«Lavoriamo sul territorio da tanti anni – spiega Lara Salomone – e sono numerosi i progetti che abbiamo promosso e a cui partecipiamo insieme ad altre associazioni amiche. Progetti che rimangono attivi nel tempo visto che non adattiamo mai la nostra attività ai vari bandi disponibili, ma partiamo dai bisogni e dalle necessità che rintracciamo nei territori e se capita di trovare finanziamenti per progetti che nascono dalle esigenze del territorio ben vengano».

«Un esempio? Nel quartiere Zen lavoravamo da tempo con i giovanissimi, ma ci siamo presto resi conto che c’era bisogno di ampliare il campo d’azione alle famiglie e soprattutto alle mamme, stimolandole affinché si riattivassero, magari anche riprendendo a studiare o a lavorare. Pensiamo sia importante provare a creare le opportunità che le persone nella vita non hanno avuto o non hanno colto in un determinato momento».

HANDALA E I PROGETTI CON LE RETI

L’associazione Handala lavora molto in rete con altre associazioni e sono tanti i progetti che segue da sola o appunto con altri partner come, ad esempio, la rete informale che organizza il Carnevale sociale in ben dieci quartieri cittadini e la rete Mediterraneo antirazzista, nata nel 2008 per costruire iniziative contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione e con l’obiettivo di costruire occasioni di protagonismo dei soggetti coinvolti, con particolare attenzione alla vita nei quartieri di periferia e alla presa di parola delle comunità di migranti.

In particolare, Mediterraneo antirazzista organizza ogni anno a Palermo un mega torneo di calcio, basket, pallavolo, cricket e rugby cui partecipano 200 squadre, espressioni di tutti i quartieri e di tutte le comunità della città. E proprio con lo sport ha a che fare una delle campagne più rappresentative dell’associazione Handala: Sport popolare in spazio pubblico. Una campagna promossa a partire dal 2013 che mira a salvaguardare, potenziare e recuperare le strutture ludiche e sportive pubbliche, formali e informali di Palermo.

Pensiamo sia importante provare a creare le opportunità che le persone nella vita non hanno avuto o non hanno colto in un determinato momento

«Pensiamo – spiegano gli attivisti – che anche difendere un campetto voglia dire difendere un’idea di città. In tutti i quartieri di Palermo infatti sono presenti aree dedicate allo sport che, nonostante lo stato di abbandono e incuria, rivestono un ruolo fondamentale di aggregatore sociale». Riscoprire il ruolo educativo e aggregativo dello sport significa quindi contrastare la discriminazione, proprio come sottolinea l’ampio progetto Traiettorie urbane, di cui Handala è partner.

Non solo sport. Handala fa anche parte della rete informale  C.A.S.A. a Ballarò – Comunità Attiva e Scuola Aperta, progetto che nasce grazie a tanti soggetti – associazioni, cooperative sociali, parrocchie, scuole, università, piccoli commercianti, cittadini – da anni coinvolti nel processo di rigenerazione del quartiere Albergheria a Palermo. Un progetto che mira alla partecipazione e alla costruzione di una comunità attiva che dialoga, coopera, educa, propone, creando relazioni e opportunità.

Non mancano ovviamente i progetti di tipo educativo e didattico come Dappertutto (ispirato all’esperienza di Danilo Dolci con il Centro Educativo di Mirto) o come Zen°zero che nel quartiere San Filippo Neri, noto come ZEN2, punta ad alimentare la dimensione pubblica, creando uno spazio altro rispetto a quello chiuso e privato della casa e favorendo la nascita di luoghi possibili. «Confesso – dice Lara – che andiamo fieri del riconoscimento di quello che facciamo da parte delle persone con cui lavoriamo che è per noi la vera cartina tornasole. Per il resto, siamo orgogliosi quando sappiamo che siamo riusciti a stimolare qualcuno a raggiungere un nuovo obiettivo».

Handala_Di pari passo
Di Pari Passo progetto di contrasto di forme di comportamento basate su pregiudizi o stereotipi di genere
HANDALA A SOSTEGNO DELLE DONNE

Infine, ma non meno importante – anzi, probabilmente uno dei fiori all’occhiello dell’associazione Handala –, è l’attivismo a sostegno delle donne con progetti più ampi come Marielle – Never stop rising per favorire lo scambio di buone pratiche tra chi lavora con donne vulnerabili, o l’iniziativa F.A.R.O, promossa in collaborazione con WeWorld Onlus sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione come strumenti essenziali per determinare il cambiamento culturale necessario a contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. Fino a Spazio Donna Zen che, gestito da Handala, è diventato luogo di socializzazione e incontro e offre un ampio ventaglio di attività nonché un punto di riferimento per le donne del quartiere, ma anche per i servizi dell’intero territorio cittadino.

Le attività sono tantissime e vanno dall’impegno per innalzare il livello di istruzione delle partecipanti (tutoring per il conseguimento della licenza media, orientamento e inserimento in corsi professionali) all’attività per l’acquisizione di competenze quali laboratori di sartoria, bricolage, giardinaggio. Non mancano le azioni volte alla sensibilizzazione alla tematica di genere (laboratori ed eventi cittadini contro la violenza di genere) e attività ludico/ricreative e volte al benessere quali corsi di teatro, ginnastica, yoga, danza, corsi preparto, incontri con medici e specialisti.

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